17-01-2024
"La crisi del Mar Rosso impone la ricerca di alternative via terra o ferrovia per trasportare le merci verso i Paesi del Nord Europa”. A dirlo è il presidente nazionale di Fai-Conftrasporto Paolo Uggè, che indica una soluzione ‘intermodale’ che colleghi il settore marittimo, attraverso corridoi veloci nei porti italiani, a quello terrestre dell’autotrasporto. “Una soluzione - spiega Uggè – che non consideri solo Gibilterra (7-8 giorni di viaggio necessari per circumnavigare), ma che utilizzi, incrementandola, la funzionalità dei porti italiani, così da poter far arrivare le merci nei Paesi del Nord Europa nel giro di 3-4 giorni”.
In questo caso, però, a fare da freno ci sarebbero le limitazioni all’autotrasporto istituite al Brennero dall’Austria. Di qui, la sollecitazione del presidente della Federazione Autotrasportatori Italiani (Fai) a sospendere temporaneamente i divieti di circolazione creando nei porti dei fast corridor per ridurre i tempi di trasferimento delle merci dalla nave ai mezzi stradali o ai treni. “Il Governo chieda alla Commissione UE l'immediata eliminazione di tutti gli ostacoli all'attraversamento dell'arco alpino per consentire, in questo momento di difficoltà, con tutte le implicazioni che comporta la situazione nel Mar Rosso, di far circolare le merci con modalità alternative”, conclude il presidente Fai-Conftrasporto.
La crisi del Mar Rosso è stata innescata dal conflitto in corso nello Yemen, dove i ribelli Houthi hanno lanciato una serie di attacchi contro le navi mercantili che transitano nel Mar Rosso. Il pericolo di attacchi durante la navigazione ha costretto le compagnie ad allungare le tratte di percorrenza, circumnavigando l'Africa e passando per il Capo di Buona Speranza, aumentando ulteriormente i costi e i tempi di consegna.
Il Mar Rosso è una delle rotte marittime più importanti del mondo, soprattutto per il commercio nel vecchio continente ed è per questo che l'Unione Europea ha espresso la propria preoccupazione per questa crisi, chiedendo al governo egiziano di adottare misure più stringenti per garantire la sicurezza della navigazione nella regione, in particolare lungo il Canale di Suez, che ha visto una diminuzione dei traffici nelle ultime settimane.
In questo caso, però, a fare da freno ci sarebbero le limitazioni all’autotrasporto istituite al Brennero dall’Austria. Di qui, la sollecitazione del presidente della Federazione Autotrasportatori Italiani (Fai) a sospendere temporaneamente i divieti di circolazione creando nei porti dei fast corridor per ridurre i tempi di trasferimento delle merci dalla nave ai mezzi stradali o ai treni. “Il Governo chieda alla Commissione UE l'immediata eliminazione di tutti gli ostacoli all'attraversamento dell'arco alpino per consentire, in questo momento di difficoltà, con tutte le implicazioni che comporta la situazione nel Mar Rosso, di far circolare le merci con modalità alternative”, conclude il presidente Fai-Conftrasporto.
La crisi del Mar Rosso è stata innescata dal conflitto in corso nello Yemen, dove i ribelli Houthi hanno lanciato una serie di attacchi contro le navi mercantili che transitano nel Mar Rosso. Il pericolo di attacchi durante la navigazione ha costretto le compagnie ad allungare le tratte di percorrenza, circumnavigando l'Africa e passando per il Capo di Buona Speranza, aumentando ulteriormente i costi e i tempi di consegna.
Il Mar Rosso è una delle rotte marittime più importanti del mondo, soprattutto per il commercio nel vecchio continente ed è per questo che l'Unione Europea ha espresso la propria preoccupazione per questa crisi, chiedendo al governo egiziano di adottare misure più stringenti per garantire la sicurezza della navigazione nella regione, in particolare lungo il Canale di Suez, che ha visto una diminuzione dei traffici nelle ultime settimane.
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