20-05-2024
E’ partito regolarmente il 16 maggio dal terminal di Interporto Padova - nonostante l’emergenza meteo che ha colpito il Veneto - il primo convoglio della nuova relazione intermodale con l’Interporto Toscano Amerigo Vespucci di Livorno Guasticce. Il treno è prodotto per Trans Italia da Logtainer e la trazione è affidata a Mercitalia Rail.
La relazione prevede, per ora, due circolazioni settimanali e permette il trasporto di 25 casse mobili, ma in futuro, non appena la linea ferroviaria Pontremolese avrà la sagoma necessaria, i convogli saranno caricati direttamente con i semirimorchi.
La doppia circolazione settimanale consente di togliere dalla strada l’equivalente di 100 camion alla settimana, in una tratta autostradale molto congestionata e il risparmio di emissioni nella prospettiva WTW (Well-to-Wheel), riferita all’intero ciclo di vita del carburante, conseguibile attraverso l’utilizzo del treno come alternativa al trasporto tutto strada, è pari al 77%.
Il nuovo treno è multicliente ed è particolarmente interessante per le imprese che hanno relazioni commerciali con la Spagna: è infatti il proseguimento via ferrovia della relazione, già ben consolidata, di Trans Italia da Livorno a Valencia e al resto della Spagna utilizzando via mare il collegamento ro-ro di Grimaldi (che impiega navi “green” a propulsione ibrida). In territorio spagnolo con l’operatore ferroviario Tramesa Trans Italia avvierà in autunno il primo servizio intermodale di semirimorchi nel paese iberico appunto dal Porto di Valencia alla capitale Madrid. Le merci che partiranno dal Nord Est attraverso l’Interporto di Padova, potranno percorrere l’intero itinerario fino alla capitale spagnola via ferro e via nave, limitando veramente all’ultimo miglio il trasporto su gomma.
Ovviamente la relazione Interporto Padova – Livorno Guasticce permette anche rilanci verso altre destinazioni. L’avvio di questa relazione sottolinea il grande impegno di Trans Italia per rendere sempre più sostenibile il trasporto delle merci, limitando grazie all’intermodalità terrestre e marittima le emissioni di CO2, diminuendo la congestione stradale, e agevolando il lavoro dei propri autisti. Esattamente quello che le imprese più attente all’ambiente chiedono a chi organizza e gestisce per loro conto il trasporto delle merci.
La relazione prevede, per ora, due circolazioni settimanali e permette il trasporto di 25 casse mobili, ma in futuro, non appena la linea ferroviaria Pontremolese avrà la sagoma necessaria, i convogli saranno caricati direttamente con i semirimorchi.
La doppia circolazione settimanale consente di togliere dalla strada l’equivalente di 100 camion alla settimana, in una tratta autostradale molto congestionata e il risparmio di emissioni nella prospettiva WTW (Well-to-Wheel), riferita all’intero ciclo di vita del carburante, conseguibile attraverso l’utilizzo del treno come alternativa al trasporto tutto strada, è pari al 77%.
Il nuovo treno è multicliente ed è particolarmente interessante per le imprese che hanno relazioni commerciali con la Spagna: è infatti il proseguimento via ferrovia della relazione, già ben consolidata, di Trans Italia da Livorno a Valencia e al resto della Spagna utilizzando via mare il collegamento ro-ro di Grimaldi (che impiega navi “green” a propulsione ibrida). In territorio spagnolo con l’operatore ferroviario Tramesa Trans Italia avvierà in autunno il primo servizio intermodale di semirimorchi nel paese iberico appunto dal Porto di Valencia alla capitale Madrid. Le merci che partiranno dal Nord Est attraverso l’Interporto di Padova, potranno percorrere l’intero itinerario fino alla capitale spagnola via ferro e via nave, limitando veramente all’ultimo miglio il trasporto su gomma.
Ovviamente la relazione Interporto Padova – Livorno Guasticce permette anche rilanci verso altre destinazioni. L’avvio di questa relazione sottolinea il grande impegno di Trans Italia per rendere sempre più sostenibile il trasporto delle merci, limitando grazie all’intermodalità terrestre e marittima le emissioni di CO2, diminuendo la congestione stradale, e agevolando il lavoro dei propri autisti. Esattamente quello che le imprese più attente all’ambiente chiedono a chi organizza e gestisce per loro conto il trasporto delle merci.