02-07-2018
Presso l’Imbarcadero del Castello Estense di Ferrara, in presenza di un nutrito pubblico composto da clienti e collaboratori, CPR System ha festeggiato a metà giugno i suoi primi vent’anni di attività. Con l’occasione sono stati presentati i dati di bilancio – fatturato 2017 a 55,7 milioni di euro e utile netto a 1,9 milioni di euro, rispettivamente +1,7% e +38,9% sull’anno precedente – e i dati di una ricerca Agroter che gettano nuova luce sulla percezione del valore della sostenibilità da parte del mercato retail.
CPR System ha dunque voluto sottolineare i suoi primi vent’anni di attività e i risultati positivi dell’ultimo anno con una riflessione sull’economia circolare e sulla ricerca di soluzioni sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico nel campo ortofrutticolo e della logistica, in uno scenario in cui è la sostenibilità a orientare sempre più le preferenze di acquisto dei consumatori.
«CPR System è nata vent’anni fa con diverse intuizioni allora in anticipo sui tempi: la cooperazione fra attori diversi anche con interessi divergenti, la sostenibilità ambientale, l’economia circolare» spiega Francesco Avanzini, presidente di CPR System, introducendo i lavori. «Oggi conta oltre mille soci tra produttori, distributori, trasportatori e fornitori di servizi accessori. L’esperienza maturata nel settore dell’ortofrutta viene oggi applicata al settore delle carni e a quello del pesce, con l’avvio di una sperimentazione finalizzata a creare anche in questo ambito un circuito virtuoso per eliminare il polistirolo, tra i materiali di più difficile riciclo o riutilizzo. Oltre ai risultati dunque – il bilancio 2017 è il più alto di sempre e la società è in crescita fin dalla sua nascita – è questa idea di sostenibilità, di economia circolare e di innovazione, quella che ci distingue da sempre e che vogliamo consolidare sempre più in futuro, puntando su ricerca e sviluppo di nuove soluzioni completamente riciclabili e riutilizzabili in un’ottica di circolarità e sostenibilità. Dai pallet di legno con blocchetti riciclati alla cassetta con innovativa chiusura a maniglia che ne semplifica l’utilizzo, guardando anche all’ottimizzazione logistica, fino al sistema di riciclo del materiale plastico con riduzione in microgranuli, che completa il circuito delle cassette verdi consentendo di riutilizzare anche i prodotti danneggiati».
CPR System ha dunque voluto sottolineare i suoi primi vent’anni di attività e i risultati positivi dell’ultimo anno con una riflessione sull’economia circolare e sulla ricerca di soluzioni sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico nel campo ortofrutticolo e della logistica, in uno scenario in cui è la sostenibilità a orientare sempre più le preferenze di acquisto dei consumatori.
«CPR System è nata vent’anni fa con diverse intuizioni allora in anticipo sui tempi: la cooperazione fra attori diversi anche con interessi divergenti, la sostenibilità ambientale, l’economia circolare» spiega Francesco Avanzini, presidente di CPR System, introducendo i lavori. «Oggi conta oltre mille soci tra produttori, distributori, trasportatori e fornitori di servizi accessori. L’esperienza maturata nel settore dell’ortofrutta viene oggi applicata al settore delle carni e a quello del pesce, con l’avvio di una sperimentazione finalizzata a creare anche in questo ambito un circuito virtuoso per eliminare il polistirolo, tra i materiali di più difficile riciclo o riutilizzo. Oltre ai risultati dunque – il bilancio 2017 è il più alto di sempre e la società è in crescita fin dalla sua nascita – è questa idea di sostenibilità, di economia circolare e di innovazione, quella che ci distingue da sempre e che vogliamo consolidare sempre più in futuro, puntando su ricerca e sviluppo di nuove soluzioni completamente riciclabili e riutilizzabili in un’ottica di circolarità e sostenibilità. Dai pallet di legno con blocchetti riciclati alla cassetta con innovativa chiusura a maniglia che ne semplifica l’utilizzo, guardando anche all’ottimizzazione logistica, fino al sistema di riciclo del materiale plastico con riduzione in microgranuli, che completa il circuito delle cassette verdi consentendo di riutilizzare anche i prodotti danneggiati».
Tornando ai numeri, crescono per l’azienda anche il patrimonio netto, a quota 36,84 milioni di euro (+7,4%), e il capitale sociale, che sale a 17,1 milioni di euro (+5,9%). Segno positivo anche per le movimentazioni complessive che arrivano a 134,5 milioni (+2,33% per le cassette, + 1,74% per i pallet e +2,03% per i mini bins). A questi risultati contribuisce l’attività di FC Log, società controllata da CPR System e dal 2015 operante anch’essa nel settore del pooling logistico verso distributori non soci, portando il fatturato consolidato di Gruppo a 57,8 milioni di euro. Le cassette a sponde abbattibili CPR System vengono ritirate dai produttori dai depositi dell’azienda, confezionate con il prodotto e consegnate ai punti vendita della distribuzione organizzata dove, una volta svuotate, vengono ritirate, sanificate e rimesse in circuito. Quando non è più possibile riparare quelle danneggiate, vengono rigranulate per dare vita a nuove cassette.
«Da 100mila a oltre 130 milioni di movimentazioni in vent’anni» prosegue Francesco Avanzini. «I risultati del 2017 sono una ulteriore conferma della scelta strategica fatta: dare risposte efficaci alle esigenze della filiera agricola e di quella distributiva attraverso una struttura di filiera in grado di creare un sistema virtuoso per l’ambiente e per tutti gli attori coinvolti. Un’esperienza che auspichiamo possa crescere e ampliare le proprie collaborazioni, estendendo ad altri soggetti i benefici dell’economia circolare». In evidenza anche il valore della cooperazione, altro asse portante del modello CPR, sottolineato anche dalla presenza di Mauro Lusetti, presidente di Legacoop.
L’evento è proseguito con una tavola rotonda dal titolo: “Economia circolare e sostenibilità: il valore dell’innovazione per il territorio”, moderata da Roberto Della Casa, managing director Italiafruit News, a cui hanno preso parte Simona Caselli, assessore Agricoltura Regione Emilia-Romagna, Ilenio Bastoni, direttore generale Apofruit Italia, Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente e Paolo De Castro, primo vicepresidente Commissione Agricoltura e sviluppo rurale Parlamento UE, che è intervenuto al dibattito in collegamento da Bruxelles. Di particolare interesse, in questa occasione, i dati che emergono da una recente ricerca, il Monitor Ortofrutta 2018 di Agroter per CPR System. «Il tema della sostenibilità è sempre più determinante nelle scelte dell’impresa» riassume Francesco Avanzini «perché, oltre a generare efficienza e riduzione di costi, permette di esprimere un vantaggio competitivo nei confronti dei consumatori, sempre più attenti e sensibili a questi aspetti. Secondo la ricerca presentata, per quanto riguarda i contenitori per il trasporto di frutta e verdura dal campo al supermercato, gli aspetti di sicurezza e sostenibilità per il consumatore oramai sono più importanti delle prestazioni in termini di protezione del prodotto e dei bassi costi, anche quando questi andrebbero a ridurre l’impatto economico dell’imballaggio sul prezzo di vendita finale».
«Da 100mila a oltre 130 milioni di movimentazioni in vent’anni» prosegue Francesco Avanzini. «I risultati del 2017 sono una ulteriore conferma della scelta strategica fatta: dare risposte efficaci alle esigenze della filiera agricola e di quella distributiva attraverso una struttura di filiera in grado di creare un sistema virtuoso per l’ambiente e per tutti gli attori coinvolti. Un’esperienza che auspichiamo possa crescere e ampliare le proprie collaborazioni, estendendo ad altri soggetti i benefici dell’economia circolare». In evidenza anche il valore della cooperazione, altro asse portante del modello CPR, sottolineato anche dalla presenza di Mauro Lusetti, presidente di Legacoop.
L’evento è proseguito con una tavola rotonda dal titolo: “Economia circolare e sostenibilità: il valore dell’innovazione per il territorio”, moderata da Roberto Della Casa, managing director Italiafruit News, a cui hanno preso parte Simona Caselli, assessore Agricoltura Regione Emilia-Romagna, Ilenio Bastoni, direttore generale Apofruit Italia, Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente e Paolo De Castro, primo vicepresidente Commissione Agricoltura e sviluppo rurale Parlamento UE, che è intervenuto al dibattito in collegamento da Bruxelles. Di particolare interesse, in questa occasione, i dati che emergono da una recente ricerca, il Monitor Ortofrutta 2018 di Agroter per CPR System. «Il tema della sostenibilità è sempre più determinante nelle scelte dell’impresa» riassume Francesco Avanzini «perché, oltre a generare efficienza e riduzione di costi, permette di esprimere un vantaggio competitivo nei confronti dei consumatori, sempre più attenti e sensibili a questi aspetti. Secondo la ricerca presentata, per quanto riguarda i contenitori per il trasporto di frutta e verdura dal campo al supermercato, gli aspetti di sicurezza e sostenibilità per il consumatore oramai sono più importanti delle prestazioni in termini di protezione del prodotto e dei bassi costi, anche quando questi andrebbero a ridurre l’impatto economico dell’imballaggio sul prezzo di vendita finale».
La ricerca è stata condotta su mille consumatori responsabili dei propri acquisti, per verificare la loro disponibilità a pagare qualcosa di più per prodotti la cui filiera si dimostri essere più sostenibile. «Questa la domanda: Quanto sarebbe disposto a pagare in più se fosse sicuro che nei processi di produzione e distribuzione della frutta e della verdura che compra sono utilizzate tecnologie/tecniche sostenibili (es. contenitori riutilizzabili/energie rinnovabili/risparmio idrico, ecc)?» spiega Roberto Della Casa. «Questa la distribuzione delle risposte: 5%, non interessa; il 30% predilige il prodotto ma ancora non è disposto a pagarlo di più; il 33% sarebbe disposto a pagarlo il 5% in più; oltre il 20% pagherebbe oltre il 10% in più, perché crede che il mercato sia chiamato a corrispondere concretamente alla salvaguardia dell’ambiente; e infine, l’11% sarebbe disposto a spendere anche oltre il 20% in più, per onorare personalmente la responsabilità sul pianeta». Insomma da questa ricerca emerge che oltre due terzi dei consumatori interpellati sarebbero disposti a spendere dal 5% a oltre il 20% in più per frutta e verdura prodotte e distribuite in modo sostenibile, un tema sempre più prioritario anche per i consumatori finali, che lo antepongono ormai ad altre caratteristiche come l’aspetto esteriore di frutta e verdura.
Inoltre, secondo i consumatori per ridurre i rifiuti prodotti per la distribuzione di frutta e verdura è necessario mettere in atto diverse azioni tra loro coordinate (riciclare gli imballaggi monouso in plastica o cartone, ridurre l’impiego di prodotti preconfezionati in piccoli contenitori monouso a favore di prodotti sfusi, riutilizzare gli imballaggi da trasporto ed esposizione in plastica dopo averli lavati e puliti, non creando rifiuti, utilizzare imballaggi che allungano la vita dei prodotti così da ridurre gli scarti: tutte azioni considerate molto importanti).
Una visione d’insieme che CPR System persegue con i suoi progetti di economia circolare, animati da una visione di qualità e di innovazione, le basi più solide per crescere e per affrontare il futuro in modo sostenibile. Un molteplice collegamento - fra qualità e sostenibilità, fra bellezza e lavoro, fra presente e futuro - colto magistralmente, con la profondità e la simpatia che lo hanno reso noto al grande pubblico, dall’ospite Philippe Daverio, che ha concluso i lavori della mattinata. Il noto esperto d’arte infatti ha incantato i presenti con un discorso che ha preso il via dalla storia ferrarese per sottolineare con grazia e sincerità la qualità del messaggio proposto da CPR System.
Inoltre, secondo i consumatori per ridurre i rifiuti prodotti per la distribuzione di frutta e verdura è necessario mettere in atto diverse azioni tra loro coordinate (riciclare gli imballaggi monouso in plastica o cartone, ridurre l’impiego di prodotti preconfezionati in piccoli contenitori monouso a favore di prodotti sfusi, riutilizzare gli imballaggi da trasporto ed esposizione in plastica dopo averli lavati e puliti, non creando rifiuti, utilizzare imballaggi che allungano la vita dei prodotti così da ridurre gli scarti: tutte azioni considerate molto importanti).
Una visione d’insieme che CPR System persegue con i suoi progetti di economia circolare, animati da una visione di qualità e di innovazione, le basi più solide per crescere e per affrontare il futuro in modo sostenibile. Un molteplice collegamento - fra qualità e sostenibilità, fra bellezza e lavoro, fra presente e futuro - colto magistralmente, con la profondità e la simpatia che lo hanno reso noto al grande pubblico, dall’ospite Philippe Daverio, che ha concluso i lavori della mattinata. Il noto esperto d’arte infatti ha incantato i presenti con un discorso che ha preso il via dalla storia ferrarese per sottolineare con grazia e sincerità la qualità del messaggio proposto da CPR System.