02-05-2023
Il report Global Delivery Insight - Driver Technology in the Last Mile ha coinvolto oltre 1.200 corrieri di 11 Paesi in tutto il mondo, il 30% dei quali opera nella gig economy, il 23% con contratti a breve termine e il 47% è impiegato da aziende di last mile delivery – in Italia, rispettivamente 21%, 26% e 53%. Secondo questa nuova ricerca condotta da Scandit, leader della smart data capture, i corrieri sono piuttosto scontenti di come devono gestire le loro attività quotidiane, a causa di un supporto tecnologico non all’altezza.
Il punto di vista dei delivery driver italiani
Il 90% dei delivery driver italiani si dichiara insoddisfatto a causa della scarsa funzionalità dei dispositivi che utilizza per le consegne di posta e pacchi. Sia che utilizzino un dispositivo di scansione dedicato o uno smartphone, più di un terzo (30%) vorrebbe poter scansionare più di un codice alla volta, il 17% ha problemi con la scansione di codici a barre danneggiati e il 18% ha difficoltà a effettuare la scansione in condizioni di scarsa illuminazione. Il dispositivo più utilizzato dagli intervistati risulta essere lo smartphone, con il 78% dei corrieri italiani che lo utilizza per consegnare posta e pacchi. Alla domanda “Per quali attività lo smartphone o il dispositivo dedicato viene utilizzato?”, i corrieri italiani hanno dichiarato di preferire, con il 40%, gli aggiornamenti e le modifiche in tempo reale delle consegne. Seguito dall’utilizzo di funzionalità integrate per comunicare con i clienti e da task quotidiane come la conferma dell'avvenuta consegna, rispettivamente con il 39 e il 35%. Invece, solo il 20%, utilizza i tool di scansione per trovare i pacchi che necessitano di un ritiro curbside. Indipendentemente dal device adoperato, molti di essi non riescono a sfruttare appieno il potenziale della loro tecnologia: il 43% dei 1.200 intervistati li utilizza solo per due, o meno, attività operative. Inoltre, la ricerca precedente di Scandit aveva rivelato che la maggior parte dei delivery driver è sotto pressione. Questo insight conferma la situazione attuale, poiché il 66% ha affermato che gli viene richiesto di lavorare più rapidamente e il 68% ha riferito che il numero di consegne è aumentato negli ultimi cinque anni. Abilitando gli smartphone alla smart data capture, le aziende di delivery potrebbero offrire una scansione migliore, più semplice e una maggiore funzionalità per supportare i driver in difficoltà, senza dover ricorrere alla complessa e costosa dotazione di più dispositivi.
I corrieri cercano cinque caratteristiche principali dalla propria azienda. I delivery driver italiani sono i meno avvezzi alla tecnologia; infatti, solo il 22% sceglie un ruolo in base al tipo di tecnologia che gli viene fornita per svolgere il proprio lavoro. Lo stipendio e la reputazione dell’azienda sono tra i fattori più considerati (rispettivamente 34% e 33%), seguiti dall’equilibrio tra lavoro e vita privata e dai benefit (rispettivamente con il 31% e 25%).
“La seconda edizione del nostro Global Delivery Insight, focalizzato sulle tecnologie a supporto dei corrieri, fa un quadro preciso della situazione che questi lavoratori dell’ultimo miglio stanno affrontando.” ha affermato Maurizio Costa, Key Account Manager di Scandit Italia. “Mentre l’innovazione cresce e si diversifica, Scandit rende disponibili tecnologie come la smart data capture che possono semplificare e potenziare le attività quotidiane dei delivery driver. Spetta ora alle aziende implementare la giusta tecnologia per migliorare questa situazione”.
Il punto di vista dei delivery driver italiani
Il 90% dei delivery driver italiani si dichiara insoddisfatto a causa della scarsa funzionalità dei dispositivi che utilizza per le consegne di posta e pacchi. Sia che utilizzino un dispositivo di scansione dedicato o uno smartphone, più di un terzo (30%) vorrebbe poter scansionare più di un codice alla volta, il 17% ha problemi con la scansione di codici a barre danneggiati e il 18% ha difficoltà a effettuare la scansione in condizioni di scarsa illuminazione. Il dispositivo più utilizzato dagli intervistati risulta essere lo smartphone, con il 78% dei corrieri italiani che lo utilizza per consegnare posta e pacchi. Alla domanda “Per quali attività lo smartphone o il dispositivo dedicato viene utilizzato?”, i corrieri italiani hanno dichiarato di preferire, con il 40%, gli aggiornamenti e le modifiche in tempo reale delle consegne. Seguito dall’utilizzo di funzionalità integrate per comunicare con i clienti e da task quotidiane come la conferma dell'avvenuta consegna, rispettivamente con il 39 e il 35%. Invece, solo il 20%, utilizza i tool di scansione per trovare i pacchi che necessitano di un ritiro curbside. Indipendentemente dal device adoperato, molti di essi non riescono a sfruttare appieno il potenziale della loro tecnologia: il 43% dei 1.200 intervistati li utilizza solo per due, o meno, attività operative. Inoltre, la ricerca precedente di Scandit aveva rivelato che la maggior parte dei delivery driver è sotto pressione. Questo insight conferma la situazione attuale, poiché il 66% ha affermato che gli viene richiesto di lavorare più rapidamente e il 68% ha riferito che il numero di consegne è aumentato negli ultimi cinque anni. Abilitando gli smartphone alla smart data capture, le aziende di delivery potrebbero offrire una scansione migliore, più semplice e una maggiore funzionalità per supportare i driver in difficoltà, senza dover ricorrere alla complessa e costosa dotazione di più dispositivi.
I corrieri cercano cinque caratteristiche principali dalla propria azienda. I delivery driver italiani sono i meno avvezzi alla tecnologia; infatti, solo il 22% sceglie un ruolo in base al tipo di tecnologia che gli viene fornita per svolgere il proprio lavoro. Lo stipendio e la reputazione dell’azienda sono tra i fattori più considerati (rispettivamente 34% e 33%), seguiti dall’equilibrio tra lavoro e vita privata e dai benefit (rispettivamente con il 31% e 25%).
“La seconda edizione del nostro Global Delivery Insight, focalizzato sulle tecnologie a supporto dei corrieri, fa un quadro preciso della situazione che questi lavoratori dell’ultimo miglio stanno affrontando.” ha affermato Maurizio Costa, Key Account Manager di Scandit Italia. “Mentre l’innovazione cresce e si diversifica, Scandit rende disponibili tecnologie come la smart data capture che possono semplificare e potenziare le attività quotidiane dei delivery driver. Spetta ora alle aziende implementare la giusta tecnologia per migliorare questa situazione”.
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