22-10-2019
Lotti di farmaci rubati ritrovati grazie al sistema di serializzazione: questi recenti casi di cronaca dimostrano l’importanza delle nuove codifiche nel settore farmaceutico e confermano anche la validità delle soluzioni messe in atto da DHL Supply Chain, che anticipano e incrementano il testo di legge sulla serializzazione, la cui entrata in vigore per l’Italia è prevista solo nel 2025. Per DHL invece la serializzazione è già prassi quotidiana ed è uno degli strumenti che l’operatore logistico ha messo in atto per garantire ai propri clienti l’assoluta qualità della supply chain farmaceutica. «Ai sensi della direttiva 2011/62/UE (nota come “Falsified Medicines Directive”, Fmd) che è entrata in vigore lo scorso 9 febbraio 2019, le informazioni seriali - codice produttore, codice prodotto, numero seriale, numero di lotto e data di scadenza - devono essere generate al momento della produzione del farmaco e verificate prima della dispensazione al paziente, in modo da verificare a monte e a valle che tutti i prodotti integrino caratteristiche di sicurezza» spiega infatti Maria Assunta Sgrò, Head of Operations di DHL Supply Chain. «Ma, mentre la norma prevede l’applicazione di quest’ultimo modello, il cosiddetto “end to end”, il Gruppo DHL è in grado invece di verificare ogni singolo passaggio del farmaco gestito lungo la supply chain, grazie all’applicazione di soluzioni tecnologiche ad hoc. Di fatto noi potremmo sapere a quale singolo cliente è stato inviato ciascun seriale e rintracciare così ogni singola confezione di farmaco, presso qualsiasi singolo ospedale. La digitalizzazione così intesa trova così una efficace applicazione pratica, in quanto consente di arginare fenomeni di illegalità, come furti o contraffazioni, lungo le varie fasi della supply chain».
L’innovazione e la digitalizzazione insomma si traducono in maggior qualità e sicurezza per il paziente. Per DHL, inoltre, questo binomio è in realtà un obiettivo strategico trasversale ed è anche principio ispiratore di altri importanti progetti aziendali: «Esatto: è il caso ad esempio del nostro Electronic Quality Management System» prosegue Maria Assunta Sgrò. «Primo operatore logistico ad implementare questo sistema a livello globale, DHL Supply Chain ha sostanzialmente eliminato la carta dall’intero sistema di gestione della qualità, che, ricordiamo, è molto complesso ed è obbligatorio ai sensi delle norme internazionali del settore farmaceutico. Nell’ambito di un percorso che si concluderà nel 2020, tutti i processi relativi alla Quality Assurance saranno convogliati nell’eQMS, che prevede la condivisione in tempo reale di tutti i documenti relativi alla qualità – procedure, audit, istruzioni, change, training… - e di tutte le azioni effettuate su di essi, come ad esempio la firma elettronica dunque tutti i processi di presa visione. Tali documenti risultano quindi sempre visibili a tutti gli aventi diritto, ma non modificabili in quanto gestiti in modalità assolutamente sicura». In questo modo l’industria farmaceutica, come mandante di tali processi, può contare su un sistema che garantisce la qualità e sicurezza in modo ancora più capillare. Inoltre, tale esempio di digitalizzazione può risultare utile anche per chi si occupa di processi in ambienti ospedalieri o sanitari in generale, che sono analogamente chiamati a garantire la massima qualità dei processi per i propri clienti (i pazienti) e sicuramente potenziali beneficiari di un approccio innovativo ai sistemi di gestione della qualità.
La rivoluzione digitale dunque è un fatto concreto ed è perseguito da DHL in tutti i processi svolti in veste di gestore della supply chain di molte aziende farmaceutiche e anello di collegamento tra i grandi attori della filiera: l’industria, la distribuzione intermedia, e infine il consumatore/paziente, ossia farmacie, ospedali, case di cura e ASL. «A livello di filiera, supportiamo in prima persona, partecipando anche ai relativi tavoli tecnici, i processi di digitalizzazione stabiliti dal MEF per il ciclo dell’ordine nel settore pubblico, quali ad esempio la gestione elettronica degli ordini di acquisto delle PA mediante Nodo Smistamento Ordini (NSO), e, per il prossimo futuro, la dematerializzazione del DDT» prosegue Maria Assunta Sgrò. «Per far fronte alle complessità derivanti dall’imminente obbligo, DHL Supply Chain sta investendo ingenti risorse sia a livello IT che operativo con l’obiettivo di fornire una soluzione che dia una risposta concreta alla nuova direttiva e faciliti questa transizione verso un processo totalmente digitale».
Siamo, dunque, in un mondo sempre più digitale – e DHL si fa anche promotrice di diversi progetti di ricerca sul tema, per definire ed evidenziare quali sono le sfide principali che attendono il settore della logistica – ma questa innovazione digitale non è vista dall’azienda come evoluzione tecnologica a sé, bensì come risorsa concreta e quotidiana da mettere a disposizione del settore sanitario, come fonte di miglioramento continuo.
Questi temi saranno approfonditi da Maria Assunta Sgrò alla tavola rotonda della seconda mattinata al convegno “L’efficienza della gestione dei processi sanitari” (Milano, 7 novembre 2019). I dettagli di seguito:
L’innovazione e la digitalizzazione insomma si traducono in maggior qualità e sicurezza per il paziente. Per DHL, inoltre, questo binomio è in realtà un obiettivo strategico trasversale ed è anche principio ispiratore di altri importanti progetti aziendali: «Esatto: è il caso ad esempio del nostro Electronic Quality Management System» prosegue Maria Assunta Sgrò. «Primo operatore logistico ad implementare questo sistema a livello globale, DHL Supply Chain ha sostanzialmente eliminato la carta dall’intero sistema di gestione della qualità, che, ricordiamo, è molto complesso ed è obbligatorio ai sensi delle norme internazionali del settore farmaceutico. Nell’ambito di un percorso che si concluderà nel 2020, tutti i processi relativi alla Quality Assurance saranno convogliati nell’eQMS, che prevede la condivisione in tempo reale di tutti i documenti relativi alla qualità – procedure, audit, istruzioni, change, training… - e di tutte le azioni effettuate su di essi, come ad esempio la firma elettronica dunque tutti i processi di presa visione. Tali documenti risultano quindi sempre visibili a tutti gli aventi diritto, ma non modificabili in quanto gestiti in modalità assolutamente sicura». In questo modo l’industria farmaceutica, come mandante di tali processi, può contare su un sistema che garantisce la qualità e sicurezza in modo ancora più capillare. Inoltre, tale esempio di digitalizzazione può risultare utile anche per chi si occupa di processi in ambienti ospedalieri o sanitari in generale, che sono analogamente chiamati a garantire la massima qualità dei processi per i propri clienti (i pazienti) e sicuramente potenziali beneficiari di un approccio innovativo ai sistemi di gestione della qualità.
La rivoluzione digitale dunque è un fatto concreto ed è perseguito da DHL in tutti i processi svolti in veste di gestore della supply chain di molte aziende farmaceutiche e anello di collegamento tra i grandi attori della filiera: l’industria, la distribuzione intermedia, e infine il consumatore/paziente, ossia farmacie, ospedali, case di cura e ASL. «A livello di filiera, supportiamo in prima persona, partecipando anche ai relativi tavoli tecnici, i processi di digitalizzazione stabiliti dal MEF per il ciclo dell’ordine nel settore pubblico, quali ad esempio la gestione elettronica degli ordini di acquisto delle PA mediante Nodo Smistamento Ordini (NSO), e, per il prossimo futuro, la dematerializzazione del DDT» prosegue Maria Assunta Sgrò. «Per far fronte alle complessità derivanti dall’imminente obbligo, DHL Supply Chain sta investendo ingenti risorse sia a livello IT che operativo con l’obiettivo di fornire una soluzione che dia una risposta concreta alla nuova direttiva e faciliti questa transizione verso un processo totalmente digitale».
Siamo, dunque, in un mondo sempre più digitale – e DHL si fa anche promotrice di diversi progetti di ricerca sul tema, per definire ed evidenziare quali sono le sfide principali che attendono il settore della logistica – ma questa innovazione digitale non è vista dall’azienda come evoluzione tecnologica a sé, bensì come risorsa concreta e quotidiana da mettere a disposizione del settore sanitario, come fonte di miglioramento continuo.
Questi temi saranno approfonditi da Maria Assunta Sgrò alla tavola rotonda della seconda mattinata al convegno “L’efficienza della gestione dei processi sanitari” (Milano, 7 novembre 2019). I dettagli di seguito:
L’efficienza della gestione dei processi sanitari - X edizione
Milano, 7 novembre 2019
Organizzato da Editrice Temi – Impresa Sanità – Logistica Management
n collaborazione con il Consorzio Dafne
Partecipazione gratuita previa registrazione
L’agenda dell’evento
Il sito dell’evento
Milano, 7 novembre 2019
Organizzato da Editrice Temi – Impresa Sanità – Logistica Management
n collaborazione con il Consorzio Dafne
Partecipazione gratuita previa registrazione
L’agenda dell’evento
Il sito dell’evento
27/04/2016
20/04/2016
19/05/2016
30/05/2016
08/11/2022