21-03-2022
Forte interesse ha suscitato il webinar Manufacturing 4.0 organizzato da Logistica Management e Chimica Magazine, moderato da Andrea Payaro - Adjunct Professor Digital Transformation e che ha visto tra i panelist Paolo Barbagallo - Industry Manager Fashion&Luxury and Process Industries sedApta Group, Andrea Balbi Project Manager sedApta Group e Luca Laudi - Product Specialist Testo SpA.
Le presentazioni dell’evento nonché tutte le informazioni sui relatori sono disponibili qui, cliccando sulla freccia accanto al nome dell'intervento.
Di seguito, il video integrale del webinar disponibile sul canale YouTube TeMi Channel.
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AVERE VISIBILITA’ SUL FUTURO
Dopo i saluti di rito da parte della caporedattrice Logistica Management e Chimica Magazine, Cecilia Biondi, ha preso il microfono Andrea Payaro per un’introduzione al tema cardine dell’evento, incentrato sull’analisi delle opportunità e delle minacce correlate al manufacturing 4.0. Payaro ha ricordato che stiamo vivendo una situazione estremamente particolare, per cui se l’anno scorso parlavamo di effetto Forrester dato dalla pandemia, oggi stiamo affrontando una forte instabilità data dal conflitto in atto alle porte dell’Europa. Le aziende affrontano carenza di materiali, di risorse umane, costo dell’energia, ecc…. Per questo bisogna farsi aiutare dalla digitalizzazione per affrontare meglio le decisioni per il futuro.
«Le aziende si sono dovute adeguare a questo nuovo scenario – afferma Payaro - percependo una minore flessibilità operativa (flessibilità o creatività) per consentire l'allineamento a questi nuovi sistemi informativi. Le opportunità per le aziende che hanno adottato il paradigma del 4.0 sono diverse, tra cui: revisione dei processi in ottica lean-agile (leangility); miglioramento del controllo dei processi; monitoraggio e benchmark tra diversi stabilimenti produttivi… Vi sono anche aziende che hanno mirato al vantaggio economico facendo scelte poco accurate o che hanno richiesto un livello di competenze tali che non erano presenti internamente all'azienda. Questa situazione di stallo si deve, in particolare ai seguenti vincoli: incapacità di leggere / interpretare i dati raccolti; mancanza di risorse formate capaci di usare al meglio i nuovi strumenti: personalizzazione dei sistemi che vanno a costituire nuovi vincoli»
Dopo i saluti di rito da parte della caporedattrice Logistica Management e Chimica Magazine, Cecilia Biondi, ha preso il microfono Andrea Payaro per un’introduzione al tema cardine dell’evento, incentrato sull’analisi delle opportunità e delle minacce correlate al manufacturing 4.0. Payaro ha ricordato che stiamo vivendo una situazione estremamente particolare, per cui se l’anno scorso parlavamo di effetto Forrester dato dalla pandemia, oggi stiamo affrontando una forte instabilità data dal conflitto in atto alle porte dell’Europa. Le aziende affrontano carenza di materiali, di risorse umane, costo dell’energia, ecc…. Per questo bisogna farsi aiutare dalla digitalizzazione per affrontare meglio le decisioni per il futuro.
«Le aziende si sono dovute adeguare a questo nuovo scenario – afferma Payaro - percependo una minore flessibilità operativa (flessibilità o creatività) per consentire l'allineamento a questi nuovi sistemi informativi. Le opportunità per le aziende che hanno adottato il paradigma del 4.0 sono diverse, tra cui: revisione dei processi in ottica lean-agile (leangility); miglioramento del controllo dei processi; monitoraggio e benchmark tra diversi stabilimenti produttivi… Vi sono anche aziende che hanno mirato al vantaggio economico facendo scelte poco accurate o che hanno richiesto un livello di competenze tali che non erano presenti internamente all'azienda. Questa situazione di stallo si deve, in particolare ai seguenti vincoli: incapacità di leggere / interpretare i dati raccolti; mancanza di risorse formate capaci di usare al meglio i nuovi strumenti: personalizzazione dei sistemi che vanno a costituire nuovi vincoli»
CONNETTIVITA’, SCHEDULAZIONE, FORMAZIONE
Successivamente hanno preso la parola gli ingegneri Paolo Barbagallo e Andrea Balbi di sedApta Group con il loro intervento dal titolo “La digitalizzazione di un impianto nell’industria cosmetica: dalla schedulazione all’integrazione bidirezionale con le macchine”.
La rivoluzione industriale 4.0 ha trasformato la catena del valore in azienda, grazie a una sempre maggiore integrazione del suo ecosistema: clienti, fornitori, subappaltatori, partner... Ciò ha comportato un profondo ridisegno del modello di business e dei processi. Ad esempio, la ridefinizione dei processi standard è diventata uno dei punti più critici nel contesto industriale odierno.
«Per accompagnare le aziende nella loro trasformazione digitale, - afferma Barbagallo - sedApta si è concentrata su un'area importante, l'estrema connettività delle proprie soluzioni con le macchine, rompendo definitivamente le barriere dei silos nelle organizzazioni. L'adozione dei paradigmi Industria 4.0 e l'utilizzo di nuove tecnologie possono migliorare le condizioni di lavoro e creare nuovi modelli di business volti ad aumentare la produttività e migliorare la qualità produttiva degli impianti. In questo contesto si ritiene sempre più necessaria una valutazione complessiva e sistematica del grado di maturità digitale di un'impresa, correlata alla formazione delle proprie risorse. Un efficace processo di Assessment deve essere in grado di analizzare l'ambiente produttivo, individuandone i punti deboli e le aree di miglioramento».
Andrea Balbi ha invece illustrato nel dettaglio il progetto di manufacturing 4.0 intrapreso con Davines S.p.A. azienda operante da quasi 25 anni in oltre 90 paesi nella ricerca e nella produzione di prodotti tricologici di alta qualità. «Nel 2014 Davines ha come obiettivo primario quello di garantire la presenza del prodotto a magazzino. - spiega Balbi – Per efficientare questo aspetto, direttamente legato alla produzione, avevamo individuato nell’implementazione dello schedulatore di sedApta, Factory Scheduling, la miglior soluzione per soddisfare le richieste iniziali. Nel 2018, abbiamo avviato invece la fase di avanzamento produzione con il MES, interfacciandolo direttamente con le macchine produttive per uno scambio dati automatico. Nel 2020 abbiamo inserito il modulo di manutenzione, sempre integrato con la parte MES e di schedulazione, che gestisce la manutenzione predittiva e gli asset del reparto produttivo del cliente. Successivamente abbiamo introdotto anche la parte di Demand Planning, progetto tutt’ora in corso».
La sedApta suite permette dunque di digitalizzare più aspetti del processo di manufacturing, lavorando sulla pianificazione e schedulazione delle attività coinvolte, per una visibilità estesa della supply chain, grazie ad una connettività integrata tra software e macchine.
Successivamente hanno preso la parola gli ingegneri Paolo Barbagallo e Andrea Balbi di sedApta Group con il loro intervento dal titolo “La digitalizzazione di un impianto nell’industria cosmetica: dalla schedulazione all’integrazione bidirezionale con le macchine”.
La rivoluzione industriale 4.0 ha trasformato la catena del valore in azienda, grazie a una sempre maggiore integrazione del suo ecosistema: clienti, fornitori, subappaltatori, partner... Ciò ha comportato un profondo ridisegno del modello di business e dei processi. Ad esempio, la ridefinizione dei processi standard è diventata uno dei punti più critici nel contesto industriale odierno.
«Per accompagnare le aziende nella loro trasformazione digitale, - afferma Barbagallo - sedApta si è concentrata su un'area importante, l'estrema connettività delle proprie soluzioni con le macchine, rompendo definitivamente le barriere dei silos nelle organizzazioni. L'adozione dei paradigmi Industria 4.0 e l'utilizzo di nuove tecnologie possono migliorare le condizioni di lavoro e creare nuovi modelli di business volti ad aumentare la produttività e migliorare la qualità produttiva degli impianti. In questo contesto si ritiene sempre più necessaria una valutazione complessiva e sistematica del grado di maturità digitale di un'impresa, correlata alla formazione delle proprie risorse. Un efficace processo di Assessment deve essere in grado di analizzare l'ambiente produttivo, individuandone i punti deboli e le aree di miglioramento».
Andrea Balbi ha invece illustrato nel dettaglio il progetto di manufacturing 4.0 intrapreso con Davines S.p.A. azienda operante da quasi 25 anni in oltre 90 paesi nella ricerca e nella produzione di prodotti tricologici di alta qualità. «Nel 2014 Davines ha come obiettivo primario quello di garantire la presenza del prodotto a magazzino. - spiega Balbi – Per efficientare questo aspetto, direttamente legato alla produzione, avevamo individuato nell’implementazione dello schedulatore di sedApta, Factory Scheduling, la miglior soluzione per soddisfare le richieste iniziali. Nel 2018, abbiamo avviato invece la fase di avanzamento produzione con il MES, interfacciandolo direttamente con le macchine produttive per uno scambio dati automatico. Nel 2020 abbiamo inserito il modulo di manutenzione, sempre integrato con la parte MES e di schedulazione, che gestisce la manutenzione predittiva e gli asset del reparto produttivo del cliente. Successivamente abbiamo introdotto anche la parte di Demand Planning, progetto tutt’ora in corso».
La sedApta suite permette dunque di digitalizzare più aspetti del processo di manufacturing, lavorando sulla pianificazione e schedulazione delle attività coinvolte, per una visibilità estesa della supply chain, grazie ad una connettività integrata tra software e macchine.
SICUREZZA E AFFIDABIILITA’ DEGLI STRUMENTI DI MISURA
“Soluzione olistica per monitoraggio dei parametri ambientali in produzione, magazzini e laboratori” è stato invece il titolo dell’intervento dell’ingegner Luca Laudi di Testo SpA. In qualità di produttore o come parte della filiera distributiva, bisogna accertarsi in ogni momento che la qualità e l’integrità dei prodotti siano garantite, in termini di sicurezza ed efficacia. Testo, uno dei maggiori produttori mondiali di strumenti di misura, offre sistemi di misura in grado di misurare, registrare e analizzare le condizioni ambientali di prodotti e in maniera efficiente, sicura, rapida e conforme alle normative. Per essere affidabile, un sistema di monitoraggio deve essere robusto e garantire continuità di misura e conservazione dati, consentire accuratezza e precisione nella misurazione, oltre che garantire che i dati siano non corruttibili e accessibili solo al personale autorizzato con livelli differenziati. Scalabilità, flessibilità, sistema distribuito.. sono poi gli altri requisiti che devono essere soddisfatti se si vuole essere certi di avere un sistema di misurazione efficiente.
Testo offre un sistema di monitoraggio che si adatta a tutte le situazioni, Saveris: «È un sistema espandibile, che parte da una base a cui si aggiungono dei moduli a cui possono essere applicate diverse sonde (temperatura, umidità, pressione...) per il controllo di tutti i parametri che interessano al cliente. Inoltre, è anche un sistema flessibile perché può usare la comunicazione radio, wi-fi ed ethernet (anche tutte e tre contemporaneamente). Oltre ad offrire un controllo passivo, può diventare anche un sistema di monitoraggio attivo perché, acquisendo dati in tempo reale, fornisce al cliente tutte le informazioni necessarie ad intervenire tempestivamente sui processi qualora ce ne fosse bisogno» spiega Laudi.
Il data logger Wi-Fi Testo Saveris 2 viene invece impiegato per misurare la temperatura all’interno di magazzini di stoccaggio, celle frigorifere e ambienti di lavoro. I valori di temperatura rilevati dalla sonda integrata vengono rappresentati in modo affidabile anche dopo lunghi periodi di tempo e trasmessi via WLAN direttamente al Testo Cloud (banca dati online). Attraverso uno smartphone, tablet o PC collegati a internet sara così possibile accedere a questi valori di misura in qualsiasi momento e ovunque ci si trovi. «Saveris 2 è un sistema di monitoraggio altrettanto flessibile per realtà dove non si ha l'esigenza di una gestione dati “esigente” e si può adattare anche a piccole realtà. È un sistema totalmente basato su wi-fi con cloud esterno: dopo la registrazione dell’account, si può interrogare velocemente il sistema, scaricando tutti i dati, creando anche dei report automatici», conclude Laudi.
“Soluzione olistica per monitoraggio dei parametri ambientali in produzione, magazzini e laboratori” è stato invece il titolo dell’intervento dell’ingegner Luca Laudi di Testo SpA. In qualità di produttore o come parte della filiera distributiva, bisogna accertarsi in ogni momento che la qualità e l’integrità dei prodotti siano garantite, in termini di sicurezza ed efficacia. Testo, uno dei maggiori produttori mondiali di strumenti di misura, offre sistemi di misura in grado di misurare, registrare e analizzare le condizioni ambientali di prodotti e in maniera efficiente, sicura, rapida e conforme alle normative. Per essere affidabile, un sistema di monitoraggio deve essere robusto e garantire continuità di misura e conservazione dati, consentire accuratezza e precisione nella misurazione, oltre che garantire che i dati siano non corruttibili e accessibili solo al personale autorizzato con livelli differenziati. Scalabilità, flessibilità, sistema distribuito.. sono poi gli altri requisiti che devono essere soddisfatti se si vuole essere certi di avere un sistema di misurazione efficiente.
Testo offre un sistema di monitoraggio che si adatta a tutte le situazioni, Saveris: «È un sistema espandibile, che parte da una base a cui si aggiungono dei moduli a cui possono essere applicate diverse sonde (temperatura, umidità, pressione...) per il controllo di tutti i parametri che interessano al cliente. Inoltre, è anche un sistema flessibile perché può usare la comunicazione radio, wi-fi ed ethernet (anche tutte e tre contemporaneamente). Oltre ad offrire un controllo passivo, può diventare anche un sistema di monitoraggio attivo perché, acquisendo dati in tempo reale, fornisce al cliente tutte le informazioni necessarie ad intervenire tempestivamente sui processi qualora ce ne fosse bisogno» spiega Laudi.
Il data logger Wi-Fi Testo Saveris 2 viene invece impiegato per misurare la temperatura all’interno di magazzini di stoccaggio, celle frigorifere e ambienti di lavoro. I valori di temperatura rilevati dalla sonda integrata vengono rappresentati in modo affidabile anche dopo lunghi periodi di tempo e trasmessi via WLAN direttamente al Testo Cloud (banca dati online). Attraverso uno smartphone, tablet o PC collegati a internet sara così possibile accedere a questi valori di misura in qualsiasi momento e ovunque ci si trovi. «Saveris 2 è un sistema di monitoraggio altrettanto flessibile per realtà dove non si ha l'esigenza di una gestione dati “esigente” e si può adattare anche a piccole realtà. È un sistema totalmente basato su wi-fi con cloud esterno: dopo la registrazione dell’account, si può interrogare velocemente il sistema, scaricando tutti i dati, creando anche dei report automatici», conclude Laudi.
digitalizzazione
- Digital transformation
- farmaceutica e cosmetica
- industria
- Industria 4.0
- industria chimica
- industria farmaceutica
- Internet of Things
- produzione
- software
- supply chain management
- tracciabilità
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