Si è svolto negli ultimi otto mesi il nuovo Master Executive proposto dalla Business School del Sole 24 Ore, dedicato alle Operations & Supply Chain Management 4.0: ovvero quella gestione della supply chain in grado di rispondere alle sfide di un'industria, e di una società, come si profilano oggi ai giovani manager, e soprattutto per ciò che diventeranno domani. Il corso si è concluso ufficialmente a metà giugno a Milano con la consegna dei diplomi ai venti partecipanti, che si sono alternati sul palco per presentare lo spirito, i dettagli e soprattutto i vantaggi del proprio progetto aziendale.
La prossima edizione del master avrà inizio il 24 novembre 2016, per concludersi il 21 giugno 2017, e mette ancor di più l'accento sull'innovazione e sulla tecnologia, in quanto prende il titolo di Industry 4.0 & Supply Chain Management. Si conferma la formula: otto mesi di durata, tre giorni al mese di frequenza, una combinazione di lezioni frontali e distance learning. Il Master, a numero chiuso e frequenza obbligatoria, è strutturato in formula part time, rendendo quindi compatibili le esigenze di aggiornamento con lo svolgimento della propria attività lavorativa. Le lezioni in aula si terranno il giovedi, il venerdì e il sabato, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18, per un totale di 24 giornate e 192 ore di formazione in aula.
Il Master nasce con l'obiettivo di fornire gli strumenti per gestire le operations e di approfondire tematiche quali la supply chain management e i sistemi informativi, la gestione della produzione e della domanda. L'obiettivo del percorso è inoltre quello di fornire competenze di gestione e organizzazione aziendale, oltre ovviamente a quelle relative allo sviluppo manageriale, per poter gestire startegicamente processi, tecnologie e informazioni. Tutto il programma sarà accompagnato dagli approfondimenti dei relativi strumenti legati al controllo di gestione e alle leve finanziarie. La didattica prevede sia lezioni frontali tenute da esperti del settore e docenti di fama internazionale, che visite aziendali negli stabilimenti produttivi. «Ciò detto, il percorso proposto si lega strettamente a ciò che i candidati sono in grado di far scaturire da se stessi: è questo il percorso più interessante e caratterizzante del master, in quanto privo di una direzione precostituita, ma frutto solo delle capacità e delle intuizioni dei singoli» ha commentato Donatella Rampinelli, responsabile scientifico del Master, presentando la giornata conclusiva del corso. In questo senso si possono leggere le tante proposte innovative raccolte durante la giornata, oggetto dei progetti svolti dai candidati. Nell'ambito del Master è infatti previsto lo svolgimento di business case e project work, in linea con il taglio pratico dato al programma didattico.
I tanti progetti presentati nella giornata conclusiva dell'edizione 2015-2016 hanno infatti riguardato tante aree diverse che vanno a interfacciarsi, a diverso titolo, con un concetto di gestione della supply chain. Si va ad esempio dai progetti di innovazione nella gestione del magazzino in corso presso Yves Rocher, all'ottica dell'ottimizzazione logistica proposta da Ceva, con una soluzione elaborata per un cliente attivo nel settore fashion che ha consentito di ridurre di circa due terzi i lead time dalla produzione alla distribuzione dei capi nella rete di vendita. L'introduzione di tecnologie avanzate, come ad esempio la RFID, è stata inoltre proposta proprio come strumento abilitante per il recupero di efficienza in processi di supply chain complessa, nei quali la disponibilità tempestiva dei dati è spesso la chiave del successo. Anche in 3T Cycling, ad esempio, è stata riconsiderata l'intera supply chain, sia sul lato inbound (componenti) che sul lato outbound (prodotto finito), anche per poter supportare nuovi scenari di mercato con l'evoluzione da semplici modelli B2B (distributori) ad una logica che comprende anche il canale B2C, ad esempio con l'aggiunta di canali e-commerce e l'apertura di punti vendita.
Altri progetti, come quello presentato da Agusta Westland – oggi Finmeccanica Elicotteri, gruppo Leonardo, hanno preso in considerazione diverse funzioni aziendali: procurement, purchasing, gestione delle risorse umane, dematerializzazione e digitalizzazione dei processi amministrativi e molte altre, nell'ambito di un progetto di improvement complessivo che vuole portare un guadagno di efficienza e di miglioramento in un'azienda da sempre attenta, in modo forse un po' troppo esclusivo, alla qualità del prodotto.
Altro interessante progetto trasversale è quello proposto per l'azienda ACO Software, che riguarda in sostanza la possibilità di considerare in modo integrato diversi processi aziendali: non solo unificando i vari pacchetti software in un unico applicativo, con vari moduli, in modo da coinvolgere tutti gli aspetti del flusso logistico in un unico punto di controllo e gestione, ma anche integrandovi altri dati come ad esempio la soddisfazione del cliente o del dipendente stesso. Si tratta pertanto di integrare nei software forniti - ad esempio quello per la gestione del magazzino doganale, su cui l'azienda vanta una solida posizione sul mercato – anche diverse altre fonti di dati relativi al cliente, come può essere la soddisfazione per il servizio ricevuto. In questo caso si propone un'ottica di “Internet of Things” che comprende l'attenzione alla persona e l'automazione di determinate funzioni sulla base di un'architettura IT. Sempre in tema di software la proposta di Algoritmi, con la presentazione di tre soluzioni concrete che sono andate a rivedere e a migliorare, in ottica di lean management e di miglioramento continuo, i processi logistici in settori molto diversi tra loro: produzione alimentare, produzione cosmetica e gestione di uno scalo aeroportuale.
Altri esempi provengono dal mondo industriale, ad esempio con il contributo di Bonaiti SpA, con un progetto di business intelligence che consente di analizzare le performance di tutti i processi produttivi, dalla scelta della materia prima alla realizzazione dei prodotti finiti. Ariston Thermo Group ha portato l'accento sulla pianificazione e su una corretta gestione dei forecasts, punto di partenza imprescindibile per i processi di replenishment. Dato che le previsioni hanno sempre un margine di inesattezza, è fondamentale adattare la previsione in modo da gestire dal punto di vista concreto il tasso di errore e quindi procedere correttamente agli acquisti.
Altri contributi significativi sono giunti, nel corso della giornata, in tema di empowerment del personale, e di modelli innovativi per la gestione dei canali e-commerce.
Sul numero di settembre di Logistica Management, troverete un approfondimento sul progetto, con particolare riferimento ad alcuni progetti particolarmente significativi in ottica di gestione della supply chain.
Da notare, infine, che Il Sole 24 Ore Business School mette a disposizione una borsa di studio a copertura totale del costo di partecipazione per un/una giovane interessato/a a svolgere durante il Master incarichi di tutorship (gestione operativa dell'aula e monitoraggio sull'andamento delle lezioni). Il candidato ideale è un/una laureato/a, in possesso di buone capacità organizzative e doti relazionali. Costituirà titolo preferenziale l'avere maturato esperienze nel settore. Tutti i dettagli e l'offerta completa de Il Sole 24 Ore sono disponibili su: http://www.bs.ilsole24ore.com/, oppure chiedendo a Carla Guadalupi, tel. 02.3022.3117 (attivo anche con prefisso 06), carla.guadalupi@ilsole24ore.com.


