12-03-2014
di Michela Del Pizzo
di Michela Del Pizzo
Presso l'Università Bocconi di Milano, è stato celebrato il passaggio di consegne tra gli studenti che hanno concluso il percorso formativo del Master universitario in Economia e Management dei Trasporti, della Logistica e delle Infrastrutture (MEMIT) e quelli che si accingono ad intraprenderlo. Per dare ancora più rilievo a quella che sarà la X edizione del MEMIT, prima della proclamazione si è tenuta una tavola rotonda incentrata sulle possibili linee guida che il settore dei trasporti e delle logistica dovrebbe applicare per uscire una volta per tutte dalla crisi e, soprattutto, dalla caotica regolazione in cui vige, ritenuta dai più uno dei maggiori freni per la ripresa.
Alla discussione hanno preso parte Andrea Camanzi, primo presidente eletto della nuova Autorità di regolazione dei Trasporti, Carlo Gattini, vicepresidente Associazione Italiana Corrieri Aerei Internazionali (Aicai), Emanuele Grimaldi presidente Confederazione Italiana Armatori (Confitarma), Nereo Marcucci, presidente Confetra, Mauro Moretti, amministratore delegato Ferrovie dello Stato e presidente International Union of Railways, Alessandro Ricci, presidente Unione Interporti Riuniti (UIR).
L'attuale scenario e considerazioni future
Dopo il discorso di apertura da parte del rettore in carica Andrea Sironi, i docenti responsabili del MEMIT, Lanfranco Senn (anche presidente del Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo – Certet) e Oliviero Baccelli, direttore del Master, hanno ricordato come quello dei trasporti sia un settore interessante per l'occupazione giovanile e l'importanza di mettere al primo posto la qualità della mobilità di merci e persone, puntando al ruolo attivo delle imprese, fortemente limitato dalla pesante burocrazia.
Ad avviare il dibattito è stato Andrea Camanzi, a capo della neo-costituita Autorità dei Trasporti, competente per la regolazione nel settore dei trasporti e dell’accesso alle relative infrastrutture ed ai servizi accessori. Tra i suoi compiti rientrano anche la definizione dei livelli di qualità dei servizi di trasporto e dei contenuti minimi dei diritti che gli utenti possono rivendicare nei confronti dei gestori. Il segnale che vorrebbe dare Camanzi è quello di rottura col passato, introducendo un modello di regolazione indipendente dal pubblico che permetta alle aziende di poter gestire con più libertà le grandezze economiche inerenti il commercio dei trasporti, tra cui gli investimenti e l'introduzione di contratti per la determinazione del prezzo dei servizi (al posto delle tariffe stabilite dal ministero). Oltre a questo, sarebbe importante puntare ad una migliore integrazione a livello europeo del mercato italiano dei trasporti, cercando di armozzare le procedure e le normative tra i diversi paesi. Camanzi sottolinea infine due concetti interessanti, quello della “Intraimprenditorialità” e della “Coopetition”, indispensabili per superare gli ostacoli tra le aziende che hanno ancora difficoltà ad accettare di collaborare con i propri competitor, nonostante questo possa significare nuove opportunità di crescita e sviluppo.
Successivamente, Emanuele Grimaldi ha preso la parola per sottolineare quanto il costo dei servizi offerti e l'innovazione tecnologica facciano la differenza nel settore del commercio marittimo, responsabile del 90% dello spostamento di merci a livello mondiale. Per Grimaldi è necessario inoltre sapersi adattare alle nuove esigenze di mercato, come quelle sorte con l'ecommerce, proponendo nuovi servizi e allargando la propria offerta. Anche Nereo Marcucci insiste sul concetto di innovazione e sul bisogno di semplificazione delle procedure doganali e della burocrazia legata ai trasporti in generale, che non può che svantaggiare l'Italia a livello internazionale. Nel suo intervento, Mauro Moretti si è invece espresso sulla poca attenzione data dal nostro sistema imprenditoriale al settore dei servizi, a tutto vantaggio del manifatturiero, e che ci ha portati ad essere indietro rispetto all'Europa. Se infatti, per effetto della globalizzazione, le aziende di tutto il mondo hanno delocalizzato, queste stesse hanno comunque spinto affinché si investisse in nuove infrastrutture e servizi all'interno dei propri confini nazionali, e gli stati sovrani hanno remato nella stessa direzione affinché questo avvenisse. In chiusura, Alessandro Ricci ha ricordato che una delle strade percorribili per uscire dalla crisi dei trasporti è quella dell'outsourcing logistico, ancora poco utilizzato dalle aziende. Prima però è necessario che il sistema interno della logistica e dei trasporti superi la frammentazione e la disparità di livello, in termini di servizi, esistente tra il nord e il sud del Paese.
MEMIT in breve
Il MEMIT dell'Università Bocconi è un master universitario di primo livello della durata di dodici mesi, che si propone di sviluppare la capacità di comprensione e gestione dei diversi elementi che costituiscono il sistema dei trasporti, della logistica e delle infrastrutture, attraverso una visione interdisciplinare e intermodale.
Obiettivo del master è di formare figure professionali specializzate con le competenze manageriali necessarie alla pianificazione e gestione delle attività nel settore dei trasporti, della logistica e delle infrastrutture. La rapida evoluzione di questi settori ha determinato, infatti, una forte domanda di nuove figure professionali che compendiano aspetti altamente specialistici e di sistema con competenze trasversali di settore: economia e management dei trasporti, gestione della mobilità delle merci e delle persone, trasporti e sviluppo del territorio, profili tecnologici e di mercato dei servizi di trasporto, pianificazione strategica delle infrastrutture, aspetti ambientali e di politica dei trasporti.
Per maggiori informazioni www.unibocconi.it/memit
Alla discussione hanno preso parte Andrea Camanzi, primo presidente eletto della nuova Autorità di regolazione dei Trasporti, Carlo Gattini, vicepresidente Associazione Italiana Corrieri Aerei Internazionali (Aicai), Emanuele Grimaldi presidente Confederazione Italiana Armatori (Confitarma), Nereo Marcucci, presidente Confetra, Mauro Moretti, amministratore delegato Ferrovie dello Stato e presidente International Union of Railways, Alessandro Ricci, presidente Unione Interporti Riuniti (UIR).
L'attuale scenario e considerazioni future
Dopo il discorso di apertura da parte del rettore in carica Andrea Sironi, i docenti responsabili del MEMIT, Lanfranco Senn (anche presidente del Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo – Certet) e Oliviero Baccelli, direttore del Master, hanno ricordato come quello dei trasporti sia un settore interessante per l'occupazione giovanile e l'importanza di mettere al primo posto la qualità della mobilità di merci e persone, puntando al ruolo attivo delle imprese, fortemente limitato dalla pesante burocrazia.
Ad avviare il dibattito è stato Andrea Camanzi, a capo della neo-costituita Autorità dei Trasporti, competente per la regolazione nel settore dei trasporti e dell’accesso alle relative infrastrutture ed ai servizi accessori. Tra i suoi compiti rientrano anche la definizione dei livelli di qualità dei servizi di trasporto e dei contenuti minimi dei diritti che gli utenti possono rivendicare nei confronti dei gestori. Il segnale che vorrebbe dare Camanzi è quello di rottura col passato, introducendo un modello di regolazione indipendente dal pubblico che permetta alle aziende di poter gestire con più libertà le grandezze economiche inerenti il commercio dei trasporti, tra cui gli investimenti e l'introduzione di contratti per la determinazione del prezzo dei servizi (al posto delle tariffe stabilite dal ministero). Oltre a questo, sarebbe importante puntare ad una migliore integrazione a livello europeo del mercato italiano dei trasporti, cercando di armozzare le procedure e le normative tra i diversi paesi. Camanzi sottolinea infine due concetti interessanti, quello della “Intraimprenditorialità” e della “Coopetition”, indispensabili per superare gli ostacoli tra le aziende che hanno ancora difficoltà ad accettare di collaborare con i propri competitor, nonostante questo possa significare nuove opportunità di crescita e sviluppo.
Successivamente, Emanuele Grimaldi ha preso la parola per sottolineare quanto il costo dei servizi offerti e l'innovazione tecnologica facciano la differenza nel settore del commercio marittimo, responsabile del 90% dello spostamento di merci a livello mondiale. Per Grimaldi è necessario inoltre sapersi adattare alle nuove esigenze di mercato, come quelle sorte con l'ecommerce, proponendo nuovi servizi e allargando la propria offerta. Anche Nereo Marcucci insiste sul concetto di innovazione e sul bisogno di semplificazione delle procedure doganali e della burocrazia legata ai trasporti in generale, che non può che svantaggiare l'Italia a livello internazionale. Nel suo intervento, Mauro Moretti si è invece espresso sulla poca attenzione data dal nostro sistema imprenditoriale al settore dei servizi, a tutto vantaggio del manifatturiero, e che ci ha portati ad essere indietro rispetto all'Europa. Se infatti, per effetto della globalizzazione, le aziende di tutto il mondo hanno delocalizzato, queste stesse hanno comunque spinto affinché si investisse in nuove infrastrutture e servizi all'interno dei propri confini nazionali, e gli stati sovrani hanno remato nella stessa direzione affinché questo avvenisse. In chiusura, Alessandro Ricci ha ricordato che una delle strade percorribili per uscire dalla crisi dei trasporti è quella dell'outsourcing logistico, ancora poco utilizzato dalle aziende. Prima però è necessario che il sistema interno della logistica e dei trasporti superi la frammentazione e la disparità di livello, in termini di servizi, esistente tra il nord e il sud del Paese.
MEMIT in breve
Il MEMIT dell'Università Bocconi è un master universitario di primo livello della durata di dodici mesi, che si propone di sviluppare la capacità di comprensione e gestione dei diversi elementi che costituiscono il sistema dei trasporti, della logistica e delle infrastrutture, attraverso una visione interdisciplinare e intermodale.
Obiettivo del master è di formare figure professionali specializzate con le competenze manageriali necessarie alla pianificazione e gestione delle attività nel settore dei trasporti, della logistica e delle infrastrutture. La rapida evoluzione di questi settori ha determinato, infatti, una forte domanda di nuove figure professionali che compendiano aspetti altamente specialistici e di sistema con competenze trasversali di settore: economia e management dei trasporti, gestione della mobilità delle merci e delle persone, trasporti e sviluppo del territorio, profili tecnologici e di mercato dei servizi di trasporto, pianificazione strategica delle infrastrutture, aspetti ambientali e di politica dei trasporti.
Per maggiori informazioni www.unibocconi.it/memit