06-03-2020
Le aziende alimentari che rischiano deterioramenti e mancati guadagni perché i loro prodotti vengono trattenuti in dogana, otterranno numerosi vantaggi dall’ammissione di DNV GL nel Voluntary Qualified Importer Program (VQIP) della US Food and Drug Administration.
Grazie a questo accreditamento, da oggi DNV GL può infatti iniziare a rilasciare certificati di terza parte a supporto di esportatori e importatori. La certificazione rende più prevedibile la supply chain, riducendo il rischio che i propri prodotti vengano bloccati alla frontiera dalla dogana USA. L’FDA monitora importazioni alimentari per circa 49 miliardi di dollari l’anno, con l’obiettivo di proteggere la salute pubblica garantendo che gli alimentari distribuiti negli Stati Uniti siano sicuri, sani, integri ed etichettati correttamente.
Secondo i primi dati pubblicati dopo che le normative FSMA sono state introdotte nel 2011, l’FDA ha fisicamente esaminato circa l’1,9% delle importazioni alimentari, pari a 207.839 prodotti: ecco perché è essenziale che gli importatori implementino un solido sistema basato sui rischi (risk-based) per accelerare le procedure di monitoraggio da parte dell’FDA.
Gli esportatori verso gli Stati Uniti possono contare sugli audit di sicurezza alimentare e le strutture di certificazione di DNV GL, uno dei 10 enti certificatori accreditati. Le certificazioni rilasciate alle aziende estere possono poi essere utilizzate dagli importatori per stabilire se i prodotti sono idonei a partecipare al Voluntary Qualified Importer Program (VQIP), che permette una procedura di revisione più rapida per gli alimentari che entrano negli USA.
Per gli alimenti che entrano nel paese con il programma VQIP, l’FDA limita le ispezioni e/o i controlli a campione solo a pochi casi specifici (per esempio, le indagini su un focolaio d’infezione). In ogni caso, quando ha necessità di esaminare un lotto coperto da VQIP l’FDA cercherà di farlo, per quanto possibile, prelevando i campioni alla destinazione dei prodotti o in una sede indicata dall’importatore VQIP. In caso l’FDA prelevi campioni da un lotto di importazioni alimentari coperte da VQIP, i suoi laboratori daranno priorità all’analisi di questi campioni.
L’FDA gestirà inoltre un Help Desk per gli importatori VQIP, che li metterà in collegamento con personale FDA dedicato a rispondere alle loro domande e che li aiuterà a risolvere le criticità.
Grazie a questo accreditamento, da oggi DNV GL può infatti iniziare a rilasciare certificati di terza parte a supporto di esportatori e importatori. La certificazione rende più prevedibile la supply chain, riducendo il rischio che i propri prodotti vengano bloccati alla frontiera dalla dogana USA. L’FDA monitora importazioni alimentari per circa 49 miliardi di dollari l’anno, con l’obiettivo di proteggere la salute pubblica garantendo che gli alimentari distribuiti negli Stati Uniti siano sicuri, sani, integri ed etichettati correttamente.
Secondo i primi dati pubblicati dopo che le normative FSMA sono state introdotte nel 2011, l’FDA ha fisicamente esaminato circa l’1,9% delle importazioni alimentari, pari a 207.839 prodotti: ecco perché è essenziale che gli importatori implementino un solido sistema basato sui rischi (risk-based) per accelerare le procedure di monitoraggio da parte dell’FDA.
Gli esportatori verso gli Stati Uniti possono contare sugli audit di sicurezza alimentare e le strutture di certificazione di DNV GL, uno dei 10 enti certificatori accreditati. Le certificazioni rilasciate alle aziende estere possono poi essere utilizzate dagli importatori per stabilire se i prodotti sono idonei a partecipare al Voluntary Qualified Importer Program (VQIP), che permette una procedura di revisione più rapida per gli alimentari che entrano negli USA.
Per gli alimenti che entrano nel paese con il programma VQIP, l’FDA limita le ispezioni e/o i controlli a campione solo a pochi casi specifici (per esempio, le indagini su un focolaio d’infezione). In ogni caso, quando ha necessità di esaminare un lotto coperto da VQIP l’FDA cercherà di farlo, per quanto possibile, prelevando i campioni alla destinazione dei prodotti o in una sede indicata dall’importatore VQIP. In caso l’FDA prelevi campioni da un lotto di importazioni alimentari coperte da VQIP, i suoi laboratori daranno priorità all’analisi di questi campioni.
L’FDA gestirà inoltre un Help Desk per gli importatori VQIP, che li metterà in collegamento con personale FDA dedicato a rispondere alle loro domande e che li aiuterà a risolvere le criticità.