24-07-2025
Sostenibilità ambientale e benessere della società sono fra le priorità di Sato, che è impegnata nella riduzione delle emissioni relative alle attività interne all’azienda e alla supply chain. Fra le numerose iniziative intraprese in questa direzione le più recenti riguardano il programma di riciclo dei liner avviato presso lo stabilimento produttivo di Kitakami, in Giappone, la produzione di stampanti con plastica riciclata e le soluzioni di etichettatura con RFID, che migliorano l’efficienza dei processi di tracciamento e danno la possibilità agli utenti finali di scegliere prodotti più controllati e sostenibili.
La soluzione per il riciclo dei liner, i supporti cerati su cui vengono arrotolate le etichette adesive, prevede quattro fasi: raccolta dei liner di scarto, sminuzzamento e pressatura, recupero e riutilizzo della carta. Il programma, avviato a gennaio 2025, riciclerà circa 19 tonnellate di liner all'anno, trasformando in risorsa ciò che prima era considerato rifiuto e riducendo drasticamente le emissioni di CO2.
La produzione di stampanti con plastica riciclata è invece il frutto della collaborazione con Konica Minolta, produttore giapponese di fotocopiatrici, macchine fax, stampanti laser che ha sviluppato uno speciale polimero ABS riciclato, una resina sintetica molto facile da lavorare ed estremamente resistente alle fiamme. Utilizzato nelle stampanti multifunzione di Konica Minolta, questo materiale è raccolto separato, smontato, frantumato, lavato, quindi fuso e trasformato in pellet di plastica. È un materiale che soddisfa i rigorosi standard qualitativi Sato come resistenza al calore, resistenza alla flessione, densità, dilatazione termica e costituirà il 40% dell'alloggiamento delle stampanti CL4NX Plus e CL6NX Plus. Per la produzione delle parti in cui viene utilizzata plastica riciclata si prevede una riduzione di emissioni di carbonio del 65% rispetto alle parti convenzionali, senza compromettere la qualità garantita dai materiali vergini.
Per quanto riguarda l’impatto sulla sostenibilità della supply chain, quindi sui processi di tracciamento dei prodotti sulla filiera produttiva e distributiva, va considerata l’importanza di RFID nel migliorare l’efficienza e la produttività delle imprese. In questo contesto Sato ha iniziato a utilizzare i dati, ad esempio, sul risparmio totale di ore-lavoratore che le sue soluzioni di automazione possono consentire, per valutare l’impatto che hanno sulla decarbonizzazione come nuovo valore aggiunto per le imprese. Il metodo di calcolo delle emissioni evitate è stato sviluppato sotto la supervisione di autorità ed esperti di settore e tiene conto del risparmio di ore-lavoratore e di un fattore di emissione associato al settore in cui opera l’impresa. A questo si aggiunge che i tag RFID Sato contengono antenne progettate e prodotte internamente realizzate con un substrato di carta anziché con una pellicola derivata da resina, eliminando l'uso della plastica.
La soluzione per il riciclo dei liner, i supporti cerati su cui vengono arrotolate le etichette adesive, prevede quattro fasi: raccolta dei liner di scarto, sminuzzamento e pressatura, recupero e riutilizzo della carta. Il programma, avviato a gennaio 2025, riciclerà circa 19 tonnellate di liner all'anno, trasformando in risorsa ciò che prima era considerato rifiuto e riducendo drasticamente le emissioni di CO2.
La produzione di stampanti con plastica riciclata è invece il frutto della collaborazione con Konica Minolta, produttore giapponese di fotocopiatrici, macchine fax, stampanti laser che ha sviluppato uno speciale polimero ABS riciclato, una resina sintetica molto facile da lavorare ed estremamente resistente alle fiamme. Utilizzato nelle stampanti multifunzione di Konica Minolta, questo materiale è raccolto separato, smontato, frantumato, lavato, quindi fuso e trasformato in pellet di plastica. È un materiale che soddisfa i rigorosi standard qualitativi Sato come resistenza al calore, resistenza alla flessione, densità, dilatazione termica e costituirà il 40% dell'alloggiamento delle stampanti CL4NX Plus e CL6NX Plus. Per la produzione delle parti in cui viene utilizzata plastica riciclata si prevede una riduzione di emissioni di carbonio del 65% rispetto alle parti convenzionali, senza compromettere la qualità garantita dai materiali vergini.
Per quanto riguarda l’impatto sulla sostenibilità della supply chain, quindi sui processi di tracciamento dei prodotti sulla filiera produttiva e distributiva, va considerata l’importanza di RFID nel migliorare l’efficienza e la produttività delle imprese. In questo contesto Sato ha iniziato a utilizzare i dati, ad esempio, sul risparmio totale di ore-lavoratore che le sue soluzioni di automazione possono consentire, per valutare l’impatto che hanno sulla decarbonizzazione come nuovo valore aggiunto per le imprese. Il metodo di calcolo delle emissioni evitate è stato sviluppato sotto la supervisione di autorità ed esperti di settore e tiene conto del risparmio di ore-lavoratore e di un fattore di emissione associato al settore in cui opera l’impresa. A questo si aggiunge che i tag RFID Sato contengono antenne progettate e prodotte internamente realizzate con un substrato di carta anziché con una pellicola derivata da resina, eliminando l'uso della plastica.