07-06-2021
di Manuel Tappeiner - Gestione Berges Mechanics, Patrick Tanner - Managing Director SwissBeltService, Gerhard Froebus - Managing Director Momentum Technologies
di Manuel Tappeiner - Gestione Berges Mechanics, Patrick Tanner - Managing Director SwissBeltService, Gerhard Froebus - Managing Director Momentum Technologies
Bell Food Group ha installato un nuovo nastro trasportatore per movimentare gli intestini di suino presso il suo macello di Basilea, Svizzera. Il sistema è equipaggiato con i mototamburi sincroni prodotti da Momentum Technologies, distribuiti in Italia da Bergers Mechanics, che si occupa anche della relativa assistenza. Nonostante la continua pulizia, su base quotidiana, eseguita con getti di acqua calda, il nastro trasportatore è stato in funzione per oltre un anno senza interruzioni (downtime) o necessità di manutenzione: si tratta di un miglioramento senza precedenti per il team leader responsabile degli aspetti tecnologici del macello. In passato, infatti, il nastro trasportatore, sul quale transitano giornalmente circa 2.500 intestini di suino che devono essere ispezionati dagli ufficiali veterinari, aveva dato adito a parecchi problemi.
Il nastro che trasporta gli intestini deve essere completamente sincronizzato con il nastro superiore che trasposta le carcasse degli animali e con il nastro inferiore su cui transitano trachea, esofago e altre frattaglie di qualità inferiore. Il funzionamento sincrono è di fondamentale importanza per consentire ai veterinari ufficiali o al personale specializzato preposto di abbinare le mezzene con gli intestini corretti e altri organi durante l'ispezione delle viscere. Questo sincronismo non era sempre possibile con il nastro trasportatore per intestini utilizzato in precedenza in quanto risultava sempre bagnato a causa della pulizia costante. Ciò comportava il fatto che talvolta, in particolar modo nei momenti in cui sul nastro trasportatore era presente un gran numero di carcasse, sorgevano problemi relativi al mancato attrito, con conseguente slittamento del nastro che provocava un effetto simile a quello dell'acquaplanning.
Nel momento in cui si verificava questo fenomeno, i divisori del nastro trasportatore degli intestini non risultavano più sincronizzati con quelli degli altri due trasportatori, per cui era necessario un intervento manuale in quello che doveva essere un processo di tipo continuo. Da qui la necessità di procedere a un'ottimizzazione. In realtà, poiché il nastro trasportatore disponeva di un numero di divisori maggiore rispetto a quello che potevano essere riempiti durante la macellazione, la presenza di divisori vuoti semplificava la corretta attribuzione e contribuiva in modo efficace a evitare eventuali errori. In ultima analisi, comunque, il disallineamento era così marcato che si è reso necessario un intervento finalizzato ad assicurare un funzionamento sincrono al fine di semplificare il lavoro dei veterinari nel momento in cui il carico di lavoro era più elevato.
Il nastro che trasporta gli intestini deve essere completamente sincronizzato con il nastro superiore che trasposta le carcasse degli animali e con il nastro inferiore su cui transitano trachea, esofago e altre frattaglie di qualità inferiore. Il funzionamento sincrono è di fondamentale importanza per consentire ai veterinari ufficiali o al personale specializzato preposto di abbinare le mezzene con gli intestini corretti e altri organi durante l'ispezione delle viscere. Questo sincronismo non era sempre possibile con il nastro trasportatore per intestini utilizzato in precedenza in quanto risultava sempre bagnato a causa della pulizia costante. Ciò comportava il fatto che talvolta, in particolar modo nei momenti in cui sul nastro trasportatore era presente un gran numero di carcasse, sorgevano problemi relativi al mancato attrito, con conseguente slittamento del nastro che provocava un effetto simile a quello dell'acquaplanning.
Nel momento in cui si verificava questo fenomeno, i divisori del nastro trasportatore degli intestini non risultavano più sincronizzati con quelli degli altri due trasportatori, per cui era necessario un intervento manuale in quello che doveva essere un processo di tipo continuo. Da qui la necessità di procedere a un'ottimizzazione. In realtà, poiché il nastro trasportatore disponeva di un numero di divisori maggiore rispetto a quello che potevano essere riempiti durante la macellazione, la presenza di divisori vuoti semplificava la corretta attribuzione e contribuiva in modo efficace a evitare eventuali errori. In ultima analisi, comunque, il disallineamento era così marcato che si è reso necessario un intervento finalizzato ad assicurare un funzionamento sincrono al fine di semplificare il lavoro dei veterinari nel momento in cui il carico di lavoro era più elevato.

Quando la pulizia non viene eseguita correttamente
Quello appena sopra descritto non era l'unico problema del nastro convogliatore per intestini impiegato in precedenza. Anche la rottura dei cuscinetti del motore provocava spesso problemi in quanto interrompeva il funzionamento del convogliatore e contribuiva a ridurre la vita utile del nastro. Poiché in caso di rottura dei cuscinetti non era possibile assicurare un funzionamento del nastro, era necessario procedere alla rimozione regolare del motore per sostituire i cuscinetti rotti. Oltre a ciò, vi era il rischio che i livelli di usura della sezione laterale del nastro superassero i limiti di tollerabilità. In una o due occasioni, una penetrazione eccessiva di acqua nel motore ha provocato il corto circuito del sistema. In definitiva, si sono verificati almeno due guasti all'anno di una gravità tale da richiedere un'adeguata sostituzione.
La causa che ha innescato un livello di manutenzione del motore, provocato dall'usura, non più accettabile è da ricercarsi negli elevati livelli di pulizia richiesti. Sotto questo aspetto Bell non era comunque disposta a scendere a compromessi, in quanto il rispetto dei più severi standard igenici è di fondamentale importanza, soprattutto durante la fase di eviscerazione. In nessun caso germi o altri agenti patogeni provenienti da budelli scartati dovevano contaminare i budelli naturali utilizzati da Bell per la produzione di salsicce che avviene nello stesso stabilimento. Per inciso, i budelli naturali sono così apprezzati e diffusi nella produzione di insaccati perché risultano più adatti per i processi di conservazione come l'affumicatura o l'essiccazione rispetto ai budelli artificiali. In Germania, a esempio, circa il 50% di tutti gli insaccati utilizza il budello naturale.
Riprogettazione del sistema a nastro
Per eliminare le problematiche segnalate in precedenza, Bell Food ha commissionato a SwissBeltService, azienda specializzata nel campo dei sistemi di movimentazione, l'incarico di riprogettare il sistema a nastro. Il progetto proposto dalla società svizzera, oltre a risolvere il problema alla radice, si distingue per alcune caratteristiche innovative. In primo luogo è stato previsto un incremento del grado di protezione dell'ingresso (IP), da IP67 a IP69k. Un tale incremento è stato ritenuto necessario perché il trasportatore, che opera in un ambiente fresco dove la temperatura è pari a 12 °C, viene costantemente lavato con acqua calda a 65 °C. Si è trattata di una scelta progettuale logica, in quanto il motore non è solo temporaneamente immerso nell'acqua come prevedono le specifiche relative al grado di protezione IP67. In questo tipo di applicazione è richiesto un livello di protezione più elevato contro l'ingresso dell'acqua durante le operazioni di pulizia ad alta pressione con getto di vapore (IP69), oltre che la protezione contro l'acqua bollente (k). Inoltre, è stato suggerito l'impiego di un tamburo zigrinato per eliminare lo slittamento del nastro causato dall'acqua che inevitabilmente scorre tra il nastro e il mototamburo.
La superficie zigrinata assicura una presa stabile, risolvendo in tal modo le problematiche precedentemente menzionate e le interruzioni imputabili allo slittamento del nastro. Poichè il nuovo nastro prevede anche una parete laterale ondulata, anche il problema dell'usura laterale del nastro è stato brillantemente risolto. In definitiva, l'investimento fatto da Bell nel nuovo nastro trasportatore per intestini si è ripagato in un tempo molto breve. I costi sono stati sostenuti una sola volta, ovvero per l'acquisto originario, contro i tre investimenti necessari per riparare il precedente motore, che si rompeva in media ogni sei mesi. Inoltre non sono state necessarie manutenzioni intermedie per ripristinare il regolare funzionamento mediante la sostituzione dei cuscinetti e neppure interventi manuali per regolare la velocità del nastro al fine di garantire il sincronismo del trasportatore. Al momento attuale, non si profilano all'orizzonte problematiche che potrebbero pregiudicare la regolarità di funzionamento.
Quello appena sopra descritto non era l'unico problema del nastro convogliatore per intestini impiegato in precedenza. Anche la rottura dei cuscinetti del motore provocava spesso problemi in quanto interrompeva il funzionamento del convogliatore e contribuiva a ridurre la vita utile del nastro. Poiché in caso di rottura dei cuscinetti non era possibile assicurare un funzionamento del nastro, era necessario procedere alla rimozione regolare del motore per sostituire i cuscinetti rotti. Oltre a ciò, vi era il rischio che i livelli di usura della sezione laterale del nastro superassero i limiti di tollerabilità. In una o due occasioni, una penetrazione eccessiva di acqua nel motore ha provocato il corto circuito del sistema. In definitiva, si sono verificati almeno due guasti all'anno di una gravità tale da richiedere un'adeguata sostituzione.
La causa che ha innescato un livello di manutenzione del motore, provocato dall'usura, non più accettabile è da ricercarsi negli elevati livelli di pulizia richiesti. Sotto questo aspetto Bell non era comunque disposta a scendere a compromessi, in quanto il rispetto dei più severi standard igenici è di fondamentale importanza, soprattutto durante la fase di eviscerazione. In nessun caso germi o altri agenti patogeni provenienti da budelli scartati dovevano contaminare i budelli naturali utilizzati da Bell per la produzione di salsicce che avviene nello stesso stabilimento. Per inciso, i budelli naturali sono così apprezzati e diffusi nella produzione di insaccati perché risultano più adatti per i processi di conservazione come l'affumicatura o l'essiccazione rispetto ai budelli artificiali. In Germania, a esempio, circa il 50% di tutti gli insaccati utilizza il budello naturale.
Riprogettazione del sistema a nastro
Per eliminare le problematiche segnalate in precedenza, Bell Food ha commissionato a SwissBeltService, azienda specializzata nel campo dei sistemi di movimentazione, l'incarico di riprogettare il sistema a nastro. Il progetto proposto dalla società svizzera, oltre a risolvere il problema alla radice, si distingue per alcune caratteristiche innovative. In primo luogo è stato previsto un incremento del grado di protezione dell'ingresso (IP), da IP67 a IP69k. Un tale incremento è stato ritenuto necessario perché il trasportatore, che opera in un ambiente fresco dove la temperatura è pari a 12 °C, viene costantemente lavato con acqua calda a 65 °C. Si è trattata di una scelta progettuale logica, in quanto il motore non è solo temporaneamente immerso nell'acqua come prevedono le specifiche relative al grado di protezione IP67. In questo tipo di applicazione è richiesto un livello di protezione più elevato contro l'ingresso dell'acqua durante le operazioni di pulizia ad alta pressione con getto di vapore (IP69), oltre che la protezione contro l'acqua bollente (k). Inoltre, è stato suggerito l'impiego di un tamburo zigrinato per eliminare lo slittamento del nastro causato dall'acqua che inevitabilmente scorre tra il nastro e il mototamburo.
La superficie zigrinata assicura una presa stabile, risolvendo in tal modo le problematiche precedentemente menzionate e le interruzioni imputabili allo slittamento del nastro. Poichè il nuovo nastro prevede anche una parete laterale ondulata, anche il problema dell'usura laterale del nastro è stato brillantemente risolto. In definitiva, l'investimento fatto da Bell nel nuovo nastro trasportatore per intestini si è ripagato in un tempo molto breve. I costi sono stati sostenuti una sola volta, ovvero per l'acquisto originario, contro i tre investimenti necessari per riparare il precedente motore, che si rompeva in media ogni sei mesi. Inoltre non sono state necessarie manutenzioni intermedie per ripristinare il regolare funzionamento mediante la sostituzione dei cuscinetti e neppure interventi manuali per regolare la velocità del nastro al fine di garantire il sincronismo del trasportatore. Al momento attuale, non si profilano all'orizzonte problematiche che potrebbero pregiudicare la regolarità di funzionamento.