22-03-2024
Michela Del Pizzo
Michela Del Pizzo
In che maniera l’intelligenza artificiale impatterà sulla logistica? Quali responsabilità d’impresa nel contesto del subappalto? Come garantire che le pratiche etiche e di compliance siano mantenute per tutta la durata di un contratto?
Sono queste le principali domande attorno a cui si è costruito il dibattito che ha animato il il Private Forum sulla Business Continuity nella Logistica (Logicontinuity) organizzato da Kontractor presso la sede della capogruppo Kopron, in collaborazione con Assologistica. Dopo il successo della prima edizione svoltasi l’anno scorso, il team di Kontractor ha deciso di replicare nel 2024, riunendo diversi esperti in materia legale, di sicurezza, di change management, di AI e ovviamente di logistica per parlare de “Il futuro della logistica. Etica, Intelligenza Artificiale e responsabilità d'impresa come leve di trasformazione”, il tutto coordinato da Giovanni Capuano, giornalista e conduttore radiofonico presso Radio 24 Il Sole 24 Ore, in veste di moderatore del dibattito.
Sono queste le principali domande attorno a cui si è costruito il dibattito che ha animato il il Private Forum sulla Business Continuity nella Logistica (Logicontinuity) organizzato da Kontractor presso la sede della capogruppo Kopron, in collaborazione con Assologistica. Dopo il successo della prima edizione svoltasi l’anno scorso, il team di Kontractor ha deciso di replicare nel 2024, riunendo diversi esperti in materia legale, di sicurezza, di change management, di AI e ovviamente di logistica per parlare de “Il futuro della logistica. Etica, Intelligenza Artificiale e responsabilità d'impresa come leve di trasformazione”, il tutto coordinato da Giovanni Capuano, giornalista e conduttore radiofonico presso Radio 24 Il Sole 24 Ore, in veste di moderatore del dibattito.
AI e risorse: una questione etica?
Molto interessanti gli interventi riguardo l’uso dell’Intelligenza Artificiale in azienda, vista come un’opportunità di crescita, ma “se e solo se” si riuscirà a metterla al servizio delle risorse, formando queste ultime per poter istruire in maniera etica l’AI. Non è un caso che ad aprire i lavori sia stato lo psicologo Andrea Cirincione, che ha parlato dell’avvento dell'AI e del futuro del lavoro, chiarendo subito che la questione non è se è ancora possibile farne a meno, - ovviamente no - ma come possiamo gestirla al meglio, ponendo l’attenzione sulle competenze necessarie e sulla formazione delle risorse.
Cirincione sottolinea inoltre che, mentre la tecnologia può sostituire compiti ripetitivi, emerge oggi la necessità di competenze avanzate nell’analisi dei dati, nella gestione dei sistemi di AI e nell’interfaccia uomo-macchina e questo sposta l’attenzione sui concetti di upskilling e reskilling delle risorse, laddove l’AI diventa uno strumento a supporto del collaboratore e non un sostituto. Attenzione però che questo passaggio si avrà solo nella aziende che avranno investito nella formazione e che sapranno in un certo senso governare questa nuova tecnologia. Nel campo della logistica si trovano già innumerevoli applicazioni di AI, come ad esempio nella gestione e manutenzione dei sistemi di automazione, nell’analisi dei dati dei diversi documenti che viaggiano insieme alla merce, nella sicurezza informativa per impedire degli attacchi esterni e, non da ultimo, nella formazione ed educazione al cambiamento.
Molto interessanti gli interventi riguardo l’uso dell’Intelligenza Artificiale in azienda, vista come un’opportunità di crescita, ma “se e solo se” si riuscirà a metterla al servizio delle risorse, formando queste ultime per poter istruire in maniera etica l’AI. Non è un caso che ad aprire i lavori sia stato lo psicologo Andrea Cirincione, che ha parlato dell’avvento dell'AI e del futuro del lavoro, chiarendo subito che la questione non è se è ancora possibile farne a meno, - ovviamente no - ma come possiamo gestirla al meglio, ponendo l’attenzione sulle competenze necessarie e sulla formazione delle risorse.
Cirincione sottolinea inoltre che, mentre la tecnologia può sostituire compiti ripetitivi, emerge oggi la necessità di competenze avanzate nell’analisi dei dati, nella gestione dei sistemi di AI e nell’interfaccia uomo-macchina e questo sposta l’attenzione sui concetti di upskilling e reskilling delle risorse, laddove l’AI diventa uno strumento a supporto del collaboratore e non un sostituto. Attenzione però che questo passaggio si avrà solo nella aziende che avranno investito nella formazione e che sapranno in un certo senso governare questa nuova tecnologia. Nel campo della logistica si trovano già innumerevoli applicazioni di AI, come ad esempio nella gestione e manutenzione dei sistemi di automazione, nell’analisi dei dati dei diversi documenti che viaggiano insieme alla merce, nella sicurezza informativa per impedire degli attacchi esterni e, non da ultimo, nella formazione ed educazione al cambiamento.
AI applicata alla gestione documentale
Si continua a parlare di AI con Mattia Nanetti, co-fondatore di Wenda, azienda italiana che ha sviluppato un modello innovativo per l'uso dell'intelligenza artificiale nella gestione dei documenti scambiati lungo la supply chain, evidenziando quanto, per un corretto addestramento dell'AI, siano gli obiettivi che un’azienda si pone a fare della tecnologia un valido alleato o una minaccia. Nanetti è inoltre convinto che le capacità umane siano essenziali nel continuo addestramento e correzione dei dati processati dall'AI, facendo l’esempio del fenomeno "humans in the loop", che enfatizza la necessità di supervisione umana per correggere gli errori che l’AI può commettere, anche a livello di discriminazione o semplicemente di ricerca delle fonti, analisi dei dati e così via.
Il relatore i si sofferma poi sull’impatto dell'AI sulla produttività e sul riassetto lavorativo, sottolineando l'importanza di riqualificare i lavoratori piuttosto che sostituirli. A seguire, vengono poi mostrati una serie di casi d’uso nel settore logistico che dimostrano come l'AI di Wenda sia in grado di semplificare quei processi operativi e ripetitivi che tradizionalmente richiedono un notevole lavoro manuale. Il tutto grazie a tecnologie di supporto come l'OCR (Optical Character Recognition) e l'Intelligent Document Processing, che permettono di trasformare documenti e email destrutturati in dati strutturati utili per i sistemi informativi aziendali.
Il primo è il Consorzio Agrario di Parma, che aveva la necessità di semplificare il processo di caricamento delle merci nei magazzini e nelle agenzie esterne (punti vendita) a partire dai Documenti di Trasporto Fornitori (DDT), riducendo il tempo impiegato nella gestione documentale e permettendo al personale di dedicarsi a compiti a maggior valore aggiunto. Wenda ha proposto la sua Piattaforma che integra Machine Learning e Intelligenza Artificiale legata all’automazione documentale. La soluzione è stata utilizzata dal Consorzio Agrario di Parma per ottimizzare i flussi di lavoro legati al caricamento delle merci a partire dai DDT, semplificando ogni passaggio del processo.
Rhenun Logistics si è rivolta invece a Wenda perchè voleva eliminare una serie di attività manuali e ripetitive nella gestione delle richieste di ritiro e della creazione delle spedizioni. È emersa anche la necessità di snellire il processo di data entry tra email e documenti dei clienti da un lato e TMS interno dall'altro. Infine, si doveva diminuire il tempo di presa in carico delle richieste di ritiro. Oggi l’operatore utilizza degli algoritmi intelligenti di Wenda per il riconoscimento automatico delle richieste di ritiro ricevute via email e per l’estrazione delle informazioni necessarie alla creazione di spedizioni sul TMS dell’azienda: una volta ricevuta la mail con un documento allegato, gli algoritmi di Wenda basati sull'IA hanno riconosciuto il documento come una richiesta di ritiro, in maniera totalmente automatizzata. Ne hanno poi estratto le specifiche tecniche e le altre informazioni notevoli, e hanno avviato un flusso di lavoro – anch'esso completamente automatizzato – che ha portato a creare una spedizione sul TMS del cliente. Wenda ha anche semplificato il processo di creazione delle spedizioni sul TMS e lo scambio di informazioni tra due business unit diverse, il team commerciale e il team operativo.
La gestione del ciclo passivo con l’AI: il caso Italmondo
Altro cliente di Wenda è l’operatore logistico Italmondo, che conta 28 sedi globali e più di 3.500 tra dipendenti e collaboratori. Negli ultimi anni, l’azienda ha sposato il trend della digitalizzazione dei processi, grazie anche alla collaborazione con Supernova, una venture capital del gruppo che da oltre dieci anni si dedica alla trasformazione digitale nel settore. Inoltre, ha rivisto le proprie strategie sulla gestione delle risorse in outsourcing tramite cooperativa, rimodulando la gestione degli appalti. Come illustrato da Maria Antonietta Spera, Group Head of IT Dept & Digital presso Italmondo, in seguito a normative più stringenti e all’insorgere di un contenzioso con un fornitore, l’azienda ha infatti avviato nel 2021 una formale procedura di cambio appalto, così come previsto dall’art. 42 bis del CCNL Logistica, costituendo la ITLM Services che ha assunto tutti i 158 soci lavoratori della cooperativa con cui aveva sempre collaborato, migliorando le loro condizioni lavorative e economiche. Questo processo di internalizzazione è partito dagli hub lombardi per poi estendersi anche a quelli di Veneto e Piemonte. L’insourcing delle risorse, ha inciso positivamente sulla gestione economica dell'appalto, che nel 2023 ha registrato un valore di 6,5 milioni di euro, contro i 6,8 milioni di euro del 2021.
Per migliorare l'efficienza operativa, Italmondo ha poi intrapreso un percorso di revisione e ottimizzazione dei processi interni, creando un team dedicato all'interno della struttura IT. Questo ha portato alla rivisitazione di 70 processi core e all'identificazione di 110 KPI monitorati costantemente. L'azienda ha anche investito in 350 ore di formazione tra il 2022 e il 2023, coprendo aspetti sia tecnici sia trasversali, come la comunicazione inter-department e l'etica lavorativa.
Ma arriviamo all'integrazione dell'AI in Italmondo, con progetti che spaziano dalla robotica allo smart packaging, fino all'ottimizzazione dei carichi e alla digitalizzazione del ciclo passivo. In magazzino, infatti, l’azienda utilizza un sistema robotico di creazione del packaging su misura, che ha migliorato notevolmente l'efficienza del processo di imballaggio per l'e-commerce. Per il trasporto, invece, è stato sviluppato un algoritmo matematico che, ottimizzando il carico, permette di ridurre il numero di mezzi in circolazione. Italmondo sta anche esplorando l'uso dell'AI di Wenda per automatizzare la gestione del ciclo passivo, ma per saperne di più dovrete aspettare il numero di aprile di Logistica Management, in cui verrà pubblicato l'articolo integrale dei contenuti dell'evento.
Si continua a parlare di AI con Mattia Nanetti, co-fondatore di Wenda, azienda italiana che ha sviluppato un modello innovativo per l'uso dell'intelligenza artificiale nella gestione dei documenti scambiati lungo la supply chain, evidenziando quanto, per un corretto addestramento dell'AI, siano gli obiettivi che un’azienda si pone a fare della tecnologia un valido alleato o una minaccia. Nanetti è inoltre convinto che le capacità umane siano essenziali nel continuo addestramento e correzione dei dati processati dall'AI, facendo l’esempio del fenomeno "humans in the loop", che enfatizza la necessità di supervisione umana per correggere gli errori che l’AI può commettere, anche a livello di discriminazione o semplicemente di ricerca delle fonti, analisi dei dati e così via.
Il relatore i si sofferma poi sull’impatto dell'AI sulla produttività e sul riassetto lavorativo, sottolineando l'importanza di riqualificare i lavoratori piuttosto che sostituirli. A seguire, vengono poi mostrati una serie di casi d’uso nel settore logistico che dimostrano come l'AI di Wenda sia in grado di semplificare quei processi operativi e ripetitivi che tradizionalmente richiedono un notevole lavoro manuale. Il tutto grazie a tecnologie di supporto come l'OCR (Optical Character Recognition) e l'Intelligent Document Processing, che permettono di trasformare documenti e email destrutturati in dati strutturati utili per i sistemi informativi aziendali.
Il primo è il Consorzio Agrario di Parma, che aveva la necessità di semplificare il processo di caricamento delle merci nei magazzini e nelle agenzie esterne (punti vendita) a partire dai Documenti di Trasporto Fornitori (DDT), riducendo il tempo impiegato nella gestione documentale e permettendo al personale di dedicarsi a compiti a maggior valore aggiunto. Wenda ha proposto la sua Piattaforma che integra Machine Learning e Intelligenza Artificiale legata all’automazione documentale. La soluzione è stata utilizzata dal Consorzio Agrario di Parma per ottimizzare i flussi di lavoro legati al caricamento delle merci a partire dai DDT, semplificando ogni passaggio del processo.
Rhenun Logistics si è rivolta invece a Wenda perchè voleva eliminare una serie di attività manuali e ripetitive nella gestione delle richieste di ritiro e della creazione delle spedizioni. È emersa anche la necessità di snellire il processo di data entry tra email e documenti dei clienti da un lato e TMS interno dall'altro. Infine, si doveva diminuire il tempo di presa in carico delle richieste di ritiro. Oggi l’operatore utilizza degli algoritmi intelligenti di Wenda per il riconoscimento automatico delle richieste di ritiro ricevute via email e per l’estrazione delle informazioni necessarie alla creazione di spedizioni sul TMS dell’azienda: una volta ricevuta la mail con un documento allegato, gli algoritmi di Wenda basati sull'IA hanno riconosciuto il documento come una richiesta di ritiro, in maniera totalmente automatizzata. Ne hanno poi estratto le specifiche tecniche e le altre informazioni notevoli, e hanno avviato un flusso di lavoro – anch'esso completamente automatizzato – che ha portato a creare una spedizione sul TMS del cliente. Wenda ha anche semplificato il processo di creazione delle spedizioni sul TMS e lo scambio di informazioni tra due business unit diverse, il team commerciale e il team operativo.
La gestione del ciclo passivo con l’AI: il caso Italmondo
Altro cliente di Wenda è l’operatore logistico Italmondo, che conta 28 sedi globali e più di 3.500 tra dipendenti e collaboratori. Negli ultimi anni, l’azienda ha sposato il trend della digitalizzazione dei processi, grazie anche alla collaborazione con Supernova, una venture capital del gruppo che da oltre dieci anni si dedica alla trasformazione digitale nel settore. Inoltre, ha rivisto le proprie strategie sulla gestione delle risorse in outsourcing tramite cooperativa, rimodulando la gestione degli appalti. Come illustrato da Maria Antonietta Spera, Group Head of IT Dept & Digital presso Italmondo, in seguito a normative più stringenti e all’insorgere di un contenzioso con un fornitore, l’azienda ha infatti avviato nel 2021 una formale procedura di cambio appalto, così come previsto dall’art. 42 bis del CCNL Logistica, costituendo la ITLM Services che ha assunto tutti i 158 soci lavoratori della cooperativa con cui aveva sempre collaborato, migliorando le loro condizioni lavorative e economiche. Questo processo di internalizzazione è partito dagli hub lombardi per poi estendersi anche a quelli di Veneto e Piemonte. L’insourcing delle risorse, ha inciso positivamente sulla gestione economica dell'appalto, che nel 2023 ha registrato un valore di 6,5 milioni di euro, contro i 6,8 milioni di euro del 2021.
Per migliorare l'efficienza operativa, Italmondo ha poi intrapreso un percorso di revisione e ottimizzazione dei processi interni, creando un team dedicato all'interno della struttura IT. Questo ha portato alla rivisitazione di 70 processi core e all'identificazione di 110 KPI monitorati costantemente. L'azienda ha anche investito in 350 ore di formazione tra il 2022 e il 2023, coprendo aspetti sia tecnici sia trasversali, come la comunicazione inter-department e l'etica lavorativa.
Ma arriviamo all'integrazione dell'AI in Italmondo, con progetti che spaziano dalla robotica allo smart packaging, fino all'ottimizzazione dei carichi e alla digitalizzazione del ciclo passivo. In magazzino, infatti, l’azienda utilizza un sistema robotico di creazione del packaging su misura, che ha migliorato notevolmente l'efficienza del processo di imballaggio per l'e-commerce. Per il trasporto, invece, è stato sviluppato un algoritmo matematico che, ottimizzando il carico, permette di ridurre il numero di mezzi in circolazione. Italmondo sta anche esplorando l'uso dell'AI di Wenda per automatizzare la gestione del ciclo passivo, ma per saperne di più dovrete aspettare il numero di aprile di Logistica Management, in cui verrà pubblicato l'articolo integrale dei contenuti dell'evento.
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