28-03-2024
Tanti spunti interessanti sono emersi anche quest'anno da Shipping, Forwarding&Logistics meet Industry, l'evento promosso da ALSEA e dall’International Propeller Clubs Port of Milan e svoltosi in questi giorni presso il Centro Congressi di Assolombarda a Milano.
Nella prima giornata, infatti, si è parlato di Italia e della sua economia marittina (e non solo) di fronte alle sfide mondiali. Dopo i saluti istituzionali degli organizzatori Umberto Masucci, Presidente dell’ International Propeller Clubs, Betty Schiavoni, Vicepresidente di ALSEA e Riccardo Fuochi, Presidente dell’International Propeller Clubs Port of Milan, il primo blocco di interventi è proseguito con lo speech di Piero Pellizzari comandante del Porto di Genova, in rappresentanza di Nicola Carlone, comandante generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ha ripercorso tutti i fattori che influenzano il settore marittimo sia dal punto di vista geopolitico che ambientale, in cui auspica in particolare che i porti diventino hub energetici in grado di rispondere alle esigenze legate ai nuovi sistemi di propulsione.
La consueta sessione d’apertura dedicata allo scenario geopolitico ha visto in particolare al centro del dibattito la situazione nel Mediterraneo Allargato e in particolare la crisi del mar Rosso tra i due choke point dello stretto di Suez e quello di Bab-el-Mandeb. Ma il Mar Rosso è solo l'ultimo di una catena di eventi che stanno mettendo in crisi la logistica, come ha evidenziato Marco Conforti, presidente di PSA Italy. Secondo Conforti, già da tempo sono in atto delle trasformazioni del settore: ad esempio il RoRo registra tassi crescita del 50% superiori ai contenitori. Occorre dunque una pianificazione pubblica e amministrazioni che tengano conto di queste tendenze in cui non è necessario ampliare la capacità dei terminal contenitori. Per Massimo Deandreis, direttore generale di SRM il Mediterraneo resterà comunque centrale in un sistema globale in cui tre Nafta, Ue e l'Asia resteranno i tre grandi poli.
Con i problemi collegati al transito attraverso il canale di Suez le merci girano diversamente e Giuseppe Mele, direttore generale di ha evidenziato come stia aumentando il traffico sulle Alpi. Tra il 1980 e il 2022 si è passati da 49,8 a 118,5 milioni di tonnellate. Mele sottolinea anche diverse criticità: la mancanza di un’armonizzazione di regole e politiche di transito tra i vari Paesi (Italia, Francia Svizzera e Austria); la dotazione infrastrutturale dei valichi non è adeguata e sono previste diverse limitazioni sia stradali sia ferroviarie; manca una programmazione e gestione integrata dei cantieri.
Proprio sulle catene di fornitura, tra nuova globalizzazione e autonomia strategica si è concentrata l'economista Cristina Pensa del Centro Studi di Confindustria che ha definito il backshoring come una strategia né concreta né auspicabile per l'Italia vista la carenza di materie prime. Marco Grassidonio, Country Head di Garbe, azienda tedesca specializzata nell’Industrail Real Estate, ha fornito uno sguardo sul reshoring e il nearshoring che evidenziano nuovi trend: la Cina è stata prima scelta per delocalizzare, oggi si è sviluppata un'attenzione per il Sud Est asiatico e l'interesse verso il nearshoring si è impennato negli ultimi anni. Sempre da una ricerca di Garbe emerge che il Nord Italia potrebbe beneficiare parecchio del near shoring.
La mattinata dei lavori è poi proseguita con un focus sull’Africa e sulla Cina. Emanuele Oddi, analista e ricercatore di Eurispes ha evidenziato il buon andamento dell’economia africana in un contesto che comunque rimane complesso ed eterogeneo con tensioni politiche e militari in paesi come il Rwanda, la Repubblica Democratica del Congo, il Niger e il Senegal che è in pieno processo elettorale in un clima di contestazione. Alcuni Stati sono a rischio default, senza dimenticare inoltre le crisi climatiche e i disastri naturali. Mauro Battocchi, direttore generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha evidenziato la relazione tra Italia e il Nord Africa in cui deve coesistere un forte legame logistico e infrastrutturale. Ad esempio il nostro Paese è il primo partner economico della Tunisia. Si è poi passati a parlare delle relazioni bilaterali Italia-Cina dopo l’uscita dalla Via della Seta con Alessandro Zadro, responsabile del Centro studi dell’Italy China Council Foundation che ha sottolineato la complessità del tema poiché l'Italia era stato l'unico Paese del G7 a firmare il memorandum of understanding. Zadro ha evidenziato come esista uno squilibrio nello stock degli investimenti tra risorse impegnate dall'Italia in Cina (15,5 miliardi) e viceversa (circa 2,3). Tuttavia l'Italia rimane la prima destinazione dei turisti cinesi in Europa.
Anche quest’anno l’evento ha ospitato, in anteprima, la presentazione della 6^ edizione della Survey di Contship SRM sui “corridoi logistici” del settore container. Lo Studio è stato condotto attraverso l’analisi dei risultati di interviste a 400 imprese manifatturiere sulle modalità di gestione e organizzazione della loro logistica portuale, sull’intermodalità, sugli incoterms e sui loro progetti di sostenibilità e di digitalizzazione. Dallo studio si conferma un dato preoccupante: nel 2023 in export il 75% delle imprese ha optato, per l’ex works (franco fabbrica), cioè la cessione al compratore della merce dell'intero processo di trasporto, dalla fabbrica al de stino.
Nella prima giornata, infatti, si è parlato di Italia e della sua economia marittina (e non solo) di fronte alle sfide mondiali. Dopo i saluti istituzionali degli organizzatori Umberto Masucci, Presidente dell’ International Propeller Clubs, Betty Schiavoni, Vicepresidente di ALSEA e Riccardo Fuochi, Presidente dell’International Propeller Clubs Port of Milan, il primo blocco di interventi è proseguito con lo speech di Piero Pellizzari comandante del Porto di Genova, in rappresentanza di Nicola Carlone, comandante generale delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ha ripercorso tutti i fattori che influenzano il settore marittimo sia dal punto di vista geopolitico che ambientale, in cui auspica in particolare che i porti diventino hub energetici in grado di rispondere alle esigenze legate ai nuovi sistemi di propulsione.
La consueta sessione d’apertura dedicata allo scenario geopolitico ha visto in particolare al centro del dibattito la situazione nel Mediterraneo Allargato e in particolare la crisi del mar Rosso tra i due choke point dello stretto di Suez e quello di Bab-el-Mandeb. Ma il Mar Rosso è solo l'ultimo di una catena di eventi che stanno mettendo in crisi la logistica, come ha evidenziato Marco Conforti, presidente di PSA Italy. Secondo Conforti, già da tempo sono in atto delle trasformazioni del settore: ad esempio il RoRo registra tassi crescita del 50% superiori ai contenitori. Occorre dunque una pianificazione pubblica e amministrazioni che tengano conto di queste tendenze in cui non è necessario ampliare la capacità dei terminal contenitori. Per Massimo Deandreis, direttore generale di SRM il Mediterraneo resterà comunque centrale in un sistema globale in cui tre Nafta, Ue e l'Asia resteranno i tre grandi poli.
Con i problemi collegati al transito attraverso il canale di Suez le merci girano diversamente e Giuseppe Mele, direttore generale di ha evidenziato come stia aumentando il traffico sulle Alpi. Tra il 1980 e il 2022 si è passati da 49,8 a 118,5 milioni di tonnellate. Mele sottolinea anche diverse criticità: la mancanza di un’armonizzazione di regole e politiche di transito tra i vari Paesi (Italia, Francia Svizzera e Austria); la dotazione infrastrutturale dei valichi non è adeguata e sono previste diverse limitazioni sia stradali sia ferroviarie; manca una programmazione e gestione integrata dei cantieri.
Proprio sulle catene di fornitura, tra nuova globalizzazione e autonomia strategica si è concentrata l'economista Cristina Pensa del Centro Studi di Confindustria che ha definito il backshoring come una strategia né concreta né auspicabile per l'Italia vista la carenza di materie prime. Marco Grassidonio, Country Head di Garbe, azienda tedesca specializzata nell’Industrail Real Estate, ha fornito uno sguardo sul reshoring e il nearshoring che evidenziano nuovi trend: la Cina è stata prima scelta per delocalizzare, oggi si è sviluppata un'attenzione per il Sud Est asiatico e l'interesse verso il nearshoring si è impennato negli ultimi anni. Sempre da una ricerca di Garbe emerge che il Nord Italia potrebbe beneficiare parecchio del near shoring.
La mattinata dei lavori è poi proseguita con un focus sull’Africa e sulla Cina. Emanuele Oddi, analista e ricercatore di Eurispes ha evidenziato il buon andamento dell’economia africana in un contesto che comunque rimane complesso ed eterogeneo con tensioni politiche e militari in paesi come il Rwanda, la Repubblica Democratica del Congo, il Niger e il Senegal che è in pieno processo elettorale in un clima di contestazione. Alcuni Stati sono a rischio default, senza dimenticare inoltre le crisi climatiche e i disastri naturali. Mauro Battocchi, direttore generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha evidenziato la relazione tra Italia e il Nord Africa in cui deve coesistere un forte legame logistico e infrastrutturale. Ad esempio il nostro Paese è il primo partner economico della Tunisia. Si è poi passati a parlare delle relazioni bilaterali Italia-Cina dopo l’uscita dalla Via della Seta con Alessandro Zadro, responsabile del Centro studi dell’Italy China Council Foundation che ha sottolineato la complessità del tema poiché l'Italia era stato l'unico Paese del G7 a firmare il memorandum of understanding. Zadro ha evidenziato come esista uno squilibrio nello stock degli investimenti tra risorse impegnate dall'Italia in Cina (15,5 miliardi) e viceversa (circa 2,3). Tuttavia l'Italia rimane la prima destinazione dei turisti cinesi in Europa.
Anche quest’anno l’evento ha ospitato, in anteprima, la presentazione della 6^ edizione della Survey di Contship SRM sui “corridoi logistici” del settore container. Lo Studio è stato condotto attraverso l’analisi dei risultati di interviste a 400 imprese manifatturiere sulle modalità di gestione e organizzazione della loro logistica portuale, sull’intermodalità, sugli incoterms e sui loro progetti di sostenibilità e di digitalizzazione. Dallo studio si conferma un dato preoccupante: nel 2023 in export il 75% delle imprese ha optato, per l’ex works (franco fabbrica), cioè la cessione al compratore della merce dell'intero processo di trasporto, dalla fabbrica al de stino.

La seconda e ultima giornata di Shipping, Forwarding&Logistics meet Industry, ha affrontato i temi più dibattuti del settore: dai principi ESG agli ETS dell'UE, dalla digitalizzazione all’automazione. Il dibattito è subito entrato nel vivo con la sessione dedicata agli ESG. In particolare l’intervento di Fabrizio Vettosi, Chairman Ship Finance Working Group di ECSA ha sottolineato come nel settore dello shipping sia necessario un cambiamento graduale e costante in cui navi e impianti corrano verso la transizione di pari passo. Vettosi auspica inoltre un impianto normativo armonizzato e condiviso per tutelare la competizione e ridurre il rischio di green washing.
Nonostante le lacune legislative il settore dello shipping è riuscito a ridurre le emissioni di CO2 autonomamente con investimenti per 98 miliardi di euro. Lorenzo Facco, Senior Manager Decarbonization & Circular Economy di Deloitte Climate & Sustainability ha poi esposto gli step sugli EU ETS, il Sistema di Scambio delle Quote di Emissione dell'Unione Europea, ricordando l’impatto che questi avranno sulle compagnie, le possibili sanzioni e la timeline nel settore marittimo di attuazione del sistema ETS. Il segmento si è concluso con gli interventi di Tarros e Laghezza sui loro progetti di ESG. L’intervento di Alessandro Ferrari, direttore di Assiterminal ha fatto da ponte per introdurre il tema della digitalizzazione, non prima di aver evidenziato come le riforme per efficientare il settore debbano tenere conto delle diversità, politiche, legislative, geografiche tra i vari Paesi europei. Infine Ferrari ha ricordato l’importanza di dare la possibilità ai terminalisti di consorziarsi per produrre rinnovabili all’interno degli ecosistemi portuali attraverso l’istituto delle comunità energetiche portuali, introdotte in Italia dal D.L. Mille proroghe n. 162 2019.
Renato Dessì, Chief Information Officer di Contship Italia Group nella sua relazione ha evidenziato la necessità di sostenere un modello collaborativo tra tutti i player della catena dell’approvvigionamento in cui porre come comun denominatore le condivisione anticipata di dati e delle informazioni, attraverso la tecnologia e la dematerializzazione documentale (eFTI - Electronic Freight Transport Information Regulation), a favore di un modello collaborativo, dunque, sarebbe un'enorme leva per l'efficienza logistica. Gli altri temi che hanno riguardato la digitalizzazione sono stati: la dogana digitale, gli eFBL, gli e-CMR e la blockchain, a parlarne: Bruno Pisano, Presidente, Assocad, Paolo Calamandrei, Presidente Digital Innovation Advisory Body di Fedespedi, Giampaolo Botta, Direttore Generale di Spediporto e Abramo Vincenzi, Amministratore delegato di Accudire.
La giornata ha visto inoltre due importanti momenti, uno dedicato al settore dell’intermodale ferroviario, l’altro a quello della logistica urbana e all’e-comemrce. In particolare, per il primo è stato fotografato il contesto attuale in cui l’intermodale sta operando: si sono evidenziate le criticità che influenzano negativamente, da circa ormai tre anni il settore, in primis la situazione dei valichi italiani penalizzante tra chiusure e congestioni. Ad aggravare ulteriormente lo scenario il gran numero di cantieri sparsi per la Rete Ferroviaria italiana. Sulla sessione dedicata alla logistica urbana e l’e-commerce è intervenuta Arianna Seghezzi, assistant professor del Politecnico di Milano che dopo aver presentato i dati sulla crescita dell’e-commerce italiano con 54,2 miliardi di euro (+ 13% rispetto al 2022) per 604 milioni di spedizioni e-commerce B2C nel 2023, ha evidenziato le attuali e future soluzioni per il last mile delivery, tra droni, parcel locker e cargo bike. Massimo Marciani, Presidente del Freight Leaders Council si è soffermato sulle criticità legate alla gestione degli spazi urbani condivisi poiché́ le città sono caratterizzate da infrastrutture limitate e dalla congestione stradale.
Questa sfida richiede soluzioni innovative, come il curbside management, ovvero la gestione dello spazio urbano su strada adiacente ai marciapiedi e i marciapiedi stessi e come l'ottimizzazione degli spazi di carico/scarico e l'introduzione di zone a traffico limitato per veicoli commerciali. I prossimi appuntamenti dedicati alla logistica e allo shipping, organizzati da Clickutility team saranno: Ship2Sport – The TranSport Games, 9-12 maggio a Populonia (LI); Adria Shipping Summit, 23 e 24 maggio a Ravenna; Naples Shipping Week 30 settembre – 5 ottobre a Napoli; Shipping; Forwarding&Logistics meet Industry - Seaside Edition 24 e 25 ottobre a Genova.
Nonostante le lacune legislative il settore dello shipping è riuscito a ridurre le emissioni di CO2 autonomamente con investimenti per 98 miliardi di euro. Lorenzo Facco, Senior Manager Decarbonization & Circular Economy di Deloitte Climate & Sustainability ha poi esposto gli step sugli EU ETS, il Sistema di Scambio delle Quote di Emissione dell'Unione Europea, ricordando l’impatto che questi avranno sulle compagnie, le possibili sanzioni e la timeline nel settore marittimo di attuazione del sistema ETS. Il segmento si è concluso con gli interventi di Tarros e Laghezza sui loro progetti di ESG. L’intervento di Alessandro Ferrari, direttore di Assiterminal ha fatto da ponte per introdurre il tema della digitalizzazione, non prima di aver evidenziato come le riforme per efficientare il settore debbano tenere conto delle diversità, politiche, legislative, geografiche tra i vari Paesi europei. Infine Ferrari ha ricordato l’importanza di dare la possibilità ai terminalisti di consorziarsi per produrre rinnovabili all’interno degli ecosistemi portuali attraverso l’istituto delle comunità energetiche portuali, introdotte in Italia dal D.L. Mille proroghe n. 162 2019.
Renato Dessì, Chief Information Officer di Contship Italia Group nella sua relazione ha evidenziato la necessità di sostenere un modello collaborativo tra tutti i player della catena dell’approvvigionamento in cui porre come comun denominatore le condivisione anticipata di dati e delle informazioni, attraverso la tecnologia e la dematerializzazione documentale (eFTI - Electronic Freight Transport Information Regulation), a favore di un modello collaborativo, dunque, sarebbe un'enorme leva per l'efficienza logistica. Gli altri temi che hanno riguardato la digitalizzazione sono stati: la dogana digitale, gli eFBL, gli e-CMR e la blockchain, a parlarne: Bruno Pisano, Presidente, Assocad, Paolo Calamandrei, Presidente Digital Innovation Advisory Body di Fedespedi, Giampaolo Botta, Direttore Generale di Spediporto e Abramo Vincenzi, Amministratore delegato di Accudire.
La giornata ha visto inoltre due importanti momenti, uno dedicato al settore dell’intermodale ferroviario, l’altro a quello della logistica urbana e all’e-comemrce. In particolare, per il primo è stato fotografato il contesto attuale in cui l’intermodale sta operando: si sono evidenziate le criticità che influenzano negativamente, da circa ormai tre anni il settore, in primis la situazione dei valichi italiani penalizzante tra chiusure e congestioni. Ad aggravare ulteriormente lo scenario il gran numero di cantieri sparsi per la Rete Ferroviaria italiana. Sulla sessione dedicata alla logistica urbana e l’e-commerce è intervenuta Arianna Seghezzi, assistant professor del Politecnico di Milano che dopo aver presentato i dati sulla crescita dell’e-commerce italiano con 54,2 miliardi di euro (+ 13% rispetto al 2022) per 604 milioni di spedizioni e-commerce B2C nel 2023, ha evidenziato le attuali e future soluzioni per il last mile delivery, tra droni, parcel locker e cargo bike. Massimo Marciani, Presidente del Freight Leaders Council si è soffermato sulle criticità legate alla gestione degli spazi urbani condivisi poiché́ le città sono caratterizzate da infrastrutture limitate e dalla congestione stradale.
Questa sfida richiede soluzioni innovative, come il curbside management, ovvero la gestione dello spazio urbano su strada adiacente ai marciapiedi e i marciapiedi stessi e come l'ottimizzazione degli spazi di carico/scarico e l'introduzione di zone a traffico limitato per veicoli commerciali. I prossimi appuntamenti dedicati alla logistica e allo shipping, organizzati da Clickutility team saranno: Ship2Sport – The TranSport Games, 9-12 maggio a Populonia (LI); Adria Shipping Summit, 23 e 24 maggio a Ravenna; Naples Shipping Week 30 settembre – 5 ottobre a Napoli; Shipping; Forwarding&Logistics meet Industry - Seaside Edition 24 e 25 ottobre a Genova.