27-06-2019
«Il tema della supply chain è diventato importante per le aziende produttrici del mondo del largo consumo, alimentare e vino, in seguito al successo dei nuovi modelli commerciali, sostanzialmente l’e-commerce e la consegna diretta al consumatore» ci spiega Damaso Zanardo, Amministratore Unico di AZ Trasporti Srl, anticipando i temi che saranno discussi al workshop organizzato da Logistica Management e Datavalue.com per giovedì 4 luglio a Conegliano Veneto (TV), in collaborazione con il Cirve - Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia, Università di Padova, con il patrocinio di Assindustria Venetocentro - Imprenditori Padova Treviso.
«Per tanti anni le aziende alimentari si sono strutturate in base al servizio richiesto dalla grande distribuzione organizzata» prosegue Zanardo. «Oggi invece, con il continuo aumento del canale B2C, devono ripensare completamente i loro modelli di supply chain. Ed entrambi i fronti sono chiamati a questo cambiamento: non solo i produttori, ma anche gli operatori logistici».
Chiediamo allora quali possono essere le nuove soluzioni in grado di supportare e realizzare questo cambiamento. «Cominciamo dal fronte produttori. Una prima soluzione efficace può essere quella di concentrare i propri prodotti presso fornitori specializzati, cosa che contribuisce a consolidare i volumi e dunque rende possibili quelle economie di scala che favoriscono gli investimenti in strutture innovative (ad esempio, magazzini a temperatura controllata) o in nuove tecnologie. E permette anche una miglior organizzazione della rete distributiva finalizzata all’evasione di ordini on line e consegna ai singoli clienti».
Da parte dell’operatore logistico, invece, quale può essere il contributo all’innovazione della supply chain? «È totalmente complementare a quello dei produttori, in quanto nasce dal consolidamento dei volumi: in pratica, possiamo unire le forze» risponde Zanardo. «Anche agli operatori logistici infatti si richiede un cambio organizzativo radicale. Devono sapersi strutturare secondo una logica di parcellizzazione di consegne nel territorio, con uno stampo più “corrieristico” che logistico, e attrezzarsi per gestire la distribuzione sia nazionale che internazionale. E devono inoltre implementare soluzioni software TMS e WMS per garantire la totale tracciabilità del prodotto, creando questo collegamento continuo fra l’eccellenza intrinseca dei brand e la loro adeguata diffusione sul mercato».
Può fare degli esempi specifici di soluzioni in grado di realizzare questi obiettivi? «Certamente. Ad esempio, vi è il problema dell’etichettatura: i produttori di vino, in particolare, devono etichettare ogni bottiglia a seconda del Paese di destinazione. Il partner logistico potrebbe svolgere questo servizio dotandosi di appositi macchinari, dunque subentrare ai produttori anche in termini di lavorazioni e fine linea. Altro tema sempre più strategico è quello della temperatura controllata: a tendere, anche il mondo dei vini sarà sempre più orientato alla conservazione in strutture coibentate o con temperature di 20-21 °C, sia per lo stoccaggio che per il trasporto. Si potrebbe citare anche il tema dei depositi fiscali. È dunque benvenuta qualunque occasione di confronto fra le due parti, in grado di mettere in luce tutte le esigenze e le capacità di risposta in grado di portare non solo efficienza economica, ma anche e soprattutto una maggior qualità di servizio».
Per approfondire questi temi vi invitiamo dunque a Conegliano Veneto (TV), giovedì 4 luglio, presso l’aula magna del Cirve in via Dalmasso 12, per il workshop dal titolo: “L’ottimizzazione della supply chain nel settore Food&Beverage”, organizzato da Logistica Management e Datavalue.com in collaborazione con il Cirve - Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia, Università di Padova, con il patrocinio di Assindustria Venetocentro - Imprenditori Padova Treviso.
La giornata avrà inizio alle 10 con la registrazione dei partecipanti e il caffè di benvenuto e terminerà alle 16 con la visita alle cantine e la degustazione di prosecco a cura della scuola enologica di Conegliano Veneto.
«Per tanti anni le aziende alimentari si sono strutturate in base al servizio richiesto dalla grande distribuzione organizzata» prosegue Zanardo. «Oggi invece, con il continuo aumento del canale B2C, devono ripensare completamente i loro modelli di supply chain. Ed entrambi i fronti sono chiamati a questo cambiamento: non solo i produttori, ma anche gli operatori logistici».
Chiediamo allora quali possono essere le nuove soluzioni in grado di supportare e realizzare questo cambiamento. «Cominciamo dal fronte produttori. Una prima soluzione efficace può essere quella di concentrare i propri prodotti presso fornitori specializzati, cosa che contribuisce a consolidare i volumi e dunque rende possibili quelle economie di scala che favoriscono gli investimenti in strutture innovative (ad esempio, magazzini a temperatura controllata) o in nuove tecnologie. E permette anche una miglior organizzazione della rete distributiva finalizzata all’evasione di ordini on line e consegna ai singoli clienti».
Da parte dell’operatore logistico, invece, quale può essere il contributo all’innovazione della supply chain? «È totalmente complementare a quello dei produttori, in quanto nasce dal consolidamento dei volumi: in pratica, possiamo unire le forze» risponde Zanardo. «Anche agli operatori logistici infatti si richiede un cambio organizzativo radicale. Devono sapersi strutturare secondo una logica di parcellizzazione di consegne nel territorio, con uno stampo più “corrieristico” che logistico, e attrezzarsi per gestire la distribuzione sia nazionale che internazionale. E devono inoltre implementare soluzioni software TMS e WMS per garantire la totale tracciabilità del prodotto, creando questo collegamento continuo fra l’eccellenza intrinseca dei brand e la loro adeguata diffusione sul mercato».
Può fare degli esempi specifici di soluzioni in grado di realizzare questi obiettivi? «Certamente. Ad esempio, vi è il problema dell’etichettatura: i produttori di vino, in particolare, devono etichettare ogni bottiglia a seconda del Paese di destinazione. Il partner logistico potrebbe svolgere questo servizio dotandosi di appositi macchinari, dunque subentrare ai produttori anche in termini di lavorazioni e fine linea. Altro tema sempre più strategico è quello della temperatura controllata: a tendere, anche il mondo dei vini sarà sempre più orientato alla conservazione in strutture coibentate o con temperature di 20-21 °C, sia per lo stoccaggio che per il trasporto. Si potrebbe citare anche il tema dei depositi fiscali. È dunque benvenuta qualunque occasione di confronto fra le due parti, in grado di mettere in luce tutte le esigenze e le capacità di risposta in grado di portare non solo efficienza economica, ma anche e soprattutto una maggior qualità di servizio».
Per approfondire questi temi vi invitiamo dunque a Conegliano Veneto (TV), giovedì 4 luglio, presso l’aula magna del Cirve in via Dalmasso 12, per il workshop dal titolo: “L’ottimizzazione della supply chain nel settore Food&Beverage”, organizzato da Logistica Management e Datavalue.com in collaborazione con il Cirve - Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia, Università di Padova, con il patrocinio di Assindustria Venetocentro - Imprenditori Padova Treviso.
La giornata avrà inizio alle 10 con la registrazione dei partecipanti e il caffè di benvenuto e terminerà alle 16 con la visita alle cantine e la degustazione di prosecco a cura della scuola enologica di Conegliano Veneto.
In breve:
L’ottimizzazione della supply chain nel settore food&beverage
Cirve - Università degli Studi di Padova - Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia
Aula Magna, via Dalmasso, 12 - 31015 Conegliano Veneto (Treviso)
(Seguire indicazioni per Enoteca Veneta)
Giovedì 4 luglio 2019, ore 10-16
Link diretto alla Pagina dell'evento
Link diretto all'Agenda
Accesso libero previa Registrazione
L’ottimizzazione della supply chain nel settore food&beverage
Cirve - Università degli Studi di Padova - Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia
Aula Magna, via Dalmasso, 12 - 31015 Conegliano Veneto (Treviso)
(Seguire indicazioni per Enoteca Veneta)
Giovedì 4 luglio 2019, ore 10-16
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