12-03-2014
di Michela Del Pizzo
di Michela Del Pizzo
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Come ogni anno, l'Università di Verona ha organizzato la giornata dedicata alla logistica, il Logistic Day 2014, giunto ormai alla sua XIII edizione e dedicato questa volta al tema “Integrazione 2.0: dov’è il valore per il cliente e per il fornitore?”. L'evento è parte integrante del Master in Logistica Integrata e Supply Chain Management (LogiMaster) coordinato dal Dipartimento di Economia Aziendale dell'Università di Verona, al quale hanno preso parte quest'anno ben ventuno neolaureati.
Dopo aver rivolto i propri saluti ai partecipanti al LogiMaster e ai presenti, Gian Pietro Ciprani, delegato del Rettore, ha lasciato la parola al coordinatore scientifico del LogiMaster, Antonio Borghesi, che nel suo intervento “Real time firm & logistics” ha spiegato come la competizione si muova oggi a tre velocità: quella del tempo di mercato (sviluppo del prodotto), il tempo di servizio, e il tempo di reazione alle richieste del cliente, che deve essere quasi immediato se non precedente alla manifestazione del bisogno (cfr Apple e Amazon). La previsione anticipata della domanda è ancor meglio decifrabile grazie all'elaborazione dei Big Data, le cui caratteristiche sono riassumibili nelle “4 V”: volume (non quantificabile di dati), velocità (grazie alla tecnologia RFID), varietà (si tratta di dati non strutturati) e veridicità. Proprio su quest'ultimo punto è in atto la principale sfida attorno ai Big Data, ovvero capire fino a che punto possano essere ritenuti delle fonti attendibili e quindi utili alle decisioni del management. Second Borghesi, l'impresa del domani, per essere competitiva, dovrà essere dunque “in real time”, ossia capace di rispondere immediatamente a qualunque stimolo. «Sarebbe la realizzazione del sogno di chiunque: imprenditori, fornitori, clienti e consumatori. – conclude Borghesi – Quanto vi ho appena descritto non è più fantascienza, e le stampanti 3D ne sono la dimostrazione.»
Successivamente, ha preso la parola Nicola Boaretti, oggi co-director presso Interporto di Verona - Consorzio ZAI, Consorzio che gestisce de facto l'Interporto Quadrante Europa, sistema logistico infrastrutturale di eccellenza in Europa. Infatti, il Quadrante Europa interconnette le differenti modalità di trasporto (ferro, gomma, aria) e concentra i flussi di traffico dell'area veneta; fornisce l'accesso ai corridoi del trasporto europeo ed essendo completamente cablato con una rete telematica, offre agli operatori servizi di trasmissione dati, fonia, immagini e l'accesso a banche dati internazionali. In sintesi, il Quadrante Europa si concretizza in un sistema organico ed integrato di servizi logistici al più alto livello di efficienza ed economicità affiancati dall'intermodalità (casse mobili, semirimorchi, container), che si può propriamente definire come "Parco di Attività Logistiche" in cui sono insediate oltre cento aziende con 10.000 addetti (diretti e indiretti).
A suo tempo studente del LogiMaster (così come Boaretti), Zeno D'Agostino, strategy and development manager di Consorzio ZAI, ha invece parlato delle future strategie che l'Interporto ha intenzione di mettere in atto per acquisire maggiore rilevanza a livello europeo. Riallacciandosi al discorso dei Big Data, D'Agostino ha parlato della centralità della "conoscenza" e di quanto essa sia essenziale per lo sviluppo competitivo delle aziende che intendono emergere anche al di fuori dei confini nazionali. Pertanto, il Consorzio ZAI ha istituito ZAIlog, ovvero il ZAI Logistic Observatory of the Globe, un centro di elaborazione dati sul settore della logistica e dei trasporti a supporto dell'Interporto di Verona che, già trovandosi nell'intersezione dei corridoi 3 e 5 e prossimamente anche al corridoio 1 Adriatico-Baltico, intente attirare a sé nuovi traffici, a livello globale. Per farlo, è necessario entrare in quella che D'Agostino definisce «la rete globale di informazioni, servizi e relazioni commerciali» che proprio ZAIlog ha il compito di decifrare. «Oltre a fornire nuove tipologie servizi, – racconta D'Agostino – è essenziale aiutare le aziende italiane nella promozione internazionale. Spesso, infatti, presidiare i mercati internazionali non è alla portata delle nostre PMI. Per questo il Consorzio ZAI, oltre a fornire i servizi legati alla logistica vera e propria, intende sostenere le aziende nello sviluppo di relazioni internazionali, sia partecipando alle più importanti fiere di settore a livello mondiale, che mettendo a disposizione dei propri clienti il nostro nuovo centro di elaborazione dati».
“L’integrazione, partnership alla base dello sviluppo” è stato invece il titolo dell'intervento di Renato Mosca, direttore generale di Stef, e Michele Silvestri, supply chain manager di Müller. Mosca ha illustrato il rapporto che negli anni è stato creato tra Stef, protagonista europeo del supply chain a temperatura controllata, e Muller, azienda tedesca di yogurt con sede italiana a Verona, e rappresentata ieri da Michele Silvestri. «La nostra collaborazione – ha affermato Mosca – si basa su tre pilastri: organizzazione, economia di scala e integrazione tecnologica».
Maurizio Mazzieri, deputy managing director presso Toyota Material Handling Italia, ha invece raccontatoil passaggio dal Toyota Production System, che ha reso il gruppo giapponese celebre in tutto il mondo, al Toyota Warehousing System, un sistema di gestione di magazzino che ricalca i dettami del lean management. Nel corso del suo intervente, oltre a descrivere la filosia Toyota, Mazzieri ha anche descritto brevemente il progetto Toyota Academy, training and consulting division di Toyota basata sul principio che non è sufficiente sviluppare tecnologie sempre nuove e più evolute, ma è necessario sviluppare al meglio il fattore umano (developing people), al fine di mettere le aziende nelle condizioni di ambire al successo e creare valore.
Nella parte conclusiva della giornata Barbara Gaudenzi, direttore del Master, ha avuto l'incarico di assegnare il "Logistics Project Award" al progetto “Ottimizzazione delle aree di stoccaggio” sviluppato presso De Longhi in collaborazione con alcuni degli allievi della passata edizione di LogiMaster, oltre all'“Ex Alumni Award" a Gianluca Vanzini, meritevole ex-alunno del Master che ha raggiunto importanti traguardi in ambito professionale nella logistica e nel supply chain management.
LogiMaster in breve
LogiMaster forma Logistics Managers e Supply Chain Managers attraverso la trasmissione di conoscenze aggiornate sulle tecniche gestionali della logistica, i sistemi logistici territoriali, i problemi logistici di particolari realtà aziendali e i principali software applicativi per la logistica. LogiMaster approfondisce tematiche e tecniche emergenti per la logistica e le scelte strategiche per la supply chain e numerosi casi aziendali con oltre 80 docenti tra manager ed esperti.
Tra i principali obiettivi formativi del LogiMaster ci sono quello di dotare gli allievi di conoscenze approfondite e specialistiche in uno specifico ambito gestionale, il Supply Chain Management, in ottica direzionale logistica, formare nuove figure professionali altamente specializzate (Logistics Managers, Supply Chain Managers) e fornire conoscenze avanzate su tecniche gestionali, sistemi logistici territoriali.
Per maggiori informazioni www.logimaster.it
Dopo aver rivolto i propri saluti ai partecipanti al LogiMaster e ai presenti, Gian Pietro Ciprani, delegato del Rettore, ha lasciato la parola al coordinatore scientifico del LogiMaster, Antonio Borghesi, che nel suo intervento “Real time firm & logistics” ha spiegato come la competizione si muova oggi a tre velocità: quella del tempo di mercato (sviluppo del prodotto), il tempo di servizio, e il tempo di reazione alle richieste del cliente, che deve essere quasi immediato se non precedente alla manifestazione del bisogno (cfr Apple e Amazon). La previsione anticipata della domanda è ancor meglio decifrabile grazie all'elaborazione dei Big Data, le cui caratteristiche sono riassumibili nelle “4 V”: volume (non quantificabile di dati), velocità (grazie alla tecnologia RFID), varietà (si tratta di dati non strutturati) e veridicità. Proprio su quest'ultimo punto è in atto la principale sfida attorno ai Big Data, ovvero capire fino a che punto possano essere ritenuti delle fonti attendibili e quindi utili alle decisioni del management. Second Borghesi, l'impresa del domani, per essere competitiva, dovrà essere dunque “in real time”, ossia capace di rispondere immediatamente a qualunque stimolo. «Sarebbe la realizzazione del sogno di chiunque: imprenditori, fornitori, clienti e consumatori. – conclude Borghesi – Quanto vi ho appena descritto non è più fantascienza, e le stampanti 3D ne sono la dimostrazione.»
Successivamente, ha preso la parola Nicola Boaretti, oggi co-director presso Interporto di Verona - Consorzio ZAI, Consorzio che gestisce de facto l'Interporto Quadrante Europa, sistema logistico infrastrutturale di eccellenza in Europa. Infatti, il Quadrante Europa interconnette le differenti modalità di trasporto (ferro, gomma, aria) e concentra i flussi di traffico dell'area veneta; fornisce l'accesso ai corridoi del trasporto europeo ed essendo completamente cablato con una rete telematica, offre agli operatori servizi di trasmissione dati, fonia, immagini e l'accesso a banche dati internazionali. In sintesi, il Quadrante Europa si concretizza in un sistema organico ed integrato di servizi logistici al più alto livello di efficienza ed economicità affiancati dall'intermodalità (casse mobili, semirimorchi, container), che si può propriamente definire come "Parco di Attività Logistiche" in cui sono insediate oltre cento aziende con 10.000 addetti (diretti e indiretti).
A suo tempo studente del LogiMaster (così come Boaretti), Zeno D'Agostino, strategy and development manager di Consorzio ZAI, ha invece parlato delle future strategie che l'Interporto ha intenzione di mettere in atto per acquisire maggiore rilevanza a livello europeo. Riallacciandosi al discorso dei Big Data, D'Agostino ha parlato della centralità della "conoscenza" e di quanto essa sia essenziale per lo sviluppo competitivo delle aziende che intendono emergere anche al di fuori dei confini nazionali. Pertanto, il Consorzio ZAI ha istituito ZAIlog, ovvero il ZAI Logistic Observatory of the Globe, un centro di elaborazione dati sul settore della logistica e dei trasporti a supporto dell'Interporto di Verona che, già trovandosi nell'intersezione dei corridoi 3 e 5 e prossimamente anche al corridoio 1 Adriatico-Baltico, intente attirare a sé nuovi traffici, a livello globale. Per farlo, è necessario entrare in quella che D'Agostino definisce «la rete globale di informazioni, servizi e relazioni commerciali» che proprio ZAIlog ha il compito di decifrare. «Oltre a fornire nuove tipologie servizi, – racconta D'Agostino – è essenziale aiutare le aziende italiane nella promozione internazionale. Spesso, infatti, presidiare i mercati internazionali non è alla portata delle nostre PMI. Per questo il Consorzio ZAI, oltre a fornire i servizi legati alla logistica vera e propria, intende sostenere le aziende nello sviluppo di relazioni internazionali, sia partecipando alle più importanti fiere di settore a livello mondiale, che mettendo a disposizione dei propri clienti il nostro nuovo centro di elaborazione dati».
“L’integrazione, partnership alla base dello sviluppo” è stato invece il titolo dell'intervento di Renato Mosca, direttore generale di Stef, e Michele Silvestri, supply chain manager di Müller. Mosca ha illustrato il rapporto che negli anni è stato creato tra Stef, protagonista europeo del supply chain a temperatura controllata, e Muller, azienda tedesca di yogurt con sede italiana a Verona, e rappresentata ieri da Michele Silvestri. «La nostra collaborazione – ha affermato Mosca – si basa su tre pilastri: organizzazione, economia di scala e integrazione tecnologica».
Maurizio Mazzieri, deputy managing director presso Toyota Material Handling Italia, ha invece raccontatoil passaggio dal Toyota Production System, che ha reso il gruppo giapponese celebre in tutto il mondo, al Toyota Warehousing System, un sistema di gestione di magazzino che ricalca i dettami del lean management. Nel corso del suo intervente, oltre a descrivere la filosia Toyota, Mazzieri ha anche descritto brevemente il progetto Toyota Academy, training and consulting division di Toyota basata sul principio che non è sufficiente sviluppare tecnologie sempre nuove e più evolute, ma è necessario sviluppare al meglio il fattore umano (developing people), al fine di mettere le aziende nelle condizioni di ambire al successo e creare valore.
Nella parte conclusiva della giornata Barbara Gaudenzi, direttore del Master, ha avuto l'incarico di assegnare il "Logistics Project Award" al progetto “Ottimizzazione delle aree di stoccaggio” sviluppato presso De Longhi in collaborazione con alcuni degli allievi della passata edizione di LogiMaster, oltre all'“Ex Alumni Award" a Gianluca Vanzini, meritevole ex-alunno del Master che ha raggiunto importanti traguardi in ambito professionale nella logistica e nel supply chain management.
LogiMaster in breve
LogiMaster forma Logistics Managers e Supply Chain Managers attraverso la trasmissione di conoscenze aggiornate sulle tecniche gestionali della logistica, i sistemi logistici territoriali, i problemi logistici di particolari realtà aziendali e i principali software applicativi per la logistica. LogiMaster approfondisce tematiche e tecniche emergenti per la logistica e le scelte strategiche per la supply chain e numerosi casi aziendali con oltre 80 docenti tra manager ed esperti.
Tra i principali obiettivi formativi del LogiMaster ci sono quello di dotare gli allievi di conoscenze approfondite e specialistiche in uno specifico ambito gestionale, il Supply Chain Management, in ottica direzionale logistica, formare nuove figure professionali altamente specializzate (Logistics Managers, Supply Chain Managers) e fornire conoscenze avanzate su tecniche gestionali, sistemi logistici territoriali.
Per maggiori informazioni www.logimaster.it
12/03/2014