26-08-2025
Gestire la lettura e la stampa di etichette con formati e lingue diversi è complesso e può essere fonte di errori nella tracciabilità dei prodotti alimentari. La soluzione ingegnerizzata da Sato ha aiutato una multinazionale spagnola della carne a ridurre gli sprechi di materiali, migliorare l’affidabilità del tracciamento e ottimizzare del 40% le attività logistiche.
Questa azienda alimentare, infatti, ha avuto negli ultimi anni un importante sviluppo commerciale ed esporta ora in oltre ottanta paesi. Si è quindi trovata a gestire etichette con formati e lingue diverse, fra cui ad esempio cinese, arabo e greco. A questo si sono aggiunte altre criticità, fra cui molteplici errori nella lettura delle etichette dei pallet provenienti dalla produzione e una scarsa efficienza nella stampa delle etichette da applicare ai package prima della spedizione. Il processo di etichettatura prevede infatti due fasi: la lettura delle informazioni sul contenuto dei bancali e poi la stampa delle etichette, nelle diverse lingue, sui singoli imballi. Non potendo gestire dalla stessa postazione la lettura e la stampa delle etichette era previsto il trasporto manuale da parte dell’operatore dei pallet al centro stampa e poi di nuovo indietro alla zona spedizione.
La soluzione proposta da Sato, basata sulla stampante CL4NX, ha permesso la lettura senza errori del contenuto del pallet e la stampa immediata delle etichette nelle diverse lingue. Gli elementi chiave sono stati due: la piattaforma software AEP (Application Enabled Printing) integrata nelle stampanti intelligenti Sato, e l’installazione delle CL4NX sui bancali per risparmiare all’operatore di doversi recare al centro stampa.
AEP è la piattaforma sviluppata da Sato che trasforma la stampante in un computer semplificando le operazioni di impostazione e di preparazione delle etichette.
Il processo di creazione è infatti completamente automatizzato e gestito dalla stampante stessa che compila i diversi campi dell’etichetta in base ai dati acquisiti dall’operatore adattandoli alle varie lingue e alle varie normative locali dei paesi a cui la carne è destinata.
«È un’esperienza che dimostra la capacità di Sato di intervenire direttamente sul cliente finale progettando e ingegnerizzando soluzioni efficienti, con costi contenuti, e che non richiedono modifiche al sistema gestionale» commenta Carlo Bulizza, responsabile marketing di Sato Italia. «Produrre etichette in diverse lingue, da un’unica stampante installata sul transpallet, ha permesso di tagliare del 40% i tempi di transito in magazzino prima della spedizione. Significativi anche i benefici in termini di sostenibilità, si sono infatti ridotti gli sprechi di materiali legati al vecchio metodo di etichettatura».
Questa azienda alimentare, infatti, ha avuto negli ultimi anni un importante sviluppo commerciale ed esporta ora in oltre ottanta paesi. Si è quindi trovata a gestire etichette con formati e lingue diverse, fra cui ad esempio cinese, arabo e greco. A questo si sono aggiunte altre criticità, fra cui molteplici errori nella lettura delle etichette dei pallet provenienti dalla produzione e una scarsa efficienza nella stampa delle etichette da applicare ai package prima della spedizione. Il processo di etichettatura prevede infatti due fasi: la lettura delle informazioni sul contenuto dei bancali e poi la stampa delle etichette, nelle diverse lingue, sui singoli imballi. Non potendo gestire dalla stessa postazione la lettura e la stampa delle etichette era previsto il trasporto manuale da parte dell’operatore dei pallet al centro stampa e poi di nuovo indietro alla zona spedizione.
La soluzione proposta da Sato, basata sulla stampante CL4NX, ha permesso la lettura senza errori del contenuto del pallet e la stampa immediata delle etichette nelle diverse lingue. Gli elementi chiave sono stati due: la piattaforma software AEP (Application Enabled Printing) integrata nelle stampanti intelligenti Sato, e l’installazione delle CL4NX sui bancali per risparmiare all’operatore di doversi recare al centro stampa.
AEP è la piattaforma sviluppata da Sato che trasforma la stampante in un computer semplificando le operazioni di impostazione e di preparazione delle etichette.
Il processo di creazione è infatti completamente automatizzato e gestito dalla stampante stessa che compila i diversi campi dell’etichetta in base ai dati acquisiti dall’operatore adattandoli alle varie lingue e alle varie normative locali dei paesi a cui la carne è destinata.
«È un’esperienza che dimostra la capacità di Sato di intervenire direttamente sul cliente finale progettando e ingegnerizzando soluzioni efficienti, con costi contenuti, e che non richiedono modifiche al sistema gestionale» commenta Carlo Bulizza, responsabile marketing di Sato Italia. «Produrre etichette in diverse lingue, da un’unica stampante installata sul transpallet, ha permesso di tagliare del 40% i tempi di transito in magazzino prima della spedizione. Significativi anche i benefici in termini di sostenibilità, si sono infatti ridotti gli sprechi di materiali legati al vecchio metodo di etichettatura».