di Michela Del Pizzo
Zalando, la piattaforma di fashion online con oltre 1.500 brand, sceglie il polo logistico di Stradella (PV) come sede del primo magazzino satellite internazionale del Gruppo, al di fuori della Germania, le cui attività verranno coordinate in collaborazione con il partner Fiege Logistics.
Zalando nasce nel 2008 a Berlino dall'idea un gruppo di amici poco più che ventenni – alcuni dei quali sono oggi all'interno del management board – che comprende le potenzialità del canale online e le applica ad un mondo, quello delle calzature e dell'abbigliamento, avendo sin da subito particolare attenzione alle nuove tecnologie e alla logistica. Questo mix si rivela vincente e nel giro di pochi anni, Zalando riesce ad imporsi sul mercato portando con sé un nuovo concetto di eCommerce per il fashion, incentrato sulla creazione di un “negozio virtuale” costruito attorno al cliente, fruibile con semplicità anche attraverso il mobile e soprattutto in grado di offrire un servizio di consegna gratuito, come racconta Giuseppe Tamola, country manager Italia di Zalando, nel corso della conferenza per l'inaugurazione del nuovo polo logistico di Stradella.
«Siamo convinti che la nostra integrazione di fashion, tecnologia e operations, con particolare attenzione ai processi logistici, ci consenta di offrire una value proposition convincente, sia per i clienti sia per i brand nostri partner» aggiunge poi Christoph Stark, vice president Logistics di Zalando.
Il sito di Stradella segue di quattro anni l'apertura di Zalando.it e svolgerà la funzione di “magazzino satellite” per i tre importanti centri di distribuzione presenti in Germania – Brieselang (2011), Erfurt (2012), Mönchengladbach (2014) – che fino ad ora hanno permesso di servire efficacemente i clienti in tutta Europa.
La struttura, di proprietà di Fiege Logistics, è stata scelta sia per l'affidabilità del partner logistico che conosce bene i meccanismi del segmento fashion, sia per la prossimità con Milano, dove in futuro verranno avviati dei test per sperimentare la fattibilità delle consegne same day, tra gli obiettivi del prossimo anno. «Nei quattro anni trascorsi dal lancio di Zalando.it abbiamo visto l’entusiasmo dei consumatori italiani crescere costantemente. Questo è il risultato dei continui miglioramenti apportati al servizio, effettuati tenendo sempre in considerazione le necessità dei nostri clienti. Il mercato italiano ha un grande potenziale e l’apertura di un magazzino dedicato ci permetterà di accelerare il percorso verso un livello di servizio persino superiore», afferma Giuseppe Tamola.
Il magazzino di Fiege Logistics per Zalando
Tra la fase di progettazione e la messa in opera del magazzino sono trascorsi solo tre mesi, come spiega Alberto Birolini, business development manager Fiege Italia, azienda che vanta già alcune collaborazioni con Zalando nella gestione dei resi nell'Est Europa. Spiega Birolini: «Al momento ci troviamo nella prima fase del progetto, quella di approvvigionamento dell'impianto, avviata ad inizio dicembre con l'arrivo di 20.000 articoli tra calzature, accessori e abbigliamento; la seconda fase avverrà ad inizio 2016 con le prime consegne ai clienti italiani; la terza ed ultima fase è prevista invece a metà 2016, quando gestiremo anche i resi».
Dal punto di vista degli spazi, il sito vero e proprio si compone di due magazzini principali, di 10.500 mq ciascuno, con la possibilità di estendere l'area ad un terzo magazzino, nel momento in cui i volumi saranno in linea con quelle che sono le aspettative del cliente.
Riguardo ai processi, una volta sopraggiunto il camion presso il piazzale, l'accettazione effettua una prima verifica del carico confrontando lo schedulato, dopodiché si procede con lo scarico dei pallet attraverso una delle oltre venti baie di carico posizionate lungo la superficie del magazzino. Da qui ci si sposta nell'area ricevimento per l'etichettatura e l'identificazione di ciascun articolo attraverso l'ausilio di apposite postazioni dotate di pc. Una volta associato il codice univoco, gli item vengono disposti sui carrelli ed infine stoccati a scaffale. Nella fase di picking, seguendo le istruzioni impartite dal terminale, l'operatore preleva più articoli di ordini diversi. La composizione dell'ordine vero e proprio avviene infatti nella fase di packing. Quando la spedizione è pronta, sarà poi compito del corriere – i partner di Zalando sono DHL e UPS –recapitare gli acquisti effettuati su Zalando.it al cliente finale.
Quello che stupisce è sicuramente la scelta di un magazzino sostanzialmente manuale, quando invece i centri di distribuzione in Germania vantano l'impiego di diverse tecnologie per l'automazione del magazzino. Non bisogna però dimenticare che la funzione del sito di Stradella è principalmente quella di custodire le merci in attesa degli ordini online, in un'area di maggiore prossimità ai clienti italiani, di modo da servirli nel minor tempo possibile e con maggiore efficienza.
«Quando le operazioni saranno a pieno regime, una volta terminata la fase iniziale, Fiege stima di creare fino a 350 posti di lavoro per seguire questo ambizioso progetto», afferma Alberto Birolini. Infatti, in accordo con i social standard di Zalando, per i circa 350 operatori che lavoreranno presso il deposito di Stradella, Fiege ha previsto di dotare il magazzino di un impianto di riscaldamento, oltre ad un'area di circa 1.000 mq di soppalco dove troveranno posto l'area di ristoro, i servizi, gli spogliatoio, ecc., impegnandosi sin da ora a creare un fondo, insieme a Zalando, per finanziare eventi dedicati ai dipendenti.
«Investire nell’espansione internazionale del nostro network logistico ci permette di valutare il valore aggiunto derivante da una maggiore vicinanza ai nostri consumatori. Questo progetto pilota, insieme alle misure implementate nell’ultimo anno – come l’accelerazione delle consegne a Parigi tramite Direct Injection, i test di consegna in giornata in alcune città tedesche o la semplificazione della procedura di reso, solo per nominarne alcune – dimostra il continuo impegno di Zalando nel soddisfare i propri clienti», conclude infine Christoph Stark.