07-02-2020
Michela Del Pizzo
Michela Del Pizzo
Se il 2018 è stato l’anno record di Prologis Italia sul fronte dell’occupazione degli immobili (con un tasso del 99,4%), il 2019 è ancora record, questa volta per quanto riguarda lo sviluppo di nuovi immobili logistici per complessivi 134.000 mq, pari a 125 milioni di euro, nelle 3 aree ritenute da sempre strategiche dal Gruppo: Milano, Bologna e Roma. A questi risultati si aggiungono poi nuove acquisizione per un totale di 16,7 milioni di euro. «Quando sono arrivato in Prologis nel 2014 – racconta Sandro Innocenti, country manager Prologis Italia, alla conferenza stampa annuale di Milano – erano ormai sei anni che non si acquistavano più immobili. Abbiamo progressivamente ripreso dal 2015 e, due anni dopo, siamo tornati anche a costruire nuovi edifici. Oggi abbiamo 7 cantieri in corso, gran parte dei quali già allocati ad un committente specifico. Questa crescita esponenziale, voglio sottolinearlo, è stata possibile grazie ad un team di lavoro brillante composta da 12 persone che ci mettono passione ogni giorno e del quale sono molto fiero».
Le attività di Prologis in Italia
Al 31 dicembre 2019 in Italia Prologis era proprietaria e gestiva circa un milione di metri quadrati di strutture di distribuzione dislocate in 45 edifici nelle aree di Milano (Paullo, Lodi, Novara, Piacenza, Castel San Giovanni, Cornaredo, Siziano), Bologna (Interporto, Castel San Pietro) e Roma (Tiburtina, Anagni), che continuano ad essere ritenute strategiche per la società. Il tasso di occupazione resta di tutto rispetto anche nel 2019, attestandosi al 97,8%. «Per il terzo anno consecutivo portiamo a casa risultati estremamente positivi e le condizioni di mercato restano ancora favorevoli per continuare ad investire in nuovi sviluppi speculativi. Verso fine anno abbiamo avuto due disdette di locazione anticipate nell’area di Roma, che a mio avviso interpreto come i primi campanelli di allarme di un mercato che incomincia nuovamente a soffrire» afferma Innocenti che comunque per Prologis Italia prevede un trend positivo anche nel 2020, grazie al lavoro di squadra portato avanti fino ad oggi: «Nel corso del 2019 abbiamo avviato la costruzione di nuovi edifici build-to suit e speculativi di Classe A per la logistica per complessivi 134.000 metri quadrati circa. Nel dettaglio: 30.000 metri quadrati per Autotrasporti Vercesi, a Pozzuolo Martesana (MI), di cui 20.000 erano stati realizzati nel 2018; 22.000 metri quadrati per Number 1 a Paullo (MI); 27.000 metri quadrati per Pe.Tra a Brembate (BG); 45.000 metri quadrati speculativi a Piacenza; 30.000 metri quadrati suddivisi su due edifici, uno build-to-suit e uno speculativo presso l’Interporto di Bologna».
Le attività di Prologis in Italia
Al 31 dicembre 2019 in Italia Prologis era proprietaria e gestiva circa un milione di metri quadrati di strutture di distribuzione dislocate in 45 edifici nelle aree di Milano (Paullo, Lodi, Novara, Piacenza, Castel San Giovanni, Cornaredo, Siziano), Bologna (Interporto, Castel San Pietro) e Roma (Tiburtina, Anagni), che continuano ad essere ritenute strategiche per la società. Il tasso di occupazione resta di tutto rispetto anche nel 2019, attestandosi al 97,8%. «Per il terzo anno consecutivo portiamo a casa risultati estremamente positivi e le condizioni di mercato restano ancora favorevoli per continuare ad investire in nuovi sviluppi speculativi. Verso fine anno abbiamo avuto due disdette di locazione anticipate nell’area di Roma, che a mio avviso interpreto come i primi campanelli di allarme di un mercato che incomincia nuovamente a soffrire» afferma Innocenti che comunque per Prologis Italia prevede un trend positivo anche nel 2020, grazie al lavoro di squadra portato avanti fino ad oggi: «Nel corso del 2019 abbiamo avviato la costruzione di nuovi edifici build-to suit e speculativi di Classe A per la logistica per complessivi 134.000 metri quadrati circa. Nel dettaglio: 30.000 metri quadrati per Autotrasporti Vercesi, a Pozzuolo Martesana (MI), di cui 20.000 erano stati realizzati nel 2018; 22.000 metri quadrati per Number 1 a Paullo (MI); 27.000 metri quadrati per Pe.Tra a Brembate (BG); 45.000 metri quadrati speculativi a Piacenza; 30.000 metri quadrati suddivisi su due edifici, uno build-to-suit e uno speculativo presso l’Interporto di Bologna».

Ammontano invece a 83.000 metri quadrati gli edifici build-to-suit completati e consegnati nel corso dello scorso anno: 5.000 metri quadrati a SDA, Gruppo Poste Italiane a Stezzano (BG); 36.000 metri quadrati a Geodis a Vescovana (PD); 20.500 metri quadrati a CLBT e Alisped presso l’Interporto di Bologna; 22.000 metri quadrati a Siziano (PV). Inoltre, a fronte di tre immobili ceduti nel Nord Italia, sono state fatte le seguenti acquisizioni: 360.000 metri quadrati a Piacenza; 80.000 metri quadrati di insediamento industriale dismesso a Cassina de Pecchi (MI); 11.000 metri quadrati a Vignate (MI); 9.000 metri quadrati a via Corcolle (Tiburtina, Roma).
Prospettive 2020 e focus green
«I focus che porteremo avanti quest’anno saranno principalmente due: proseguire con l’espansione presso l’Interporto di Bologna e prendere ufficialmente il via con la logistica urbana con un progetto che vedrà la realizzazione di un immobile in zona Mecenate a Milano e che sarà il primo esempio di logistica last mile ubicato in una posizione così centrale rispetto al contesto urbano. Ma di più saprò dirvi solo alla conferenza stampa 2020» conclude Innocenti, passando poi la parola a Claudia Montanari, director customer experience e relead, che ha illustrato l’imponente progetto portato avanti a livello globale dell’accrescimento dell’efficienza energetica degli edifici facenti parte del portafoglio immobiliare Prologis. Per l’Italia è proprio Montanari il capo del progetto di riqualificazione energetica, che si articola su due fronti: innanzitutto il relamping degli immobili con la sostituzione degli impianti di illuminazione obsolescenti in favore della luce a led, efficiente sotto ogni punto di vista; secondo step è invece il fotovoltaico, con il montaggio di pannelli laddove le strutture lo consentono per produrre energia pulita.
Allo stato attuale, l’ingegner Montanari ha portato a termine la sostituzione degli impianti di illuminazione su un totale di 111.500 mq riqualificati, che si attestano invece a 235.500 mq per quanto riguarda il fotovoltaico. «Questo progetto di efficienza energetica – prosegue Montanari - punta a rendere maggiormente sostenibili quegli immobili che sono presenti da diversi anni nel portafoglio Prologis e che sono stati costruiti prima che si ponesse attenzione a tali aspetti. Negli immobili di nuova costruzione invece, il progetto già prevede una classificazione energetica elevata, che può essere ulteriormente innalzata con l’aumento della copertura con pannelli fotovoltaici. Tutti gli interventi sono a carico di Prologis che però chiede ai clienti di suddividere i benefici ottenuti con una maggiorazione del canone di locazione di pochi euro al metro quadro».
Infine, Prologis sta portando avanti anche il progetto Parklife, che mira alla creazione di servizi di pubblica utilità (trasporti, ambulatori, asili nido, bancomat, ecc.) presso le aree dove sono presenti le proprietà immobiliari, al fine di renderle più confortevoli per gli operatori.
Prospettive 2020 e focus green
«I focus che porteremo avanti quest’anno saranno principalmente due: proseguire con l’espansione presso l’Interporto di Bologna e prendere ufficialmente il via con la logistica urbana con un progetto che vedrà la realizzazione di un immobile in zona Mecenate a Milano e che sarà il primo esempio di logistica last mile ubicato in una posizione così centrale rispetto al contesto urbano. Ma di più saprò dirvi solo alla conferenza stampa 2020» conclude Innocenti, passando poi la parola a Claudia Montanari, director customer experience e relead, che ha illustrato l’imponente progetto portato avanti a livello globale dell’accrescimento dell’efficienza energetica degli edifici facenti parte del portafoglio immobiliare Prologis. Per l’Italia è proprio Montanari il capo del progetto di riqualificazione energetica, che si articola su due fronti: innanzitutto il relamping degli immobili con la sostituzione degli impianti di illuminazione obsolescenti in favore della luce a led, efficiente sotto ogni punto di vista; secondo step è invece il fotovoltaico, con il montaggio di pannelli laddove le strutture lo consentono per produrre energia pulita.
Allo stato attuale, l’ingegner Montanari ha portato a termine la sostituzione degli impianti di illuminazione su un totale di 111.500 mq riqualificati, che si attestano invece a 235.500 mq per quanto riguarda il fotovoltaico. «Questo progetto di efficienza energetica – prosegue Montanari - punta a rendere maggiormente sostenibili quegli immobili che sono presenti da diversi anni nel portafoglio Prologis e che sono stati costruiti prima che si ponesse attenzione a tali aspetti. Negli immobili di nuova costruzione invece, il progetto già prevede una classificazione energetica elevata, che può essere ulteriormente innalzata con l’aumento della copertura con pannelli fotovoltaici. Tutti gli interventi sono a carico di Prologis che però chiede ai clienti di suddividere i benefici ottenuti con una maggiorazione del canone di locazione di pochi euro al metro quadro».
Infine, Prologis sta portando avanti anche il progetto Parklife, che mira alla creazione di servizi di pubblica utilità (trasporti, ambulatori, asili nido, bancomat, ecc.) presso le aree dove sono presenti le proprietà immobiliari, al fine di renderle più confortevoli per gli operatori.
