19-09-2024
Michela Del Pizzo
Michela Del Pizzo
In occasione della Milano Fashion week, DHL Express ha aperto le porte del suo mega hub di Malpensa, svelando il “dietro le quinte” della centrale inclusiva e sostenibile, che ogni permette alle aziende del Made in Italy di tessere nuove connessioni in tutto il mondo
Con un valore di 110 milioni di euro, la cargo city di Malpensa rappresenta un terzo degli investimenti in Italia di DHL Express Italy. Quarto hub a livello europeo, da quattro anni si è aggiunto a Lipsia, East Midlands in UK e Bruxelles, ed è stato realizzato nel pieno rispetto delle più recenti linee guida in fatto di sostenibilità, sicurezza, efficienza.
La nuova dual facility è stata aperta alla stampa in occasione della Milano Fashion Week, ospitando per l’occasione una sfilata veramente speciale: diversi dipendenti hanno sfilato in magazzino con capi realizzati dal recupero creativo di divise dismesse, ad opera di alcuni giovani talenti di NABA e dell’Accademia di Brera, guidati dalla stilista Francesca Liberatore. E proprio le aziende italiane del settore moda rappresentano uno dei settori più trainanti per DHL con un +5,2%, seguito dal manifatturiero (+4,4%). Per l’area di Malpensa, il mercato maggiore è quello europeo (37%), seguito dai paesi APEC, mentre il fashion è il 3° settore con un contributo all’esportazione del 12% (pari a quello italiano). Più in generale, il Made in Italy contribuisce per il 58%.
Con un valore di 110 milioni di euro, la cargo city di Malpensa rappresenta un terzo degli investimenti in Italia di DHL Express Italy. Quarto hub a livello europeo, da quattro anni si è aggiunto a Lipsia, East Midlands in UK e Bruxelles, ed è stato realizzato nel pieno rispetto delle più recenti linee guida in fatto di sostenibilità, sicurezza, efficienza.
La nuova dual facility è stata aperta alla stampa in occasione della Milano Fashion Week, ospitando per l’occasione una sfilata veramente speciale: diversi dipendenti hanno sfilato in magazzino con capi realizzati dal recupero creativo di divise dismesse, ad opera di alcuni giovani talenti di NABA e dell’Accademia di Brera, guidati dalla stilista Francesca Liberatore. E proprio le aziende italiane del settore moda rappresentano uno dei settori più trainanti per DHL con un +5,2%, seguito dal manifatturiero (+4,4%). Per l’area di Malpensa, il mercato maggiore è quello europeo (37%), seguito dai paesi APEC, mentre il fashion è il 3° settore con un contributo all’esportazione del 12% (pari a quello italiano). Più in generale, il Made in Italy contribuisce per il 58%.

L’Hub di Malpensa si estende su una superficie di 55.000 mq tra uffici e magazzino ed impiega circa 1.200 persone tra diretti e indiretti. Grazie al loro impegno, ogni giorno vengono processati oltre 112.000 colli, che vengono poi smistati tra i 58 aerei cargo che viaggiano prevalentemente in notturna verso i 28 collegamenti diretti con 4 hub intercontinentali, 7 hub europei e 17 gateway italiani ed europei. Il centro nevralgico dell’hub – visibile da qualsiasi punto degli uffici, che affacciano direttamente in magazzino - è rappresentato da un sorter di ultima generazione, che si snoda per 4 chilometri con la capacità di gestire oltre 38.000 pezzi all’ora in entrata e in uscita, distribuendoli ad una velocità di 2,7 metri al secondo per i pacchi e 1,85 metri al secondo per le buste, sulle 150 porte di attracco dei mezzi di cui è dotato l’impianto.
Inclusività e accoglienza della diversità
«In Italia, DHL impiega circa 10.000 persone, tra dipendenti diretti e indiretti, e questo numero è in continua crescita. - hacraccontato Antonella Sada Head of Public Affairs, Brand & Communications and Sustainability - L’inclusione è un valore fondamentale per la nostra azienda: diamo spazio e opportunità a persone di diverse nazionalità e background, valorizzando i talenti individuali. Ciascuno ha il potenziale di fare la differenza, e per questo ci impegniamo a creare un ambiente di lavoro dove ognuno può esprimere al meglio le proprie capacità».
Uno dei progetti più recenti riguarda la collaborazione con le scuole di design NABA e Brera, che ha dato vita ad una vera e propria sfilata all’interno dell’hub. Agli studenti, infatti, è stato chiesto di progettare una collezione utilizzando le nostre vecchie divise, che altrimenti sarebbero state smaltite. «L’hub di Malpensa rappresenta per noi un’infrastruttura strategica per l’export italiano e per questo l’abbiamo scelta come cornice ideale della sfilata. Questo evento, che unisce creatività e sostenibilità, vuole confermare, insieme ai nostri dipendenti e clienti, l’impegno per un impatto positivo sul domani che si può realizzare, insieme. Inoltre, questo progetto – ha proseguito Sada – si inserisce all'interno della nostra visione di sostenibilità, promuovendo la circolarità e la creatività attraverso il riutilizzo dei materiali. La sfida non era solo di carattere estetico, ma anche valoriale, poiché abbiamo chiesto di creare capi che potessero essere indossati da persone di ogni tipo, a prescindere dalle caratteristiche fisiche. L’obiettivo è stato quello di trasmettere un messaggio di inclusione e accoglienza delle diversità. Gli studenti hanno risposto con entusiasmo, e nei prossimi giorni sceglieremo il vincitore del concorso, che riceverà un premio in denaro per supportare la sua crescita professionale».
Inclusività e accoglienza della diversità
«In Italia, DHL impiega circa 10.000 persone, tra dipendenti diretti e indiretti, e questo numero è in continua crescita. - hacraccontato Antonella Sada Head of Public Affairs, Brand & Communications and Sustainability - L’inclusione è un valore fondamentale per la nostra azienda: diamo spazio e opportunità a persone di diverse nazionalità e background, valorizzando i talenti individuali. Ciascuno ha il potenziale di fare la differenza, e per questo ci impegniamo a creare un ambiente di lavoro dove ognuno può esprimere al meglio le proprie capacità».
Uno dei progetti più recenti riguarda la collaborazione con le scuole di design NABA e Brera, che ha dato vita ad una vera e propria sfilata all’interno dell’hub. Agli studenti, infatti, è stato chiesto di progettare una collezione utilizzando le nostre vecchie divise, che altrimenti sarebbero state smaltite. «L’hub di Malpensa rappresenta per noi un’infrastruttura strategica per l’export italiano e per questo l’abbiamo scelta come cornice ideale della sfilata. Questo evento, che unisce creatività e sostenibilità, vuole confermare, insieme ai nostri dipendenti e clienti, l’impegno per un impatto positivo sul domani che si può realizzare, insieme. Inoltre, questo progetto – ha proseguito Sada – si inserisce all'interno della nostra visione di sostenibilità, promuovendo la circolarità e la creatività attraverso il riutilizzo dei materiali. La sfida non era solo di carattere estetico, ma anche valoriale, poiché abbiamo chiesto di creare capi che potessero essere indossati da persone di ogni tipo, a prescindere dalle caratteristiche fisiche. L’obiettivo è stato quello di trasmettere un messaggio di inclusione e accoglienza delle diversità. Gli studenti hanno risposto con entusiasmo, e nei prossimi giorni sceglieremo il vincitore del concorso, che riceverà un premio in denaro per supportare la sua crescita professionale».

Il ruolo del digital e della sosostenibilità
DHL non si limita a investire nel talento umano, ma anche nelle tecnologie all'avanguardia. Ha infatti attivato una Digital Experience Room, una stanza digitale che dimostra l’uso avanzato della tecnologia nell’operatività quotidiana degli hub del Gruppo. Anche l’intelligenza artificiale gioca un ruolo cruciale, soprattutto nelle fasi di previsione e pianificazione logistica, sia per le operazioni aeroportuali che per quelle di distribuzione. In Italia, oltre 400 esperti lavorano a stretto contatto per gestire le complesse operazioni doganali e garantire che ogni spedizione avvenga senza problemi. I clienti possono così contare su un monitoraggio continuo delle spedizioni e sulla gestione precisa delle documentazioni necessarie, per evitare ritardi e complicazioni.
Altri due reparti fondamentali sono il Sort Control e l’NCG – Network Control Group. Il primo è responsabile della gestione delle spedizioni all'interno del magazzino, assicurandosi che ogni pacco venga smistato correttamente. Il secondo, invece, si occupa del coordinamento dei movimenti degli aerei e del carico, garantendo che le operazioni aeroportuali e logistiche si svolgano in modo efficiente e sicuro.
Passando invece al tema della sostenibilità Francesco Capelli, Managing Director Malpensa Hub, che ha accompagnato la stampa attraverso il tour della cargo city, ha affermato: «Abbiamo pensato a Malpensa come location ideale per questa sfilata legata ai temi della circolarità: siamo in prima linea nella transizione verso una logistica sempre più sostenibile. Qui infatti sono full electric l’88% dei mezzi utilizzati per l’attività di carico e scarico degli aeromobili e il 35% dei mezzi per l’ultimo miglio. Più in generale, rimane prioritario il nostro impegno verso un futuro più sostenibile: attraverso soluzioni innovative come il nostro servizio GoGreen Plus, continuiamo a contribuire alla riduzione dell'impatto ambientale delle nostre operazioni logistiche, puntando ad operare in maniera sempre più responsabile».
DHL non si limita a investire nel talento umano, ma anche nelle tecnologie all'avanguardia. Ha infatti attivato una Digital Experience Room, una stanza digitale che dimostra l’uso avanzato della tecnologia nell’operatività quotidiana degli hub del Gruppo. Anche l’intelligenza artificiale gioca un ruolo cruciale, soprattutto nelle fasi di previsione e pianificazione logistica, sia per le operazioni aeroportuali che per quelle di distribuzione. In Italia, oltre 400 esperti lavorano a stretto contatto per gestire le complesse operazioni doganali e garantire che ogni spedizione avvenga senza problemi. I clienti possono così contare su un monitoraggio continuo delle spedizioni e sulla gestione precisa delle documentazioni necessarie, per evitare ritardi e complicazioni.
Altri due reparti fondamentali sono il Sort Control e l’NCG – Network Control Group. Il primo è responsabile della gestione delle spedizioni all'interno del magazzino, assicurandosi che ogni pacco venga smistato correttamente. Il secondo, invece, si occupa del coordinamento dei movimenti degli aerei e del carico, garantendo che le operazioni aeroportuali e logistiche si svolgano in modo efficiente e sicuro.
Passando invece al tema della sostenibilità Francesco Capelli, Managing Director Malpensa Hub, che ha accompagnato la stampa attraverso il tour della cargo city, ha affermato: «Abbiamo pensato a Malpensa come location ideale per questa sfilata legata ai temi della circolarità: siamo in prima linea nella transizione verso una logistica sempre più sostenibile. Qui infatti sono full electric l’88% dei mezzi utilizzati per l’attività di carico e scarico degli aeromobili e il 35% dei mezzi per l’ultimo miglio. Più in generale, rimane prioritario il nostro impegno verso un futuro più sostenibile: attraverso soluzioni innovative come il nostro servizio GoGreen Plus, continuiamo a contribuire alla riduzione dell'impatto ambientale delle nostre operazioni logistiche, puntando ad operare in maniera sempre più responsabile».

A bordo di un Airbus
La visita dell’hub è culminata nell’uscita in pista e nella visita di un Airbus A300 appena atterrato. «Questo aeromobile - ha raccontato Capelli - ha due file di stive: una anteriore e una posteriore, entrambe completamente containerizzate. C'è anche una piccola stiva nella coda, con una capacità di carico che varia dai 40.000 ai 50.000 kg. Si tratta di aerei convertiti, che possono anche ospitare fino a cinque passeggeri per trasporti speciali. Oltre agli Airbus, la nostra flotta comprende anche dei Boeing 777, il che permette di avere una flotta piuttosto varia. Ogni tipo di aeromobile è integrato in una rete precisa e ben organizzata. Un aereo come questo deve essere caricato e scaricato entro un'ora e mezza. Ad esempio, per i Boeing 737 riusciamo a completare queste operazioni in soli 45 minuti, mentre per i 777 il tempo previsto è di circa un'ora». Anche grazie alla presenza di DHL Express, Malpensa conferma dunque il proprio ruolo di leadership nel panorama del cargo aereo italiano, consolidandosi come principale scalo merci del sud Europa.
La visita dell’hub è culminata nell’uscita in pista e nella visita di un Airbus A300 appena atterrato. «Questo aeromobile - ha raccontato Capelli - ha due file di stive: una anteriore e una posteriore, entrambe completamente containerizzate. C'è anche una piccola stiva nella coda, con una capacità di carico che varia dai 40.000 ai 50.000 kg. Si tratta di aerei convertiti, che possono anche ospitare fino a cinque passeggeri per trasporti speciali. Oltre agli Airbus, la nostra flotta comprende anche dei Boeing 777, il che permette di avere una flotta piuttosto varia. Ogni tipo di aeromobile è integrato in una rete precisa e ben organizzata. Un aereo come questo deve essere caricato e scaricato entro un'ora e mezza. Ad esempio, per i Boeing 737 riusciamo a completare queste operazioni in soli 45 minuti, mentre per i 777 il tempo previsto è di circa un'ora». Anche grazie alla presenza di DHL Express, Malpensa conferma dunque il proprio ruolo di leadership nel panorama del cargo aereo italiano, consolidandosi come principale scalo merci del sud Europa.