12-10-2023
A pochi passi dal Duomo di Milano ha preso casa, da marzo di quest'anno, l’azienda statunitense Flexport, che scommette tutto sull’innovazione tecnologica per semplificare il mondo delle spedizioni, dal punto di vista della gestione documentale e dello scambio dati, e permettere a qualsiasi tipo di azienda, dalla più grande alla più piccola, di monitorare il singolo item (e non il lotto) lungo l'intera filiera. Il tutto, secondo il nuovo modello di Supply Chain as a Service, dove grazie al cloud qualsiasi processo può essere digitalizzato ma, soprattutto, esternalizzato.
Nata a San Francisco nel 2012, Flexport è atterrata in Europa nel 2016 e, visti i forti legami del nostro Paese con gli Stati Uniti a livello di esportazioni, ha deciso di affacciarsi sul mercato italiano proponendo innanzitutto un approccio “modulare” a seconda delle esigenze della committenza, avendo come target le PMI italiane, spesso escluse dalla transizione digitale per via del loro fatturato. Flexport è infatti una piattaforma che collega l’intero ecosistema del commercio globale attraverso un sistema unificato che registra gli scambi e traccia le spedizioni di ogni singolo componente del prodotto. La tecnologia sottostante è il vero punto di differenziazione: sistemi di intelligenza artificiale e machine learning consentono alle imprese di pianificare, eseguire e ottimizzare la catena di approvvigionamento, aiutandole ad adattarsi a scenari complessi e in rapida evoluzione e mitigando gli impatti sulle forniture.
Flexport fornisce servizi completi digitali di spedizione merci e intermediazione doganale autorizzata a oltre 40.000 clienti e fornitori in più di 112 paesi e, attraverso la propria piattaforma, permette di gestire spedizione globali per il trasporto aereo, marittimo (FCL e LCL), ferroviario e su gomma (FTL e LTL) in tutte le principali rotte commerciali e geografiche. L'azienda offre anche intermediazione doganale e servizi commerciali e finanziari, tra cui trade advisory, assicurazione del carico e finanziamenti commerciali.
Attraverso servizi avanzati, Flexport vuole garantire una maggiore accessibilità a queste tecnologie a tutte le imprese, soprattutto le PMI che hanno meno risorse a disposizione, per aiutarle ad eliminare le barriere al commercio globale e fornire loro funzionalità, assistenza e consulenza finora appannaggio solo delle grandi imprese. Infine, ma non meno importante, l’accesso a metriche avanzate consente di efficientare la supply chain anche nella direzione di ridurre le emissioni di carbonio nell’ambiente – un obiettivo cruciale per i grandi brand del Made in Italy che Flexport intende supportare.
«La nostra piattaforma, grazie alla sua interfaccia estremamente user friendly, permette una visibilità completa sulla spedizione e sui singoli articoli che la compongono, offrendo un livello di comunicazione tra gli attori coinvolti (trasportatori, spedizionieri, le dogane, i transit point…) molto efficiente, con uno scambio dati praticamente in real time. Committente e fornitori possono infatti interagire tra loro all’interno della piattaforma, ricercando dati, chiedendo aggiornamenti o analizzando lo stato delle spedizioni in corso. C’è poi tutta la parte di analisi dei dati per generare utili report da condividere con il top management o le diverse funzioni aziendali. Il sistema prevede inoltre la possibilità di rendere più sostenibili le proprie spedizioni intervenendo su diversi parametri quali le emissioni e il routing, giusto per fare qualche esempio» afferma Japp de Mots, general manager di Flexport.
Luigi Ragni, sales manager Italy di Flexport aggiunge che «l’intento dell’azienda è anche quello di contribuire al change management riguardo l’adozione di tecnologie avanzata all’interno di contesti industriali anche medio-piccoli, perché la digitalizzazione interessa anche loro, come attori di un commercio sempre più globale e unificato».
Nata a San Francisco nel 2012, Flexport è atterrata in Europa nel 2016 e, visti i forti legami del nostro Paese con gli Stati Uniti a livello di esportazioni, ha deciso di affacciarsi sul mercato italiano proponendo innanzitutto un approccio “modulare” a seconda delle esigenze della committenza, avendo come target le PMI italiane, spesso escluse dalla transizione digitale per via del loro fatturato. Flexport è infatti una piattaforma che collega l’intero ecosistema del commercio globale attraverso un sistema unificato che registra gli scambi e traccia le spedizioni di ogni singolo componente del prodotto. La tecnologia sottostante è il vero punto di differenziazione: sistemi di intelligenza artificiale e machine learning consentono alle imprese di pianificare, eseguire e ottimizzare la catena di approvvigionamento, aiutandole ad adattarsi a scenari complessi e in rapida evoluzione e mitigando gli impatti sulle forniture.
Flexport fornisce servizi completi digitali di spedizione merci e intermediazione doganale autorizzata a oltre 40.000 clienti e fornitori in più di 112 paesi e, attraverso la propria piattaforma, permette di gestire spedizione globali per il trasporto aereo, marittimo (FCL e LCL), ferroviario e su gomma (FTL e LTL) in tutte le principali rotte commerciali e geografiche. L'azienda offre anche intermediazione doganale e servizi commerciali e finanziari, tra cui trade advisory, assicurazione del carico e finanziamenti commerciali.
Attraverso servizi avanzati, Flexport vuole garantire una maggiore accessibilità a queste tecnologie a tutte le imprese, soprattutto le PMI che hanno meno risorse a disposizione, per aiutarle ad eliminare le barriere al commercio globale e fornire loro funzionalità, assistenza e consulenza finora appannaggio solo delle grandi imprese. Infine, ma non meno importante, l’accesso a metriche avanzate consente di efficientare la supply chain anche nella direzione di ridurre le emissioni di carbonio nell’ambiente – un obiettivo cruciale per i grandi brand del Made in Italy che Flexport intende supportare.
«La nostra piattaforma, grazie alla sua interfaccia estremamente user friendly, permette una visibilità completa sulla spedizione e sui singoli articoli che la compongono, offrendo un livello di comunicazione tra gli attori coinvolti (trasportatori, spedizionieri, le dogane, i transit point…) molto efficiente, con uno scambio dati praticamente in real time. Committente e fornitori possono infatti interagire tra loro all’interno della piattaforma, ricercando dati, chiedendo aggiornamenti o analizzando lo stato delle spedizioni in corso. C’è poi tutta la parte di analisi dei dati per generare utili report da condividere con il top management o le diverse funzioni aziendali. Il sistema prevede inoltre la possibilità di rendere più sostenibili le proprie spedizioni intervenendo su diversi parametri quali le emissioni e il routing, giusto per fare qualche esempio» afferma Japp de Mots, general manager di Flexport.
Luigi Ragni, sales manager Italy di Flexport aggiunge che «l’intento dell’azienda è anche quello di contribuire al change management riguardo l’adozione di tecnologie avanzata all’interno di contesti industriali anche medio-piccoli, perché la digitalizzazione interessa anche loro, come attori di un commercio sempre più globale e unificato».
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