06-11-2020
“Colui che non riesce a pianificare sta progettando di fallire”. Con questa massima di Winston Churchill Andrea Payaro, Adjunt Professor Digital Transformation, ha introdotto il webinar “Pianificazione della produzione: strumenti e soluzioni per abbattere i vincoli del processo produttivo manifatturiero”, organizzato da Logistica Management e Tecnest il 5 novembre 2020.
Sotto, il video integrale del webinar.
Sotto, il video integrale del webinar.
Sintesi dei contenuti
Pianificare, progettare e schedulare sono oggi dei requisiti competitivi essenziali per chi opera nel mondo manifatturiero e che ha un processo produttivo intenso, suddiviso in reparti e funzioni, che genera ogni giorno una mole di dati che bisogna saper leggere per apportare efficienza. «Dobbiamo sforzarci di pianificare per soddisfare le richieste di puntualità e quantità avanzate dal mercato. – spiega Andrea Payaro, Adjunt Professor Digital Transformation - Ma cos’è la non pianificazione dunque? È proprio non rispettare i tempi di consegna, sprecare risorse e aumentare i costi di produzione. Le cause di una pianificazione non adeguata possono essere molteplici, tra cui l’incapacità di prendersi cura dei dati oltre che dei macchinari presenti sulle linee produttive, oppure l’incapacità di rilevare correttamente i tempi di ogni ciclo produttivo».
La soluzione è una sola: misurare! Definendo regole, affidandosi alla giusta soluzione di pianificazione della produzione per usare con una visione di sistema i dati raccolti. Per questo è importante affidarsi a chi per mestiere si occupa di sistemi avanzati di pianificazione e schedulazione della produzione, proprio come Tecnest. «Tecnest – interviene Fabio Pettarin, presidente Tecnest – è un’azienda specializzata in soluzioni organizzative e informatiche per la gestione della supply chain e delle operations nel settore manifatturiero. Grazie a oltre 30 anni di esperienza in progetti e soluzioni di supply chain management, Tecnest offre un supporto concreto e pragmatico per risolvere le problematiche di pianificazione e controllo della produzione e di gestione delle operations».
Pianificare, progettare e schedulare sono oggi dei requisiti competitivi essenziali per chi opera nel mondo manifatturiero e che ha un processo produttivo intenso, suddiviso in reparti e funzioni, che genera ogni giorno una mole di dati che bisogna saper leggere per apportare efficienza. «Dobbiamo sforzarci di pianificare per soddisfare le richieste di puntualità e quantità avanzate dal mercato. – spiega Andrea Payaro, Adjunt Professor Digital Transformation - Ma cos’è la non pianificazione dunque? È proprio non rispettare i tempi di consegna, sprecare risorse e aumentare i costi di produzione. Le cause di una pianificazione non adeguata possono essere molteplici, tra cui l’incapacità di prendersi cura dei dati oltre che dei macchinari presenti sulle linee produttive, oppure l’incapacità di rilevare correttamente i tempi di ogni ciclo produttivo».
La soluzione è una sola: misurare! Definendo regole, affidandosi alla giusta soluzione di pianificazione della produzione per usare con una visione di sistema i dati raccolti. Per questo è importante affidarsi a chi per mestiere si occupa di sistemi avanzati di pianificazione e schedulazione della produzione, proprio come Tecnest. «Tecnest – interviene Fabio Pettarin, presidente Tecnest – è un’azienda specializzata in soluzioni organizzative e informatiche per la gestione della supply chain e delle operations nel settore manifatturiero. Grazie a oltre 30 anni di esperienza in progetti e soluzioni di supply chain management, Tecnest offre un supporto concreto e pragmatico per risolvere le problematiche di pianificazione e controllo della produzione e di gestione delle operations».
Un approccio fuori dagli schemi
Pianificare e schedulare la produzione oggi significa poter avere una visione accurata e puntuale dell’intero processo produttivo. La creazione di piani simulativi, grazie a software per l’aggregazione e l’analisi dei dati, consente di sincronizzare al meglio domanda, capacità produttive interne ed esterne e garantire i volumi richiesti dal mercato nelle tempistiche predefinite. Risultati possibili, non solo grazie ad una visione completa dei dati, ma anche utilizzando un approccio in grado di uscire dagli schemi di utilizzo standard per concentrarsi sui vincoli effettivi dello specifico processo produttivo.
E qui entrano in gioco l’APS – Advanced Planning Schedulation, la teoria dei vincoli di E. M. Goldratt e il collo di bottiglia, quest’ultimo intesto come la risorsa, lo step produttivo o il centro di lavoro che risulta maggiormente sollecitato in produzione all’interno di tutta la fabbrica. «Migliorare l’efficienza e la capacità produttive su macchine e centri che non sono collo di bottiglia non produce utili né per la fabbrica né per i clienti, ma genera solo sprechi e scarti di produzione, quando invece il throughput e l’efficienza del collo di bottiglia condizionano le prestazioni di tutta la fabbrica. – spiega Paolo Fontanot, Product Manager Tecnest – Affidandosi ad una pianificazione e schedulazione della produzione attraverso un APS “flessibile” e “parametrico” è possibile lavorare a blocchi e sui vincoli individuati per ottenere il massimo dell’efficienza produttiva. In questo modo infatti, tutte le attività a monte del collo di bottiglia vengono pianificate in modo che questo sia sempre correttamente alimentato: le attività a monte sono “tirate” da quelle del collo di bottiglia. Eventuali attività a valle vengono invece “spinte” dalla sequenza del collo di bottiglia per garantire il rispetto delle scadenze di consegna programmate».
Il caso Tricobiotos
Nella seconda parte del webinar Antonio Dota, consulente Tecnest, ha presentato la best practice Tricobiotos, azienda che ha scelto Tecnest per un progetto di ottimizzazione dei processi di pianificazione, schedulazione e gestione della produzione attraverso l'implementazione del software FLEX APS e MES con interconnessione 4.0 con le macchine di produzione.
Specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti cosmetici per la cura e la bellezza dei capelli quali, gel, cere, lozioni, balsami, mousse e shampoo, nello stabilimento di Vaiano (PO) la capacità produttiva annua è di oltre 5mila tonnellate ed è in grado di confezionare oltre 20 milioni di pezzi all'anno. Tricobiotos ha un approccio al mercato con logica principalmente di tipo Make To Stock e copre autonomamente l’intero processo di ricerca, progettazione, formulazione, produzione e confezionamento di prodotti professionali per capelli.
Il processo produttivo si divide in due step, preparazione bulk e confezionamento, e Tecnest ha individuato nel reparto confezionamento il collo di bottiglia da cui partire per pianificare e schedulare in maniera efficiente la produzione. «Il collo di bottiglia individuato viene in primo luogo pianificato a capacità finita e successivamente viene schedulato. Una volta definito il piano del confezionamento abbiamo la certezza che il reparto di produzione Bulk è in grado di rifornire il confezionamento. Il reparto Bulk subisce quindi un processo di sequenziazione dei batch di produzione. - afferma Antonio Dota, consulente Tecnest – Per il reparto di confezionamento, invece, siamo ricorsi ad un approccio classico di pianificazione a capacità finita e schedulazione, impiegando gli strumenti tipici di una schedulazione avanzata».
Quali i risultati ottenuti a seguito dell’implementazione del software FLEX APS e MES di Tecnest? Tricobiotos ha riscontrato una maggiore strutturazione dei processi aziendali, un migliore livello di servizio al cliente – minimizzando gli sprechi ed aumentando la produttività – e maggiore reattività alle perturbazioni sul piano di produzione. Il tutto grazie ad un unico sistema avanzato di pianificazione e schedulazione studiato appositamente da Tecnest per rendere il processo produttivo più smart ed efficiente.
Pianificare e schedulare la produzione oggi significa poter avere una visione accurata e puntuale dell’intero processo produttivo. La creazione di piani simulativi, grazie a software per l’aggregazione e l’analisi dei dati, consente di sincronizzare al meglio domanda, capacità produttive interne ed esterne e garantire i volumi richiesti dal mercato nelle tempistiche predefinite. Risultati possibili, non solo grazie ad una visione completa dei dati, ma anche utilizzando un approccio in grado di uscire dagli schemi di utilizzo standard per concentrarsi sui vincoli effettivi dello specifico processo produttivo.
E qui entrano in gioco l’APS – Advanced Planning Schedulation, la teoria dei vincoli di E. M. Goldratt e il collo di bottiglia, quest’ultimo intesto come la risorsa, lo step produttivo o il centro di lavoro che risulta maggiormente sollecitato in produzione all’interno di tutta la fabbrica. «Migliorare l’efficienza e la capacità produttive su macchine e centri che non sono collo di bottiglia non produce utili né per la fabbrica né per i clienti, ma genera solo sprechi e scarti di produzione, quando invece il throughput e l’efficienza del collo di bottiglia condizionano le prestazioni di tutta la fabbrica. – spiega Paolo Fontanot, Product Manager Tecnest – Affidandosi ad una pianificazione e schedulazione della produzione attraverso un APS “flessibile” e “parametrico” è possibile lavorare a blocchi e sui vincoli individuati per ottenere il massimo dell’efficienza produttiva. In questo modo infatti, tutte le attività a monte del collo di bottiglia vengono pianificate in modo che questo sia sempre correttamente alimentato: le attività a monte sono “tirate” da quelle del collo di bottiglia. Eventuali attività a valle vengono invece “spinte” dalla sequenza del collo di bottiglia per garantire il rispetto delle scadenze di consegna programmate».
Il caso Tricobiotos
Nella seconda parte del webinar Antonio Dota, consulente Tecnest, ha presentato la best practice Tricobiotos, azienda che ha scelto Tecnest per un progetto di ottimizzazione dei processi di pianificazione, schedulazione e gestione della produzione attraverso l'implementazione del software FLEX APS e MES con interconnessione 4.0 con le macchine di produzione.
Specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti cosmetici per la cura e la bellezza dei capelli quali, gel, cere, lozioni, balsami, mousse e shampoo, nello stabilimento di Vaiano (PO) la capacità produttiva annua è di oltre 5mila tonnellate ed è in grado di confezionare oltre 20 milioni di pezzi all'anno. Tricobiotos ha un approccio al mercato con logica principalmente di tipo Make To Stock e copre autonomamente l’intero processo di ricerca, progettazione, formulazione, produzione e confezionamento di prodotti professionali per capelli.
Il processo produttivo si divide in due step, preparazione bulk e confezionamento, e Tecnest ha individuato nel reparto confezionamento il collo di bottiglia da cui partire per pianificare e schedulare in maniera efficiente la produzione. «Il collo di bottiglia individuato viene in primo luogo pianificato a capacità finita e successivamente viene schedulato. Una volta definito il piano del confezionamento abbiamo la certezza che il reparto di produzione Bulk è in grado di rifornire il confezionamento. Il reparto Bulk subisce quindi un processo di sequenziazione dei batch di produzione. - afferma Antonio Dota, consulente Tecnest – Per il reparto di confezionamento, invece, siamo ricorsi ad un approccio classico di pianificazione a capacità finita e schedulazione, impiegando gli strumenti tipici di una schedulazione avanzata».
Quali i risultati ottenuti a seguito dell’implementazione del software FLEX APS e MES di Tecnest? Tricobiotos ha riscontrato una maggiore strutturazione dei processi aziendali, un migliore livello di servizio al cliente – minimizzando gli sprechi ed aumentando la produttività – e maggiore reattività alle perturbazioni sul piano di produzione. Il tutto grazie ad un unico sistema avanzato di pianificazione e schedulazione studiato appositamente da Tecnest per rendere il processo produttivo più smart ed efficiente.
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