22-01-2025
Michela Del Pizzo
Michela Del Pizzo
L’associazione nazionale AISEM, in collaborazione con l’ufficio studi ANIMA, ha presentato presso lo Spazio Copernico di Milano la seconda edizione del Libro Bianco sui carrelli elevatori, contenente i dati di settore, trend e strategie di un comparto chiave della logistica. Questo studio offre una mappatura delle principali produzioni affianca l’analisi dei dati di import/export per il quinquennio 2019-2023, relativi all'interscambio tra i diversi Paesi, andando a fornire preziose informazioni per la comparazione tra il sistema produttivo italiano e quello dei principali concorrenti. I carrelli elevatori rappresentano un comparto della meccanica spesso poco conosciuto, sebbene con un ruolo chiave nella sicurezza logistica: all’avanguardia all’interno del sistema manifatturiero italiano e forte della specializzazione delle aziende che lo compongono.
«Negli ultimi anni, il mondo della movimentazione si è evoluto rapidamente, spinto non solo da dinamiche locali, ma soprattutto da quelle globali. - afferma in apertura Massimiliano Bariola, presidente AISEM - Ci troviamo di fronte a esigenze sempre più specifiche, che richiedono attenzione e analisi per consentirci di costruire vantaggi competitivi e mantenere la nostra posizione di mercato. Desidero sottolineare che ciò che è contenuto nel Libro Bianco è il risultato della collaborazione tra aziende associate, professionisti e individui che, con il loro contributo, hanno arricchito l’intero comparto, migliorando la qualità e la sicurezza del nostro settore».
«Negli ultimi anni, il mondo della movimentazione si è evoluto rapidamente, spinto non solo da dinamiche locali, ma soprattutto da quelle globali. - afferma in apertura Massimiliano Bariola, presidente AISEM - Ci troviamo di fronte a esigenze sempre più specifiche, che richiedono attenzione e analisi per consentirci di costruire vantaggi competitivi e mantenere la nostra posizione di mercato. Desidero sottolineare che ciò che è contenuto nel Libro Bianco è il risultato della collaborazione tra aziende associate, professionisti e individui che, con il loro contributo, hanno arricchito l’intero comparto, migliorando la qualità e la sicurezza del nostro settore».

Bariola ha poi sottolineato che AISEM e ANIMA hanno accolto con favore la recente decisione del Governo di intervenire sulla normativa relativa alla responsabilità civile verso terzi nell’ambito dei carrelli elevatori, con particolare riferimento al perimetro assicurativo. Secondo il presidente di AISEM, questo intervento legislativo, previsto nella legge annuale sulle piccole e medie imprese, rappresenta un passo cruciale verso la semplificazione normativa e costituisce un concreto sostegno per tutti gli attori del settore: «La nuova misura, che attendiamo con fiducia, contribuirà ad eliminare molte delle incertezze normative che spesso ci hanno coinvolto. In particolare, il tema delle flotte a noleggio rappresenta un elemento chiave per molte realtà operative, e questo intervento normativo si configura come una tutela indispensabile per le nostre industrie».
I contenuti del libro bianco
La seconda edizione del Libro Bianco si prefigge l’obiettivo di far prendere coscienza della forza e delle potenzialità di questo settore all’interno del comparto meccanico, evidenziandone l’importanza “strategica” a utilizzatori, istituzioni, enti e autorità. Lo studio offre infatti una panoramica del sistema italiano e illustra il posizionamento dell’Italia rispetto ai competitor internazionali. A Loreno Leri, capo gruppo carrelli AISEM, l’onore di spiegare l’infrastruttura dello studio, che si sviluppa in cinque capitoli principali, ognuno dei quali affronta un aspetto cruciale del mondo dei carrelli elevatori: descrizione del prodotto, panoramica del commercio internazionale, strategie di marketing e sostenibilità. Lo studio si conclude poi con un’analisi economica e finanziaria del settore, mettendone in evidenza la sua rilevanza economica. «Questo comparto non solo genera fatturati significativi e alta produttività, ma rappresenta anche un’importante fonte di occupazione in Italia, grazie alla presenza di numerose attività sia commerciali che produttive» conclude Leri.
I contenuti del libro bianco
La seconda edizione del Libro Bianco si prefigge l’obiettivo di far prendere coscienza della forza e delle potenzialità di questo settore all’interno del comparto meccanico, evidenziandone l’importanza “strategica” a utilizzatori, istituzioni, enti e autorità. Lo studio offre infatti una panoramica del sistema italiano e illustra il posizionamento dell’Italia rispetto ai competitor internazionali. A Loreno Leri, capo gruppo carrelli AISEM, l’onore di spiegare l’infrastruttura dello studio, che si sviluppa in cinque capitoli principali, ognuno dei quali affronta un aspetto cruciale del mondo dei carrelli elevatori: descrizione del prodotto, panoramica del commercio internazionale, strategie di marketing e sostenibilità. Lo studio si conclude poi con un’analisi economica e finanziaria del settore, mettendone in evidenza la sua rilevanza economica. «Questo comparto non solo genera fatturati significativi e alta produttività, ma rappresenta anche un’importante fonte di occupazione in Italia, grazie alla presenza di numerose attività sia commerciali che produttive» conclude Leri.

Come sottolineato da Paolo Galloso, responsabile Ufficio Studi di Anima Confindustria, l’idea di realizzare i Libri Bianchi nasce per sopperire a una mancanza importante: in passato, le analisi microsettoriali erano condotte principalmente dai grandi studi delle banche. Tuttavia, a partire dagli anni 2000, questi istituti hanno progressivamente abbandonato tale compito, focalizzandosi su altri tipi di indicatori, spesso meno adatti alla comprensione delle dinamiche settoriali specifiche. Da questa lacuna è scaturita una riflessione condivisa con alcune università, portando alla conclusione che le associazioni di categoria avrebbero dovuto colmare il vuoto. Così è nata l’idea di realizzare queste ricerche approfondite.
Secondo Galloso il primo capitolo, apparentemente descrittivo, rappresenta in realtà il fulcro dell’analisi. «Durante la pandemia, abbiamo visto come le decisioni politiche di chiudere alcuni settori in base ai codici ATECO abbiano evidenziato i limiti di questo sistema di classificazione. I codici ATECO, infatti, non riescono a rappresentare con precisione i settori produttivi e creano ambiguità nella definizione delle attività. Per ovviare a questo problema, abbiamo adottato un approccio più dettagliato, definendo il microsettore attraverso una combinazione prodotto-mercato. Grazie alla collaborazione con l’associazione e la commissione marketing, abbiamo identificato con precisione le tecnologie e i player coinvolti, superando i limiti dei codici ATECO. Infatti, molte aziende che formalmente condividono lo stesso codice ATECO operano in realtà in settori diversi, generando confusione nelle analisi economico-finanziarie» spiega Galloso.
***Per continuare a leggere i contenuti di questo articolo, vi aspettiamo sul numero di marzo di Logistica Management, dedicato alle innovazioni che ruotano attorno ai magazzini, incubatori di tecnologia a 360 gradi!
Secondo Galloso il primo capitolo, apparentemente descrittivo, rappresenta in realtà il fulcro dell’analisi. «Durante la pandemia, abbiamo visto come le decisioni politiche di chiudere alcuni settori in base ai codici ATECO abbiano evidenziato i limiti di questo sistema di classificazione. I codici ATECO, infatti, non riescono a rappresentare con precisione i settori produttivi e creano ambiguità nella definizione delle attività. Per ovviare a questo problema, abbiamo adottato un approccio più dettagliato, definendo il microsettore attraverso una combinazione prodotto-mercato. Grazie alla collaborazione con l’associazione e la commissione marketing, abbiamo identificato con precisione le tecnologie e i player coinvolti, superando i limiti dei codici ATECO. Infatti, molte aziende che formalmente condividono lo stesso codice ATECO operano in realtà in settori diversi, generando confusione nelle analisi economico-finanziarie» spiega Galloso.
***Per continuare a leggere i contenuti di questo articolo, vi aspettiamo sul numero di marzo di Logistica Management, dedicato alle innovazioni che ruotano attorno ai magazzini, incubatori di tecnologia a 360 gradi!