di Cecilia Biondi
Due nuovi modelli, entrambi nominati agli IFOY Awards; un rinnovamento completo della gamma; risultati superiori alla media di mercato (+17% il business in Europa), che anche per il 2015 ha confermato l'andamento positivo; un percorso di innovazione e sviluppo centrato sul motto: “Think Smart, Think Toyota”. Sono queste le novità principali che emergono dalla conferenza stampa europea con la quale Toyota Material Handling Europe ha presentato in anteprima la sua partecipazione al CeMAT, la manifestazione dedicata alla movimentazione interna che, secondo la cadenza biennale, si terrà ad Hannover dal 31 maggio al 3 giugno 2016 (www.cemat.de).
A dare il benvenuto ai giornalisti provenienti da tutta Europa, Matthias Fischer, President & CEO TMHE, Norman Memminger, Managing Director TMH Deutschland e Norio Wakabayashi, Chairman di TMHE; quest'ultimo ha confermato la notevole importanza ricoperta dall'Europa nelle strategie del colosso giapponese. «Abbiamo venduto circa 77mila carrelli in Europa; in Italia oltre settemila, passando in Europa a posizionarci in seconda posizione come vendite di carrelli» prosegue Sam Coles, Senior VP, Marketing and Sales, and Southern Europe. «Il numero dei carrelli venduti è un dato facilmente misurabile e bisogna tenerne conto, ma la nostra crescita è generata anche da un approfondimento complessivo della relazione con il cliente, che può comportare supporto, consulenza e ampliamento delle soluzioni proposte, anche in termini di automazione, di software di controllo e di soluzioni per la gestione dei consumi energetici. È giusto dire che puntiamo a diventare il numero uno in Europa: e lo faremo viaggiando insieme al nostro cliente».
Dalla presentazione emergono via via i punti cardine della strategia Toyota per il futuro, che punta anche ad una valorizzazione degli aspetti “software” della movimentazione interna: ad esempio, l'attenzione allo stile di guida degli autisti, che può pesare per un terzo dei consumi del carrello stesso. Sono anche gli aspetti di intelligenza che possono aiutare a coniugare l'automazione con flessibilità: è per esempio il concetto di T-Motion, quello per cui Toyota punta a rivalutare aree della propria gamma che possono risultare centrali nell'ambito di una strategia lean. Si parla quindi dei prodotti classici per il commissionamento degli ordini, i “trattorini”, che oggi possono essere utilizzati in modo efficace in modelli di gestione del magazzino a flussi, nei quali non sia più necessario prevedere una persona per ciascun mezzo di movimentazione. Ma soprattutto c'è un'evoluzione drastica in termini di digitalizzazione, una tendenza che Toyota chiama “Smart Dynamics” e che punta ad introdurre tutte le tecnologie informatiche più innovative per rendere i flussi logistici ancora più smart: e come dice Sam Coles, anche in logistica “big data” può significare “big benefits”. L'innovazione, lo sviluppo tecnologico e l'impatto della digitalizzazione avranno una parte sempre più importante anche nell'evoluzione dei prodotti per la movimentazione, come spiegato poi ancora da Matthias Fischer, che ipotizza un contesto nel quale un solo operatore possa controllare una serie di mezzi che si muovono all'interno di uno spazio, e che vi effettuano operazioni, senza che sia più necessario avere una persona sempre a bordo. Si riduce quindi la parte di movimentazione fisica, a favore della parte di intelligenza dei flussi che viene sempre più supportata da soluzioni informatiche, innovative e in tempo reale.
Tornando ad aspetti più “hardware” ma non meno innovativi e strategici il legame privilegiato con Toyota Motors consente a Toyota MH di proseguire in modo incessante il percorso di revisione dei carrelli dal punto di vista delle tecnologie elettriche: batterie, motorizzazioni, sistemi di gestione del veicolo. Non è naturalmente l'unico punto di contatto fra la casa madre e la divisione carrelli, dalla quale peraltro proviene e viene utilizzato tutto il corpus di procedure lean. Anche per questo lo stand Toyota al CeMAT vedrà una dimostrazione pratica delle metodologie lean che sarà mostrata ai visitatori in modo molto concreto e totalmente “touch and feel”. Parlando ancora di CeMAT, Mattias Fischer ha poi posto l'accento sul concetto di “Logiconomi”, con il quale si intende un completo modo di pensare: dalla lean manufacturing il focus si sposta sulla lean logistics come insieme di strategie che consentono al cliente di accedere alle soluzioni logistiche più efficienti (o più lean), capaci dunque di contenere i costi delle operazioni nel complesso. In breve: logistics + economy, offero capacità di fornire soluzioni logistiche efficienti e sostenibili, ma che siano sempre fonte di risparmio di costi.
Una menzione di rilievo infine al Toyota Logistic Design Competition, un progetto di promozione di nuovi progetti design, con copertura europea, giunto alla sua seconda edizione. La prima si è svolta nel 2014 con 130 progetti ricevuti: oggi i progetti sono diventati 560 e il concorso è stato confermato come evento biennale, con prossima edizione già fissata per il 2018. Tre le soluzioni premiate durante l'evento. Primo premio al “Flock” progettato dal belga Fabian Breës, dell'università di Anversa. Secondo, Josef Cerny, slovacco, con un progetto denominato DLS, Drone Logistic System. Terzi gli studenti finlandesi Antti Laukkanen, Sami Laiho e Valjami Räisänen, con la soluzione Toyota KAMU.
L'area “vetrina” con le novità di prodotto proponeva infine tre soluzioni. Le due novità presentate alla fine del 2015 e pronte per il debutto al CeMAT: il Traigo 48, frontale classico con operatore a bordo, dotato di batteria agli ioni di litio, e il BT-Staxio per sollevamento, sempre con batteria agli ioni di litio e con persona a bordo ma pianale reclinabile. Vi era poi il BT Movit S-Series, il commissionatore che Toyota vuole valorizzare nell'ambito della strategia T-Motion. Le aree tematiche erano dedicate al sistema di controllo iSite, all'area di R&D, ai premi del design contest e alla sostenibilità aziendale, tutte molto connesse l'una all'altra. Per esempio, la possibilità di utilizzare batterie ad alta capacità, ma mantenendone il più a lungo possibile la vita utile grazie all'utilizzo del sistema di controllo e gestione della flotta veicoli, che consente di controllare anche l'andamento stesso delle batterie in termini di autonomia e necessità di ricarica. Vi è infatti una tendenza evidente sul mercato, quella per cui sempre più vengono scelti carrelli elettrici anche per l'utilizzo in esterno e per le grandi portate, per le quali Toyota dispone di una serie di macchine dedicate. In tal caso il risparmio economico, già consistente rispetto a veicoli a motore, viene ottimizzato con l'utilizzo di sistemi di accumulo dedicati (per i quali Toyota sta stringendo accordi ad hoc con produttori di batterie) e di sistemi di gestione dello stato delle batterie in termini di autonomia e necessità di ricarica, studiando altresì soluzioni personalizzate in base alle esigenze dei singoli clienti.
Una proposta di valore che può avere un significato molto importante anche, in particolare, nel mercato italiano, come confermato dalla breve intervista di commento a Sam Coles. Innanzitutto l'azienda intende valorizzare la rete di oltre cento dealer presenti in Italia, la cui attività è fortemente radicata sul territorio e ha generato negli anni una notevole fidelizzazione con la propria clientela. Sono realtà che consentono a Toyota di mantenere stretto il rapporto con il cliente, e che la casa madre supporta con una serie di azioni ad hoc. «Tra le ultime novità che ci aspettano nei prossimi mesi abbiamo anche in programma la sostituzione del nostro sistema ERP con una nuova soluzione che ci consentirà di sfruttare i dati in modo estremamente efficace e condiviso» conclude Sam Coles. «Ogni carrello sarà tracciato lungo tutta la sua vita, tramite il suo numero seriale, in termini di utilizzo, interventi, manutenzione e così via. Tutti dati che possono essere utilizzati per garantire al meglio la sua efficienza, orientare gli interventi tecnici – il sistema è interamente mobile-ready – e supportare ancora meglio, con informazioni sempre aggiornate e in tempo reale, la diffusione dei nostri prodotti sul mercato».