12-05-2014
Marco Goegan
Marco Goegan
Sistema SQAS
La task force SQAS (Safety and Quality Assessment System) si occupa della valutazione dei fornitori logistici che trattano elementi chimici. In un settore così delicato, uno standard di qualità ha grandissimo rilievo per quanto concerne la sicurezza. Francesco Carciotto, presidente del Comitato Logistica di Federchimica, spiega come il sistema SQAS sia nato per volontà delle aziende chimiche europee stesse e che il Workshop di quest’anno sia l’occasione ideale per presentare la nuova linea guida SQAS elaborata dalla task force.
Il Safety and Quality Assessment System è uno strumento manageriale molto importante per valutare i partner di servizi logistici, innanzitutto perché permette l’uniformità e la standardizzazione dei criteri di valutazione delle attività e dei processi di gestione. Si fonda su procedure e questionari che comprendono gli aspetti caratteristici di qualità del servizio, sicurezza e igiene industriale, impegno ambientale e “security” durante tutte le fasi di erogazione del servizio.
Un’altra certificazione?
È bene precisare che SQAS non è una certificazione ma una valutazione, formulata, come dicevamo, basandosi su standard promossi dall’industria chimica in Europa. I valutatori sono indipendenti e sono accreditati sulla base di un percorso formativo gestito direttamente dal CEFIC (Conseil Européen des Fédérations de l’industrie chimique).
I vantaggi della valutazione SQAS sono di uniformare i criteri e i processi di verifica, ed evitare ripetute valutazioni allo stesso fornitore da parte di committenti diversi, ottimizzando tempi e risorse.
Stefano Mussini, consulente per la sicurezza per il trasporto di merci pericolose per gli stabilimenti Dow, Dow Agrosciences e Styron per Italia, Spagna e Portogallo, ricorda: «Le linee guida SQAS sono uno dei pilastri della gestione responsabile delle fasi di distribuzione e della logistica in ambito chimico. È strutturata in cinque moduli, in base ai diversi fornitori di servizi: trasporto su strada, spedizionieri ferroviari, aziende di lavaggio cisterne, magazzini di merci, distributori di prodotti chimici». In Italia, la percentuale di diffusione della valutazione è così ripartita: 67% autotrasportatori, 16% stazioni di lavaggio, 14% distributori, 3% depositi, 0% imprese ferroviarie.
Costi quantificabili vs Costi non quantificabili
Il workshop però è stato anche l’occasione per richiamare l’attenzione su alcune criticità del sistema SQAS, prima fra tutte l’attenzione per i temi della sicurezza e della sostenibilità delle aziende appaltatrici al momento della scelta dei partner logistici che deve essere maggiore. Troppo spesso infatti certificazioni e valutazioni di qualità passano in secondo piano rispetto a migliori condizioni economiche proposte. Questo ovviamente non incentiva le aziende a investire nel migliorare le proprie procedure, seguendo uno standard come quello SQAS.
La convenienza però è solo apparente, come sottolinea Victor Trapani, SQAS Manager per CEFIC a Bruxelles: «Mentre i costi per la scelta di un partner logistico con valutazione SQAS sono chiari e precisi, quelli conseguenti a un possibile incidente a causa di procedure sbagliate non lo sono: può essere la perdita di un carico, quella di un magazzino o addirittura essere costretti a chiudere la propria attività».