Presentata e introdotta da Rodolfo Caloni, consigliere delegato, si è svolta il 19 febbraio 2016, presso il Museo Storico Alfa Romeo di Arese (Milano), la 25ma Assemblea Ordinaria del Consorzio Dafne, con una duplice finalità: innanzitutto, celebrare il venticinquesimo anno di vita del consorzio, e in secondo luogo, seguendo un nutrito ordine del giorno, delineare un punto della situazione per i tanti progetti in corso. L'assemblea ha anche letto e approvato il Bilancio 2015 e Budget 2016, e ha eletto, in seguito ad un avvicendamento di cariche, un nuovo Consigliere di parte Industriale e il nuovo Presidente del Collegio dei Revisori.
Per quanto riguarda il rinnovo del consiglio sindacale, il presidente Franco Molino – attivo nel consorzio fin dalla prima ora e sempre intensamente presente a supporto delle sue attività - rinuncia alla sua carica per motivi di salute, in favore di Vittorio Ermini, attuale sindaco effettivo, mentre Gianni Ricci, oggi sindaco supplente, assume la carica di sindaco effettivo. Nell'ambito del consiglio di amministrazione, in seguito alle dimissioni di Cristina Longoni di GSK, è stato votato il nuovo consigliere di parte industriale, che rimarrà in carica fino a febbraio 2017, quando ci sarà il rinnovo di tutto il CdA, e va ad aggiungersi ai cinque attuali consiglieri di parte industriale e ai sei di parte distributiva, come previsto dalla struttura del consiglio. Ad assumere la carica è stato il dott. Antonello Paliotta, di Eli Lilly.
«Voglio rivolgere un ringraziamento particolare alle sei persone che il 18 luglio del 1991 hanno fondato il consorzio Dafne» ha aperto i lavori il Presidente, dott. Luciano Stefano Bodini «che hanno capito come la collaborazione di filiera avrebbe portato un miglioramento per tutti. E ai tempi non c'erano reti: ma queste sei persone, in deciso anticipo sui tempi, hanno capito tutto questo. Prima ancora di Internet: se pensiamo che il primo sito in assoluto è stato pubblicato il 6 agosto del 1991». Ma visto che, oltre al passato, il Consorzio Dafne ha ancora molta strada da compiere nel futuro, queste sono le direttrici di sviluppo stabilite dal presidente: ampliamento qualitativo e quantitativo dei partecipanti; miglioramento dei processi di digitalizzazione; terza direttrice, allineamento alle evoluzioni tecnologiche.
Hanno poi fatto seguito gli interventi dei Presidenti delle Associazioni, o loro Delegati, cominciando con Roberto Porcelli, per ADF (Associazione Distributori Farmaceutici), Edoardo Felsani per AssoRam, Antonello Mirone di Federfarma Servizi, con la partecipazione anche di Farmindustria e Sifo. A tal proposito, «la dematerializzazione degli ordini rappresenta nel nostro ambito professionale un impegno notevole» ha commentato Marcello Pani, responsabile nazionale dell'area logistica e innovazione di Sifo. «La numerosità dei farmaci e dei dispositivi medici aprono ancora enormi spazi di lavoro da fare, soprattutto per quanto riguarda i secondi».
La relazione sui risultati del Consorzio e sullo stato di avanzamento dei progetti è stata offerta da Rodolfo Caloni, che ha sottolineato come dai sei pionieri della prima ora si sia arrivati oggi a quasi duecento soggetti tra consorziati e partner e trecento utenti con copertura completa su tutta la filiera, con circa tre milioni di documenti elettronici scambiati ogni anno: non a caso Dafne è il secondo progetto di filiera e di scambio elettronico dei documenti in corso in Italia. Fra le principali iniziative in corso presentate dal consigliere delegato, vi sono ad esempio il progetto Colli Standard, che dai primi test ha permesso di evidenziare diversi benefici di tipo pratico (diminuzione degli errori, più celere approntamento degli ordini, più razionale gestione dei magazzini e delle scorte) su tutti i soggetti della filiera. Per quanto riguarda il Progetto Logistica Integrata, vi sono diverse attività sperimentali in corso, anche queste con importanti ricadute pratiche già verificate sul campo. Importante in questo senso sarà l'ingresso di DHL ed Eurodifarm, finora prudenti per l'ipotesi di ripercussioni sulla violazione della libera concorrenza, su cui però l’interpellanza all’autorità garante avrebbe dato ampie rassicurazioni. I vantaggi tra l'altro si ripercuotono, a monte, fino al produttore stesso: il quale ottiene un livello di visibilità notevole sulle operazioni che accadono lungo il canale distributivo, informazioni che consentono un miglior controllo e quindi un miglior presidio commerciale della distribuzione dei propri prodotti. Fra i vantaggi riscontrati, la certezza sugli orari di scarico presso i magazzini con riduzione dei tempi di attesa, il tracking delle consegne e la gestione delle anomalie.
Vi è poi il progetto Dafne Ospedali, in merito al quale Caloni ha citato un importante avanzamento, il sistema Peppol, che entra in vigore in Emilia Romagna. «È fondamentale la collaborazione dei produttori farmaceutici per lo sviluppo del progetto Dafne Ospedali» prosegue Caloni, che conclude: «Attenzione perché il nostro progetto sta avendo una risonanza interessante a livello europeo: per esempio siamo stati contattati da GHX, Global Healthcare Exchange, per un progetto di ricezione degli ordini elettronici dagli ospedali italiani, per lo più nel comparto medical device, e per fare questo intendono appoggiarsi al nostro consorzio».
Fra le altre novità previste per il 2016, una serie di aggiornamenti di diversa natura su obiettivi e progetti che serviranno al consorzio ad essere sempre più in linea con l'evoluzione del mercato stesso. Ad esempio sono previste una sempre maggiore diffusione dei ddt elettronici verso i Distributori e le Strutture Sanitarie, la stesura del nuovo statuto consortile e il cambio della sede legale; per fare questo, in particolare, a febbraio 2017 dovrà essere convocata un'assemblea straordinaria per la ratifica della decisione. Prosegue poi la revisione della struttura organizzativa e la ricerca di una eventuale nuova sede operativa, un cambiamento che si rende necessario per seguire più da vicino il fulcro del mercato, oggi più centrato sull'area di Milano.
Dopo il pranzo i convenuti hanno potuto visitare il Museo Alfa Romeo, a conclusione di una giornata ricca di spunti e di grande interesse per tutti gli attori di questa complessa catena, strategica per l'economia nazionale e ancor più per la salute dei cittadini.