Secondo lo studio realizzato dal Prof. Fabrizio Dallari, della LIUC Università Castellanza, presentato durante l’assemblea pubblica di Alsea, nell'area milanese sono insediate 1.500 imprese di servizi logistici e oltre 15.000 società di autotrasporto, che realizzano un giro d'affari di 20 miliardi di Euro, pari al 26% circa del mercato italiano.
Nella Regione Logistica Milanese sono presenti il 22% delle imprese italiane che occupano il 29% degli addetti del settore, con inoltre il 35% di tutti i magazzini conto terzi. Secondo il presidente di Alsea, Betty Schiavoni, l’Italia va quindi considerata, dal punto di vista logistico, come un sistema di cui la Lombardia rappresenta il centro nevralgico. Tale lettura potrà aiutare i decisori politici a investire le risorse in maniera più organica, senza seguire la spinta verso localismi diffusi.
Alsea ha quindi avanzato la richiesta ai decisori politici di confrontarsi con gli imprenditori lombardi su questi argomenti perché risiedono in Lombardia le principali imprese del settore.
«Permangono criticità nei collegamenti con i porti, gli aeroporti ed i valichi nonché nelle pratiche di impresa, non ai livelli con quelli delle city region del Nord Europa», ha proseguito il Presidente Schiavoni. «Vi sono carenze di personale nelle Amministrazioni Pubbliche che intervengono nel momento doganale e che penalizzano le imprese. Pensiamo alle dogane, le cui performance da un punto di vista della fluidificazione dei traffici sono a livelli ottimali, ma soprattutto all’USMAF, che negli ultimi mesi ha generato ritardi insostenibili per i tempi attuali del commercio internazionale».