28-09-2020
Di fronte al cambiamento strutturale e irreversibile che stiamo vivendo, innescatosi con lo scatenarsi della pandemia Covid-19, urge mettere in agenda il ripensamento delle supply chain a livello worldwide, perché già da oggi è necessario puntare su nuovi servizi distributivi e soprattutto sull’uso massivo delle tecnologie di automazione in ottica digitale. «Questa è l’unica certezza, in uno scenario macro economico a cui previsione avrebbe mai avvicinarsi, caratterizzato sempre più da un’economia instabile, cicli economici sempre più brevi e da una volatilità dei mercati decisamente elevata». Questo, in estrema sintesi, il pensiero di Enzo Baglieri, Professor of Practice di Operations and Technology Management presso SDA Bocconi School of Management e direttore editoriale di Logistica Management, che ha aperto il webinar “La “Phygital” transformation della supply chain - Sfide, opportunità e innovazioni nel post Covid-19”, organizzato da Logistica Management in partnership con ICAM per esplorare i nuovi trend della distribuzione omnicanale e le soluzioni che ben si sposano con le esigenze dei nuovi consumatori, sempre più digital e immersi nell’esperienza di acquisto.
«In situazioni non ordinarie, servono reazioni straordinarie – chiosa Enzo Baglieri, che prosegue – Di fronte a una crisi di portata storica la reazione, dopo l’iniziale tentennamento, indurrà tutte le istituzioni nazionali e sovranazionali ad intervenire riscrivendo le regole del gioco a lungo termine. Paradossalmente, si aprono scenari potenzialmente favorevoli che potranno essere cavalcati solo se le aziende spingeranno sulla modularità dei processi adottando quello che possiamo definire un “digital mindset”».
Di seguito, il video con i contenuti integrali del webinar organizzato in collaborazione con ICAM.
«In situazioni non ordinarie, servono reazioni straordinarie – chiosa Enzo Baglieri, che prosegue – Di fronte a una crisi di portata storica la reazione, dopo l’iniziale tentennamento, indurrà tutte le istituzioni nazionali e sovranazionali ad intervenire riscrivendo le regole del gioco a lungo termine. Paradossalmente, si aprono scenari potenzialmente favorevoli che potranno essere cavalcati solo se le aziende spingeranno sulla modularità dei processi adottando quello che possiamo definire un “digital mindset”».
Di seguito, il video con i contenuti integrali del webinar organizzato in collaborazione con ICAM.
Omnicanalità e nuovi format di vendita
Fattori come la crescente complessità e volatilità della domanda, la maggiore attenzione agli aspetti di sostenibilità, il rischio di interruzione della catena di approvvigionamento e fornitura, indotto dall’emergenza Covid-19, e le misure restrittive anti-contagio, stanno obbligando le aziende manifatturiere e distributive a ripensare e riorganizzare i processi di approvvigionamento, distribuzione e vendita dei materiali e delle merci. In questo scenario, ICAM ha fatto proprio il nuovo paradigma “Phygital”, che combina i servizi della distribuzione physical e i vantaggi della vendita digital, realizzando la nuova famiglia di soluzioni PhygiBox, fruibili in modalità self-service, progettate per interconnettere gli attori della supply chain (aziende manifatturiere, distributori, merchant, operatori logistici e clienti finali) h24/7, in modo efficiente, sostenibile e sicuro.
«Le nuove soluzioni Phygital – afferma Elisabet Fasano, Chief Marketing Officer ICAM – sono una risposta alle nuove esigenze espresse dai consumatori: vivere esperienze di acquisto trasversali tra i canali offline e online, integrate e personalizzate, con vantaggi evidenti in termini di agilità, efficienza, sicurezza e sostenibilità. La vera sfida dell’innovazione è appunto questa: ripensare e creare nuovi punti di contatto che siano in grado di apportare evidenti benefici a tutti gli attori della supply chain. Aziende manifatturiere, vendor e retailer possono abilitare un nuovo punto vendita interattivo con un percorso di acquisto omnicanale; pubblica amministrazione e operatori logistici possono ridurre l'impatto ambientale; i corrieri ottimizzare le tratte, eliminando la consegna door to door con una notevole riduzione dei costi legati all'ultimo miglio; per gli shopper maggiore privacy e autonomia durante l’acquisto».
Fattori come la crescente complessità e volatilità della domanda, la maggiore attenzione agli aspetti di sostenibilità, il rischio di interruzione della catena di approvvigionamento e fornitura, indotto dall’emergenza Covid-19, e le misure restrittive anti-contagio, stanno obbligando le aziende manifatturiere e distributive a ripensare e riorganizzare i processi di approvvigionamento, distribuzione e vendita dei materiali e delle merci. In questo scenario, ICAM ha fatto proprio il nuovo paradigma “Phygital”, che combina i servizi della distribuzione physical e i vantaggi della vendita digital, realizzando la nuova famiglia di soluzioni PhygiBox, fruibili in modalità self-service, progettate per interconnettere gli attori della supply chain (aziende manifatturiere, distributori, merchant, operatori logistici e clienti finali) h24/7, in modo efficiente, sostenibile e sicuro.
«Le nuove soluzioni Phygital – afferma Elisabet Fasano, Chief Marketing Officer ICAM – sono una risposta alle nuove esigenze espresse dai consumatori: vivere esperienze di acquisto trasversali tra i canali offline e online, integrate e personalizzate, con vantaggi evidenti in termini di agilità, efficienza, sicurezza e sostenibilità. La vera sfida dell’innovazione è appunto questa: ripensare e creare nuovi punti di contatto che siano in grado di apportare evidenti benefici a tutti gli attori della supply chain. Aziende manifatturiere, vendor e retailer possono abilitare un nuovo punto vendita interattivo con un percorso di acquisto omnicanale; pubblica amministrazione e operatori logistici possono ridurre l'impatto ambientale; i corrieri ottimizzare le tratte, eliminando la consegna door to door con una notevole riduzione dei costi legati all'ultimo miglio; per gli shopper maggiore privacy e autonomia durante l’acquisto».
Tre modelli, un’unica soluzione
La gamma “PhygiBox” di ICAM si declina in tre differenti soluzioni: SafeBox, progettata per il segmento Industrial, è una tecnologia self-service per lo stoccaggio ad alta densità, la distribuzione e la riconsegna 24/7 di materiali (es. DPI, consumabili, ecc.) e strumenti di lavoro (es. utensili, attrezzature, ecc.). BuyBox, la declinazione retail della tecnologia “PhygiBox", è in grado di combinare perfettamente l'esperienza di acquisto online con quella del canale fisico. Permette infatti di acquistare un prodotto online e ritirarlo o renderlo presso questo box digitale, oppure acquistarlo direttamente in loco, se già disponibile. Il tutto attraverso un intuitivo touch point attivo h24 su 7, utilizzabile in modalità self-service. CityBox, infine, è la soluzione “phygital” per la logistica urbana sostenibile, a supporto della mobilità urbana dei materiali e delle merci. è una tecnologia che combina le funzionalità di un magazzino automatico con quelle di un parcel locker e di una vending machine, permettendo a tutti gli attori della supply chain di accedervi in autonomia per l'interscambio di prodotti, sempre h24 su 7.
«Altro aspetto rilevante, data l’emergenza sanitaria ancora in corso - prosegue Fasano - è l’elevato livello di sicurezza che tali soluzioni garantiscono durante l’esperienza di acquisto. Il fatto che si tratti di tecnologie interconnesse con dati merci digitalizzati, permette di ottenere una gestione più intelligente degli approvvigionamenti, in modo da programmare gli assortimenti in base agli effettivi acquisti. Nel periodo attuale di emergenza Covid, queste soluzioni permettono alle insegne retail di non interrompere la vendita qualora fosse necessario un altro lockdown. Allo stesso tempo abilita una interazione che è unattended (non presidiata) per cui si riducono i rischi di contagio».
Il primo caso phygital: Würth Italia
Würth Italia, parte del gruppo Würth specializzato nella vendita di prodotti e sistemi di fissaggio e assemblaggio per il B2B, fa parte di quel 5% di aziende che in Italia ha investito e continua ad investire nell’omnichannel customer experience. Lo testimonia il progetto “Würth Automatic Store”: il primo punto vendita automatizzato che unisce alla possibilità di comprare sul posto quella di ritirare gli acquisti effettuati online in orari flessibili, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, senza attese di corrieri o mancate consegne. «Perché ogni cliente - Damiano Faccennini, Retail Marketing Manager Würth Italia - vuole una risposta che tenga conto di tutte le sue esigenze, e noi ci impegniamo a offrirgli le migliori soluzioni. Per questo, negli ultimi anni abbiamo rivisto il nostro modello di vendita, che per oltre quarant’anni si è basato sulla nostra rete commerciale, introducendo nuovi canali, tra cui l’eCommerce, e rafforzando la user experience attraverso la Würth App e i social network. Una scelta vincente, confermata dai numeri:nel 2018, l’81,4% dei clienti che ha acquistato da eCommerce, ha riferito di ordinare articoli online per poi ritirarli presso lo store. E ancora: gli omnichannel shopper spendono fino al 15% in più rispetto a chi utilizza solo il canale di vendita tradizionale».
La gamma “PhygiBox” di ICAM si declina in tre differenti soluzioni: SafeBox, progettata per il segmento Industrial, è una tecnologia self-service per lo stoccaggio ad alta densità, la distribuzione e la riconsegna 24/7 di materiali (es. DPI, consumabili, ecc.) e strumenti di lavoro (es. utensili, attrezzature, ecc.). BuyBox, la declinazione retail della tecnologia “PhygiBox", è in grado di combinare perfettamente l'esperienza di acquisto online con quella del canale fisico. Permette infatti di acquistare un prodotto online e ritirarlo o renderlo presso questo box digitale, oppure acquistarlo direttamente in loco, se già disponibile. Il tutto attraverso un intuitivo touch point attivo h24 su 7, utilizzabile in modalità self-service. CityBox, infine, è la soluzione “phygital” per la logistica urbana sostenibile, a supporto della mobilità urbana dei materiali e delle merci. è una tecnologia che combina le funzionalità di un magazzino automatico con quelle di un parcel locker e di una vending machine, permettendo a tutti gli attori della supply chain di accedervi in autonomia per l'interscambio di prodotti, sempre h24 su 7.
«Altro aspetto rilevante, data l’emergenza sanitaria ancora in corso - prosegue Fasano - è l’elevato livello di sicurezza che tali soluzioni garantiscono durante l’esperienza di acquisto. Il fatto che si tratti di tecnologie interconnesse con dati merci digitalizzati, permette di ottenere una gestione più intelligente degli approvvigionamenti, in modo da programmare gli assortimenti in base agli effettivi acquisti. Nel periodo attuale di emergenza Covid, queste soluzioni permettono alle insegne retail di non interrompere la vendita qualora fosse necessario un altro lockdown. Allo stesso tempo abilita una interazione che è unattended (non presidiata) per cui si riducono i rischi di contagio».
Il primo caso phygital: Würth Italia
Würth Italia, parte del gruppo Würth specializzato nella vendita di prodotti e sistemi di fissaggio e assemblaggio per il B2B, fa parte di quel 5% di aziende che in Italia ha investito e continua ad investire nell’omnichannel customer experience. Lo testimonia il progetto “Würth Automatic Store”: il primo punto vendita automatizzato che unisce alla possibilità di comprare sul posto quella di ritirare gli acquisti effettuati online in orari flessibili, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7, senza attese di corrieri o mancate consegne. «Perché ogni cliente - Damiano Faccennini, Retail Marketing Manager Würth Italia - vuole una risposta che tenga conto di tutte le sue esigenze, e noi ci impegniamo a offrirgli le migliori soluzioni. Per questo, negli ultimi anni abbiamo rivisto il nostro modello di vendita, che per oltre quarant’anni si è basato sulla nostra rete commerciale, introducendo nuovi canali, tra cui l’eCommerce, e rafforzando la user experience attraverso la Würth App e i social network. Una scelta vincente, confermata dai numeri:nel 2018, l’81,4% dei clienti che ha acquistato da eCommerce, ha riferito di ordinare articoli online per poi ritirarli presso lo store. E ancora: gli omnichannel shopper spendono fino al 15% in più rispetto a chi utilizza solo il canale di vendita tradizionale».
L’esperienza di acquisto omnicanale permette di avere diversi touchpoint tra cliente e retailer, che aumentano le possibilità di finalizzare gli acquisti. Oggi Würth Italia potrà contare su ben tre touchpoint (venditore, punto vendita e automatic store) perfettamente integrati e a disposizione di quei clienti che necessitano di un approvvigionamento continuo dei materiali anche al di fuori degli orari di negozio. Il primo “Würth Automatic Store” è stato installato in prossimità del punto vendita Würth di Sommacampagna, Verona, e sta ultimando la fase di test.
«Esso consiste in un vero e proprio punto vendita automatico installato all’esterno, - spiega Faccennini - basato su una struttura modulare, integrata all’interno di un container amovibile, lungo 13 metri, resistente agli agenti atmosferici, oltre che ad atti vandalici. Dimensionata ad hoc sulle specifiche esigenze di Würth, la struttura permette la gestione di oltre 6.000 referenze, ovvero 1.800 articoli, molto diversi tra loro per dimensioni, peso e confezionamento, fra cui articoli in temperatura controllata, gestiti grazie a un sistema di condizionamento. Grazie all’Automatic Store, i clienti potranno recarsi anche negli orari notturni o in primissima mattina e rifornirsi della merce di cui hanno bisogno, in totale autonomia. Al centro dello store è presente un touch screen tramite il quale il cliente può ritirare in autonomia l’ordine effettuato tramite Würth App o il Würth online shop, utilizzando un semplice lettore Qrcode. Inoltre, accedendo con le proprie credenziali, potrà visualizzare sullo schermo tutti i prodotti presenti nello store automatico per realizzare un ordine. Infine, il cliente può usare il touch screen anche solo per registrarsi ai nostri canali digitali e ricevere le credenziali utili all’acquisto. Il Würth Automatic store permette ai clienti di vivere un’esperienza di acquisto omnicanale a 360 °, garantendo una perfetta integrazione tra spazio fisico e virtuale, in perfetto stile Phygital», conclude Faccennini.
«Esso consiste in un vero e proprio punto vendita automatico installato all’esterno, - spiega Faccennini - basato su una struttura modulare, integrata all’interno di un container amovibile, lungo 13 metri, resistente agli agenti atmosferici, oltre che ad atti vandalici. Dimensionata ad hoc sulle specifiche esigenze di Würth, la struttura permette la gestione di oltre 6.000 referenze, ovvero 1.800 articoli, molto diversi tra loro per dimensioni, peso e confezionamento, fra cui articoli in temperatura controllata, gestiti grazie a un sistema di condizionamento. Grazie all’Automatic Store, i clienti potranno recarsi anche negli orari notturni o in primissima mattina e rifornirsi della merce di cui hanno bisogno, in totale autonomia. Al centro dello store è presente un touch screen tramite il quale il cliente può ritirare in autonomia l’ordine effettuato tramite Würth App o il Würth online shop, utilizzando un semplice lettore Qrcode. Inoltre, accedendo con le proprie credenziali, potrà visualizzare sullo schermo tutti i prodotti presenti nello store automatico per realizzare un ordine. Infine, il cliente può usare il touch screen anche solo per registrarsi ai nostri canali digitali e ricevere le credenziali utili all’acquisto. Il Würth Automatic store permette ai clienti di vivere un’esperienza di acquisto omnicanale a 360 °, garantendo una perfetta integrazione tra spazio fisico e virtuale, in perfetto stile Phygital», conclude Faccennini.
Automazione
- Digital transformation
- eCommerce
- logistica distributiva
- magazzino
- retail
- sostenibilità
- Storage
- tracciabilità
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