11-10-2024
Michela Del Pizzo
Michela Del Pizzo
Ha fatto il suo debutto a Bologna LogiGo, un incontro pensato per favorire il confronto e l’aggiornamento tra professionisti e operatori del settore logistico e incentrato sulle principali tendenze e soluzioni innovative che stanno ridefinendo il panorama logistico. L’evento, organizzato da Rulmeca e Knapp Italia, ha visto la partecipazione di Festo, Festo Consulting, S.G.M. Service e Toyota Material Handling Italia, oltre che delle aziende promotrici. Le aziende hanno condiviso la loro visione strategica sul ruolo della digitalizzazione e dell’automazione industriale, guardando alle nuove tecnologie, una tra tutte l’Intelligenza Artificiale, e alla inderogabile necessità di formare nuove risorse.
I lavori sono stati moderati dall’ing. Stefano Novaresi, CEO di Knapp Italia, che nel suo discorso di apertura ha contestualizzato lo scenario – innovativo per certi aspetti, sfidante per altri - all’interno del quale i logistici oggi sono chiamati a prendere decisioni. Secondo Novaresi, l'automazione e le nuove tecnologie stanno trasformando profondamente le aziende e richiedono una riorganizzazione “sensata” dei processi, così come una formazione specifica delle risorse. Diventa quindi fondamentale per i dirigenti comprendere l'impatto che le nuove tecnologie avranno sulle strategie che metteranno in campo e come queste influenzeranno l'organizzazione e i processi aziendali. «Il mondo produttivo e logistico è sempre più popolato da robot che lavorano al fianco dell’uomo, rendiamoci conto che la separazione tra le due realtà sta scomparendo. - afferma Novaresi - Operiamo in un contesto sempre più interconnesso e monitorato dai sensori, con un flusso costante di dati che può essere utilizzato per ottimizzare la gestione aziendale, dalla manutenzione all'energia. Anche l'interazione con i clienti sta cambiando, con l’uso di chatbot che sostituiscono il contatto umano per rispondere alle esigenze più comuni. Questo pone i professionisti del settore di fronte alla necessità di sviluppare un giusto equilibrio tra competenze tecniche, tecnologiche e gestionali, per adattarsi a uno scenario in continua evoluzione».
I lavori sono stati moderati dall’ing. Stefano Novaresi, CEO di Knapp Italia, che nel suo discorso di apertura ha contestualizzato lo scenario – innovativo per certi aspetti, sfidante per altri - all’interno del quale i logistici oggi sono chiamati a prendere decisioni. Secondo Novaresi, l'automazione e le nuove tecnologie stanno trasformando profondamente le aziende e richiedono una riorganizzazione “sensata” dei processi, così come una formazione specifica delle risorse. Diventa quindi fondamentale per i dirigenti comprendere l'impatto che le nuove tecnologie avranno sulle strategie che metteranno in campo e come queste influenzeranno l'organizzazione e i processi aziendali. «Il mondo produttivo e logistico è sempre più popolato da robot che lavorano al fianco dell’uomo, rendiamoci conto che la separazione tra le due realtà sta scomparendo. - afferma Novaresi - Operiamo in un contesto sempre più interconnesso e monitorato dai sensori, con un flusso costante di dati che può essere utilizzato per ottimizzare la gestione aziendale, dalla manutenzione all'energia. Anche l'interazione con i clienti sta cambiando, con l’uso di chatbot che sostituiscono il contatto umano per rispondere alle esigenze più comuni. Questo pone i professionisti del settore di fronte alla necessità di sviluppare un giusto equilibrio tra competenze tecniche, tecnologiche e gestionali, per adattarsi a uno scenario in continua evoluzione».

Un approccio culturale, etico e sociale all’automazione
A seguire, Matteo Vallin, senior consultant di Festo Consulting, ha parlato del valore dell’automazione all’interno dei magazzini di ultima generazione, concentrandosi sull’importanza di scegliere, strategicamente, le tecnologie più adatte per migliorare l'efficienza dei processi di movimentazione e stoccaggio dei materiali. Prima di implementare nuove tecnologie è però fondamentale assicurarsi che i processi tradizionali siano già efficienti, per poter così valutare in modo accurato i vantaggi e i miglioramenti apportati dall'automazione. Inoltre, è necessario adottare un approccio prudente e modulare nella scelta delle soluzioni, soprattutto in presenza di incertezze sui volumi futuri, scegliendo soluzioni scalabili che possano essere ampliate in seguito, se necessario. «La scelta di automatizzare o meno il magazzino richiede la condivisione e la consapevolezza tra le diverse funzioni aziendali, poiché i cambiamenti possono influenzare non solo la logistica, ma anche altri dipartimenti come quello commerciale e degli acquisti. Inoltre, ogni personalizzazione tecnologica deve essere valutata con attenzione, poiché comporta costi aggiuntivi e necessità di manutenzione, che vanno giustificati dal valore generato sul mercato. È pertanto essenziale scegliere partner tecnologici affidabili e tenere conto della scalabilità, della ridondanza degli impianti e delle possibili interruzioni operative» sottolinea Vallin.
Un approccio olistico all’automazione è stato invece quello di Leonardo Salcerini, CEO di Toyota Material Handling Italia, che ha illustrato la visione futurista abbracciata dal Gruppo Toyota, basata sulla "Società 5.0": una visione di città automatizzata, che integra tecnologie avanzate per rendere la vita più efficiente e confortevole. Da questi presupposti è nata la “Woven City”, un prototipo di città interamente automatizzata che è oggi realtà in Giappone – conta circa 3.000 abitanti - e che verrà presentata ufficialmente all'Expo 2025 di Osaka. Tornando alla logistica, Toyota ha investito molto nell'automazione in questi anni, adattando il proprio modello produttivo per abbracciare il futuro, con acquisizioni di aziende specializzate in automazione. L'azienda sta inoltre puntando sullo sviluppo di soluzioni energetiche sostenibili, realizzando il primo prototipo di carrello alimentato ad idrogeno, interamente prodotto in Italia. La transizione verso un mix energetico diversificato, che includa idrogeno e batterie, è vista da Salcerini come essenziale per ridurre i costi e migliorare l'efficienza energetica. «Toyota sta inoltre rivedendo i suoi principi tradizionali, come il Just-In-Time, e se da una parte sta integrando nuovi sistemi di automazione per compensare la carenza di manodopera, dall’altra sta lavorando sul concetto di “autonomazione”, che mira a potenziare le capacità dei lavoratori attraverso tecnologie efficienti. La fiducia e il lavoro di squadra sono valori fondamentali per realizzare trasformazioni aziendali efficaci» chiosa Salcerini.
A seguire, Matteo Vallin, senior consultant di Festo Consulting, ha parlato del valore dell’automazione all’interno dei magazzini di ultima generazione, concentrandosi sull’importanza di scegliere, strategicamente, le tecnologie più adatte per migliorare l'efficienza dei processi di movimentazione e stoccaggio dei materiali. Prima di implementare nuove tecnologie è però fondamentale assicurarsi che i processi tradizionali siano già efficienti, per poter così valutare in modo accurato i vantaggi e i miglioramenti apportati dall'automazione. Inoltre, è necessario adottare un approccio prudente e modulare nella scelta delle soluzioni, soprattutto in presenza di incertezze sui volumi futuri, scegliendo soluzioni scalabili che possano essere ampliate in seguito, se necessario. «La scelta di automatizzare o meno il magazzino richiede la condivisione e la consapevolezza tra le diverse funzioni aziendali, poiché i cambiamenti possono influenzare non solo la logistica, ma anche altri dipartimenti come quello commerciale e degli acquisti. Inoltre, ogni personalizzazione tecnologica deve essere valutata con attenzione, poiché comporta costi aggiuntivi e necessità di manutenzione, che vanno giustificati dal valore generato sul mercato. È pertanto essenziale scegliere partner tecnologici affidabili e tenere conto della scalabilità, della ridondanza degli impianti e delle possibili interruzioni operative» sottolinea Vallin.
Un approccio olistico all’automazione è stato invece quello di Leonardo Salcerini, CEO di Toyota Material Handling Italia, che ha illustrato la visione futurista abbracciata dal Gruppo Toyota, basata sulla "Società 5.0": una visione di città automatizzata, che integra tecnologie avanzate per rendere la vita più efficiente e confortevole. Da questi presupposti è nata la “Woven City”, un prototipo di città interamente automatizzata che è oggi realtà in Giappone – conta circa 3.000 abitanti - e che verrà presentata ufficialmente all'Expo 2025 di Osaka. Tornando alla logistica, Toyota ha investito molto nell'automazione in questi anni, adattando il proprio modello produttivo per abbracciare il futuro, con acquisizioni di aziende specializzate in automazione. L'azienda sta inoltre puntando sullo sviluppo di soluzioni energetiche sostenibili, realizzando il primo prototipo di carrello alimentato ad idrogeno, interamente prodotto in Italia. La transizione verso un mix energetico diversificato, che includa idrogeno e batterie, è vista da Salcerini come essenziale per ridurre i costi e migliorare l'efficienza energetica. «Toyota sta inoltre rivedendo i suoi principi tradizionali, come il Just-In-Time, e se da una parte sta integrando nuovi sistemi di automazione per compensare la carenza di manodopera, dall’altra sta lavorando sul concetto di “autonomazione”, che mira a potenziare le capacità dei lavoratori attraverso tecnologie efficienti. La fiducia e il lavoro di squadra sono valori fondamentali per realizzare trasformazioni aziendali efficaci» chiosa Salcerini.

Una nuova visione di automazione logistica
Dei recenti cambiamenti che hanno stravolto il mercato hanno parlato isia Tommaso Del Vento, head of Business Development di Knapp Italia, nel suo speech che poi Davide Fedeli, head of Operations, nella round table finale: a partire dalla pandemia, passando per gli attuali conflitti geopolitici, per arrivare alle nuove sfide che ruotano attorno alle supply chain globali. Questi eventi hanno spinto i consumatori a modificare le proprie abitudini d’acquisto, preferendo la comodità dell’online e delle consegne a casa; anche se si osserva un ritorno alle esperienze in negozio, il comportamento dei consumatori è cambiato, e le aziende devono adattarsi e innovare i propri processi per soddisfare queste nuove esigenze. Dovendo fronteggiare la carenza di manodopera e, allo stesso tempo, continuare a garantire il massimo della rapidità e puntualità nelle consegne, l'automazione diventa quindi fondamentale per rimanere competitivi. Knapp risponde a queste sfide integrando meccatronica e software avanzati per creare soluzioni logistiche automatizzate che migliorano l’efficienza operativa. «Un esempio è il robot “Pick it Easy”, che utilizza un sofisticato sistema di visione per identificare e afferrare gli oggetti con precisione. - spiega Del Vento - È in grado di apprendere e ottimizzare autonomamente le sue prestazioni condividendo le conoscenze acquisite con altri robot della rete globale, assicurando che ogni unità tragga vantaggio dall'esperienza e dai dati raccolti dalle altre. Questo processo di apprendimento continuo migliora l’efficienza e riduce gli errori, rendendo il robot sempre più efficace nel tempo. Le sue capacità AI non solo migliorano la velocità operativa, ma assicurano anche la manipolazione delicata dei prodotti, essenziale per settori che trattano articoli fragili o sensibili come il cibo o l'elettronica. Inoltre, il sistema può essere facilmente integrato nelle strutture di magazzino esistenti, offrendo flessibilità e scalabilità per la crescita aziendale». Del Vento sottolinea infine che queste tecnologie non sono futuristiche, ma già in uso oggi presso numerosi clienti internazionali.
L’innovazione passa anche attraverso le PMI, parola di Roberto Gorini, CEO di S.G.M. Service, azienda italiana che si occupa di logistica e automazione industriale per due diverse business unit: una si occupa del fine linea e della logistica, offrendo soluzioni per il montaggio e la gestione dei componenti e dei prodotti: l’altra, specializzata nel settore aeroportuale, sviluppa e installa sistemi per la gestione dei bagagli, come check-in automatici e trasportatori. SGM ha superato la pandemia grazie alla sua agilità e capacità di adattamento, garantendo continuità operativa in un settore che ha visto una crescita significativa dopo la crisi del 2020. «L’azienda punta oggi sull’innovazione tecnologica e sulla creazione di una rete di imprese per sostenere la crescita, adottando tecnologie come l’intelligenza artificiale per ottimizzare i processi, come il monitoraggio del peso e del volume dei pallet. Tuttavia, SGM riconosce le difficoltà legate alla collaborazione tra imprese in Italia, dovute a campanilismi e alla resistenza verso pratiche collaborative imposte dall’alto. Nonostante queste sfide, SGM vede nell’aggregazione delle imprese e nell'adozione di nuove tecnologie una strada cruciale per garantire un futuro sostenibile e competitivo» conclude Gorini.
Dei recenti cambiamenti che hanno stravolto il mercato hanno parlato isia Tommaso Del Vento, head of Business Development di Knapp Italia, nel suo speech che poi Davide Fedeli, head of Operations, nella round table finale: a partire dalla pandemia, passando per gli attuali conflitti geopolitici, per arrivare alle nuove sfide che ruotano attorno alle supply chain globali. Questi eventi hanno spinto i consumatori a modificare le proprie abitudini d’acquisto, preferendo la comodità dell’online e delle consegne a casa; anche se si osserva un ritorno alle esperienze in negozio, il comportamento dei consumatori è cambiato, e le aziende devono adattarsi e innovare i propri processi per soddisfare queste nuove esigenze. Dovendo fronteggiare la carenza di manodopera e, allo stesso tempo, continuare a garantire il massimo della rapidità e puntualità nelle consegne, l'automazione diventa quindi fondamentale per rimanere competitivi. Knapp risponde a queste sfide integrando meccatronica e software avanzati per creare soluzioni logistiche automatizzate che migliorano l’efficienza operativa. «Un esempio è il robot “Pick it Easy”, che utilizza un sofisticato sistema di visione per identificare e afferrare gli oggetti con precisione. - spiega Del Vento - È in grado di apprendere e ottimizzare autonomamente le sue prestazioni condividendo le conoscenze acquisite con altri robot della rete globale, assicurando che ogni unità tragga vantaggio dall'esperienza e dai dati raccolti dalle altre. Questo processo di apprendimento continuo migliora l’efficienza e riduce gli errori, rendendo il robot sempre più efficace nel tempo. Le sue capacità AI non solo migliorano la velocità operativa, ma assicurano anche la manipolazione delicata dei prodotti, essenziale per settori che trattano articoli fragili o sensibili come il cibo o l'elettronica. Inoltre, il sistema può essere facilmente integrato nelle strutture di magazzino esistenti, offrendo flessibilità e scalabilità per la crescita aziendale». Del Vento sottolinea infine che queste tecnologie non sono futuristiche, ma già in uso oggi presso numerosi clienti internazionali.
L’innovazione passa anche attraverso le PMI, parola di Roberto Gorini, CEO di S.G.M. Service, azienda italiana che si occupa di logistica e automazione industriale per due diverse business unit: una si occupa del fine linea e della logistica, offrendo soluzioni per il montaggio e la gestione dei componenti e dei prodotti: l’altra, specializzata nel settore aeroportuale, sviluppa e installa sistemi per la gestione dei bagagli, come check-in automatici e trasportatori. SGM ha superato la pandemia grazie alla sua agilità e capacità di adattamento, garantendo continuità operativa in un settore che ha visto una crescita significativa dopo la crisi del 2020. «L’azienda punta oggi sull’innovazione tecnologica e sulla creazione di una rete di imprese per sostenere la crescita, adottando tecnologie come l’intelligenza artificiale per ottimizzare i processi, come il monitoraggio del peso e del volume dei pallet. Tuttavia, SGM riconosce le difficoltà legate alla collaborazione tra imprese in Italia, dovute a campanilismi e alla resistenza verso pratiche collaborative imposte dall’alto. Nonostante queste sfide, SGM vede nell’aggregazione delle imprese e nell'adozione di nuove tecnologie una strada cruciale per garantire un futuro sostenibile e competitivo» conclude Gorini.

Efficienza e flessibilità per un mercato dinamico
Successivamente Donato Imbrici, direttore vendite Rulmeca, ha ricordato come la domanda dei consumatori e la disponibilità di materiali influenzino profondamente la produzione e la logistica. In questi ultimi anni, le esigenze di mercato sono cambiate rapidamente e hanno reso i cicli di domanda più brevi e meno prevedibili. Di fronte a questa incertezza, le aziende devono mantenere un elevato livello di flessibilità per adattarsi velocemente, ma senza compromettere l'efficienza, che rimane fondamentale per il vantaggio competitivo. Per garantire questa adattabilità, da tempo Rulmeca investe nell’innovazione e nell’automazione. L’obiettivo è raccogliere e analizzare dati che permettano di monitorare le operazioni e migliorare la qualità dei prodotti. Questa raccolta di dati ha un impatto strategico, poiché consente di prendere decisioni aziendali basate su informazioni concrete, migliorando anche la soddisfazione del cliente. Inoltre, l’azienda pone grande enfasi sul dialogo con la catena di fornitura e i diversi attori coinvolti, poiché solo attraverso una comunicazione efficace è possibile adeguarsi alle esigenze di mercato in modo tempestivo e preciso. «Nonostante il ruolo crescente delle tecnologie, Rulmeca riconosce l’importanza centrale delle persone all'interno dell'azienda. - sottolinea Imbrici - L’innovazione, infatti, non riguarda solo le tecnologie o i macchinari, ma anche il capitale umano. L’azienda investe nella formazione continua dei dipendenti e promuove iniziative per il benessere dei lavoratori, consapevole che il successo delle innovazioni dipende dall’impegno e dalle competenze del personale. Inoltre, si impegna a migliorare le condizioni lavorative e promuove iniziative per la salute sul posto di lavoro, in linea con programmi regionali di promozione del benessere».
L’ultimo intervento è quello di Giuseppe Curcio, Industry Segment manager presso Festo Italia, che da tempo consiglia ai propri clienti di scegliere tecnologie volte all’efficienza energetica, tenendola ben presente dalla progettazione degli impianti fino al montaggio dei componenti. Secondo Festo, ridurre il consumo energetico dei prodotti, modificando ad esempio le dimensioni dei componenti come i cilindri pneumatici, può portare a risparmi significativi in termini di costi e di emissioni. Curcio ha poi affrontato l’uso dell’intelligenza artificiale per migliorare la produttività e l’efficienza operativa: «Festo utilizza l’IA nelle proprie fabbriche per ottimizzare la produzione e la manutenzione predittiva, raccogliendo dati dai sensori integrati nelle macchine per monitorare e migliorare i KPI produttivi. - spiega Curcio - Questo approccio viene poi trasmesso ai clienti, aiutandoli a ottimizzare le loro catene produttive e a migliorare la qualità dei loro impianti. Puntiamo sull’intelligenza artificiale non solo per migliorare la manutenzione e la qualità, ma anche per ridurre i consumi energetici e ottimizzare l’uso degli impianti. L’obiettivo è supportare i clienti sia nella fase di progettazione, con strumenti digitali che suggeriscano le tecnologie più appropriate, sia nella gestione operativa, per monitorare e migliorare costantemente i processi produttivi».
In chiusura dei lavori, ha preso il via la tavola rotonda che ha permesso a tutti i relatori di commentare, attraverso gli spunti offerti dall’ing. Stefano Novaresi, i risultati della survey interattiva che ha coinvolto i presenti in sala, incentrata sulle attuali sfide della logistica, in fatto di automazione, e gli scenari futuri offerti dall’Intelligenza Artificiale sia nell’innovare le soluzioni sia nel formare nuove risorse.
Successivamente Donato Imbrici, direttore vendite Rulmeca, ha ricordato come la domanda dei consumatori e la disponibilità di materiali influenzino profondamente la produzione e la logistica. In questi ultimi anni, le esigenze di mercato sono cambiate rapidamente e hanno reso i cicli di domanda più brevi e meno prevedibili. Di fronte a questa incertezza, le aziende devono mantenere un elevato livello di flessibilità per adattarsi velocemente, ma senza compromettere l'efficienza, che rimane fondamentale per il vantaggio competitivo. Per garantire questa adattabilità, da tempo Rulmeca investe nell’innovazione e nell’automazione. L’obiettivo è raccogliere e analizzare dati che permettano di monitorare le operazioni e migliorare la qualità dei prodotti. Questa raccolta di dati ha un impatto strategico, poiché consente di prendere decisioni aziendali basate su informazioni concrete, migliorando anche la soddisfazione del cliente. Inoltre, l’azienda pone grande enfasi sul dialogo con la catena di fornitura e i diversi attori coinvolti, poiché solo attraverso una comunicazione efficace è possibile adeguarsi alle esigenze di mercato in modo tempestivo e preciso. «Nonostante il ruolo crescente delle tecnologie, Rulmeca riconosce l’importanza centrale delle persone all'interno dell'azienda. - sottolinea Imbrici - L’innovazione, infatti, non riguarda solo le tecnologie o i macchinari, ma anche il capitale umano. L’azienda investe nella formazione continua dei dipendenti e promuove iniziative per il benessere dei lavoratori, consapevole che il successo delle innovazioni dipende dall’impegno e dalle competenze del personale. Inoltre, si impegna a migliorare le condizioni lavorative e promuove iniziative per la salute sul posto di lavoro, in linea con programmi regionali di promozione del benessere».
L’ultimo intervento è quello di Giuseppe Curcio, Industry Segment manager presso Festo Italia, che da tempo consiglia ai propri clienti di scegliere tecnologie volte all’efficienza energetica, tenendola ben presente dalla progettazione degli impianti fino al montaggio dei componenti. Secondo Festo, ridurre il consumo energetico dei prodotti, modificando ad esempio le dimensioni dei componenti come i cilindri pneumatici, può portare a risparmi significativi in termini di costi e di emissioni. Curcio ha poi affrontato l’uso dell’intelligenza artificiale per migliorare la produttività e l’efficienza operativa: «Festo utilizza l’IA nelle proprie fabbriche per ottimizzare la produzione e la manutenzione predittiva, raccogliendo dati dai sensori integrati nelle macchine per monitorare e migliorare i KPI produttivi. - spiega Curcio - Questo approccio viene poi trasmesso ai clienti, aiutandoli a ottimizzare le loro catene produttive e a migliorare la qualità dei loro impianti. Puntiamo sull’intelligenza artificiale non solo per migliorare la manutenzione e la qualità, ma anche per ridurre i consumi energetici e ottimizzare l’uso degli impianti. L’obiettivo è supportare i clienti sia nella fase di progettazione, con strumenti digitali che suggeriscano le tecnologie più appropriate, sia nella gestione operativa, per monitorare e migliorare costantemente i processi produttivi».
In chiusura dei lavori, ha preso il via la tavola rotonda che ha permesso a tutti i relatori di commentare, attraverso gli spunti offerti dall’ing. Stefano Novaresi, i risultati della survey interattiva che ha coinvolto i presenti in sala, incentrata sulle attuali sfide della logistica, in fatto di automazione, e gli scenari futuri offerti dall’Intelligenza Artificiale sia nell’innovare le soluzioni sia nel formare nuove risorse.