01-02-2019
Infrastrutture, geopolitica e logistica, tecnologie informatiche e dei trasporti, specializzazioni verticali, riforme e novità normative sono state al centro del dibattito che ha animato l’assemblea di apertura della terza edizione di Shipping, Forwarding&Logistics Meet Industry, svoltasi presso il Centro Congressi Assolombarda e organizzata da Clickutility Team e Propeller Club Port of Milan, oltre ai partner istituzionali Federagenti e Spediservices.
Obiettivo dell’incontro, trovare un accordo dinamico per agire insieme verso il perseguimento di interessi comuni, nel rispetto delle identità e di tutte le categorie di operatori per affrontare le sfide comuni, interagendo con le istituzioni. In apertura, l’intervento di indirizzo del viceministro alle infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi che ha sottolineato l’importanza di fare sistema e semplificare le procedure per continuare a crescere nella logistica e trasporti; tra gli altri relatori, da sottolineare anche la presenza del sindaco di Genova Marco Bucci che, in qualità di commissario per la ricostruzione del Ponte Morandi, ha raccontato quanto fatto da parte della cittadinanza e delle istituzioni per mettere in moto l'iter burocratico necessario per l'abbattimento e la ricostruzione del ponte, in tempi rapidi e arrecando meno danni possibili ai cittadini. A moderare Dario Di Vico, editorialista economico del Corriere della Sera da sempre addentro al rapporto tra logistica e produzione.
Obiettivo dell’incontro, trovare un accordo dinamico per agire insieme verso il perseguimento di interessi comuni, nel rispetto delle identità e di tutte le categorie di operatori per affrontare le sfide comuni, interagendo con le istituzioni. In apertura, l’intervento di indirizzo del viceministro alle infrastrutture e trasporti Edoardo Rixi che ha sottolineato l’importanza di fare sistema e semplificare le procedure per continuare a crescere nella logistica e trasporti; tra gli altri relatori, da sottolineare anche la presenza del sindaco di Genova Marco Bucci che, in qualità di commissario per la ricostruzione del Ponte Morandi, ha raccontato quanto fatto da parte della cittadinanza e delle istituzioni per mettere in moto l'iter burocratico necessario per l'abbattimento e la ricostruzione del ponte, in tempi rapidi e arrecando meno danni possibili ai cittadini. A moderare Dario Di Vico, editorialista economico del Corriere della Sera da sempre addentro al rapporto tra logistica e produzione.
L’importanza di infrastrutture “sane”
Nel corso della mattinata, accanto alle istituizioni sono intervenuti i principali rappresentanti delle associazioni di categoria riguardo logistica, trasporti e infrastrutture. Tra questi, Andrea Gentile, Presidente di Assologistica, ha sottolineato: «Tutti concordiamo sul fatto che le infrastrutture (strade, autostrade, ferrovie, porti, aeroporti) rappresentino lo “scheletro” di un Paese, ovvero quell’ossatura indispensabile per consentirgli di “muoversi” e “far muovere” i suoi cittadini e le merci. E ancora tutti concordiamo sul fatto che Infrastrutture efficienti e connesse siano il presupposto indispensabile e fondamentale non solo per consentire un’efficace circolazione delle merci (e ovviamente delle persone), ma anche per favorire l’internazionalizzazione del nostro Paese e il suo completo inserimento nella rete dei corridoi trans-europei e nell’area mediterranea. Le infrastrutture sono un mezzo importante e determinante, ma non il fine, per la crescita economica di un Paese. E il loro stato di salute influisce su tutta la nazione e non su questa o quella Regione, su questo o quel distretto, su questa o quella specifica area economica.
Una cosa deve essere chiara, il crollo del ponte Morandi non ha danneggiato (sotto svariati punti di vista) solo Genova e la Liguria, ma l’Italia intera e conseguentemente la sua economia. Sul ruolo strategico delle infrastrutture nel favorire l’internazionalizzazione di uno Stato ci basti riflettere in merito a quanto sta facendo la Cina con la Belt and Road Initiative, il cui scopo non è unicamente quello di collegare fisicamente la Cina alle città dell’Eurasia, ma anche quello di favorire l’export della sovra-produzione cinese, di ampliare il suo accesso a materie prime e mercati di esportazione, accrescendo al tempo stesso il peso finanziario e istituzionale della Cina in aree strategiche del globo. Vedete quante finalità dietro a delle “semplici” infrastrutture fisiche!
Ma veniamo all’Italia e a quelli che si possono considerare alcuni dei suoi mali infrastrutturali: polarizzazione del trasporto su alcuni grandi assi; concentrazione sul traffico via gomma rispetto a quello su rotaia; inefficienze organizzative del sistema ferroviario; difficile e faticosa mobilità nel Meridione nonostante la dinamicità dei suoi porti; scarsa propensione alla programmazione. Ma, dopo quanto avvenuto a Genova lo scorso agosto e adesso il blocco della Orte-Ravenna, il tema centrale per il nostro Paese diventa la messa in sicurezza e la manutenzione delle opere infrastrutturali esistenti».
Nel corso della mattinata, accanto alle istituizioni sono intervenuti i principali rappresentanti delle associazioni di categoria riguardo logistica, trasporti e infrastrutture. Tra questi, Andrea Gentile, Presidente di Assologistica, ha sottolineato: «Tutti concordiamo sul fatto che le infrastrutture (strade, autostrade, ferrovie, porti, aeroporti) rappresentino lo “scheletro” di un Paese, ovvero quell’ossatura indispensabile per consentirgli di “muoversi” e “far muovere” i suoi cittadini e le merci. E ancora tutti concordiamo sul fatto che Infrastrutture efficienti e connesse siano il presupposto indispensabile e fondamentale non solo per consentire un’efficace circolazione delle merci (e ovviamente delle persone), ma anche per favorire l’internazionalizzazione del nostro Paese e il suo completo inserimento nella rete dei corridoi trans-europei e nell’area mediterranea. Le infrastrutture sono un mezzo importante e determinante, ma non il fine, per la crescita economica di un Paese. E il loro stato di salute influisce su tutta la nazione e non su questa o quella Regione, su questo o quel distretto, su questa o quella specifica area economica.
Una cosa deve essere chiara, il crollo del ponte Morandi non ha danneggiato (sotto svariati punti di vista) solo Genova e la Liguria, ma l’Italia intera e conseguentemente la sua economia. Sul ruolo strategico delle infrastrutture nel favorire l’internazionalizzazione di uno Stato ci basti riflettere in merito a quanto sta facendo la Cina con la Belt and Road Initiative, il cui scopo non è unicamente quello di collegare fisicamente la Cina alle città dell’Eurasia, ma anche quello di favorire l’export della sovra-produzione cinese, di ampliare il suo accesso a materie prime e mercati di esportazione, accrescendo al tempo stesso il peso finanziario e istituzionale della Cina in aree strategiche del globo. Vedete quante finalità dietro a delle “semplici” infrastrutture fisiche!
Ma veniamo all’Italia e a quelli che si possono considerare alcuni dei suoi mali infrastrutturali: polarizzazione del trasporto su alcuni grandi assi; concentrazione sul traffico via gomma rispetto a quello su rotaia; inefficienze organizzative del sistema ferroviario; difficile e faticosa mobilità nel Meridione nonostante la dinamicità dei suoi porti; scarsa propensione alla programmazione. Ma, dopo quanto avvenuto a Genova lo scorso agosto e adesso il blocco della Orte-Ravenna, il tema centrale per il nostro Paese diventa la messa in sicurezza e la manutenzione delle opere infrastrutturali esistenti».
Trasporti e l’opportunità del digitale
All’assemblea si è parlato anche dei vantaggi dell’industry 4.0 e delle opportunità di migliorare i trasporti intermodali attraverso le nuove tecnologie: «Nella logistica la guida autonoma dovrà necessariamente portare alla condivisione dei dati relativi alla merce e alle infrastrutture, un Internet of Logistics per cogliere tutti i vantaggi del veicolo del futuro - afferma Massimo Marciani, presidente del Freight Leaders Council - Il salto tecnologico verso il digitale, attraverso la condivisione automatica delle informazioni relative al servizio di trasporto multimodale porterà nel lungo termine diversi benefici. L'interconnessione dei veicoli consentirà di trasmettere informazioni in tempo reale per la pianificazione dinamica delle attività della supply chain. La capacità dei veicoli autonomi di dialogare con altri mezzi e, potenzialmente, con le infrastrutture, consentirà di gestire senza l'intervento di operatori la movimentazione all'interno dei depositi o dei piazzali. Ma se gli operatori non saranno in grado di mettere in piedi un sistema telematico adeguato, il dialogo non ci sarà e potremmo correre il rischio di sprecare un’occasione». «Un altro aspetto da considerare – continua Marciani – è che la guida autonoma sarà una tecnologia rivoluzionaria per la mobilità in generale così come lo smartphone è stato nell'ultimo decennio nel campo delle telecomunicazioni. Si prospettano importanti benefici in termini di sicurezza stradale e di ottimizzazione del flusso e della velocità del traffico. UBS, importante banca di investimento, ha previsto che il veicolo autonomo, l'elettrificazione e la concorrenza ridurranno i costi e renderanno la proprietà di un'automobile quasi due volte più costosa rispetto a un servizio di guida autonoma su richiesta così da rendere maturo e stabile il passaggio dal possesso del mezzo all’acquisto del servizio».
Confrontarsi e fare sistema
Dagli ospiti è emerso dunque grande entusiasmo e tanta voglia di partecipare al futuro della logistica in Italia. Betty Schiavoni, Presidente di Alsea, spiega che «L'alleanza è oggi ancora più urgente di fronte alle sfide che insieme dobbiamo affrontare, a partire da quella della fragilità delle nostre infrastrutture, ma anche la concorrenza internazionale, l'introduzione delle nuove tecnologie dell'informazione e dei trasporti, le novità normative come le ZLS».
«La terza edizione di Shipping, Forwarding&Logistics meet Industry – conclude Riccardo Fuochi, Presidente di The International Propeller Club Port of of Milan, che è anche fra gli organizzatori dell'evento - è la più completa da sempre. Il focus sulle fragilità infrastrutturali e sulle possibili soluzioni e quello su geopolitica e logistica sono di attualità scottante, come anche l'attenzione posta, nelle sessioni verticali, su piccole e medie imprese, made in Italy, introduzione strategica di nuove tecnologie informatiche (la blockchain) e di trasporto, e altre di grande interesse, come porti e retroporti e ZES e ZLS. Il concetto è: confrontiamoci tra committenti e fornitori ma agiamo anche di concerto sugli argomenti dove gli interessi profondi sono comuni. La filosofia degli International Propellers Clubs è da sempre questa».
Per maggiori informazioni: www.shippingmeetsindustry.it
All’assemblea si è parlato anche dei vantaggi dell’industry 4.0 e delle opportunità di migliorare i trasporti intermodali attraverso le nuove tecnologie: «Nella logistica la guida autonoma dovrà necessariamente portare alla condivisione dei dati relativi alla merce e alle infrastrutture, un Internet of Logistics per cogliere tutti i vantaggi del veicolo del futuro - afferma Massimo Marciani, presidente del Freight Leaders Council - Il salto tecnologico verso il digitale, attraverso la condivisione automatica delle informazioni relative al servizio di trasporto multimodale porterà nel lungo termine diversi benefici. L'interconnessione dei veicoli consentirà di trasmettere informazioni in tempo reale per la pianificazione dinamica delle attività della supply chain. La capacità dei veicoli autonomi di dialogare con altri mezzi e, potenzialmente, con le infrastrutture, consentirà di gestire senza l'intervento di operatori la movimentazione all'interno dei depositi o dei piazzali. Ma se gli operatori non saranno in grado di mettere in piedi un sistema telematico adeguato, il dialogo non ci sarà e potremmo correre il rischio di sprecare un’occasione». «Un altro aspetto da considerare – continua Marciani – è che la guida autonoma sarà una tecnologia rivoluzionaria per la mobilità in generale così come lo smartphone è stato nell'ultimo decennio nel campo delle telecomunicazioni. Si prospettano importanti benefici in termini di sicurezza stradale e di ottimizzazione del flusso e della velocità del traffico. UBS, importante banca di investimento, ha previsto che il veicolo autonomo, l'elettrificazione e la concorrenza ridurranno i costi e renderanno la proprietà di un'automobile quasi due volte più costosa rispetto a un servizio di guida autonoma su richiesta così da rendere maturo e stabile il passaggio dal possesso del mezzo all’acquisto del servizio».
Confrontarsi e fare sistema
Dagli ospiti è emerso dunque grande entusiasmo e tanta voglia di partecipare al futuro della logistica in Italia. Betty Schiavoni, Presidente di Alsea, spiega che «L'alleanza è oggi ancora più urgente di fronte alle sfide che insieme dobbiamo affrontare, a partire da quella della fragilità delle nostre infrastrutture, ma anche la concorrenza internazionale, l'introduzione delle nuove tecnologie dell'informazione e dei trasporti, le novità normative come le ZLS».
«La terza edizione di Shipping, Forwarding&Logistics meet Industry – conclude Riccardo Fuochi, Presidente di The International Propeller Club Port of of Milan, che è anche fra gli organizzatori dell'evento - è la più completa da sempre. Il focus sulle fragilità infrastrutturali e sulle possibili soluzioni e quello su geopolitica e logistica sono di attualità scottante, come anche l'attenzione posta, nelle sessioni verticali, su piccole e medie imprese, made in Italy, introduzione strategica di nuove tecnologie informatiche (la blockchain) e di trasporto, e altre di grande interesse, come porti e retroporti e ZES e ZLS. Il concetto è: confrontiamoci tra committenti e fornitori ma agiamo anche di concerto sugli argomenti dove gli interessi profondi sono comuni. La filosofia degli International Propellers Clubs è da sempre questa».
Per maggiori informazioni: www.shippingmeetsindustry.it
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