11-12-2020
Sono nove i punti critici della complessa catena necessaria per vaccinare anti-Covid quaranta e più milioni di italiani. Durante la seconda riunione in teleconferenza del Tavolo di Lavoro sulla logistica dei vaccini Covid dell’Osservatorio Interdisciplinare Trasporto Alimenti e farmaci (OITAf) il panel multidisciplinare di esperti ha individuato i singoli punti di potenziale crisi che, se non risolti, potrebbero compromettere il raggiungimento dell’obiettivo finale del Piano Strategico Vaccinale, l’immunità di gregge dell’intera popolazione italiana entro il prossimo autunno.
Ecco i nove punti d’attenzione identificati, la cui non risoluzione preventiva può portare al fallimento o compromettere il piano vaccinale:
1. realizzazione di un database completo del target di vaccinazione con individuazione delle generalità, del luogo di domicilio effettivo e delle condizioni di salute dei vaccinandi, a partire dai database non coerenti e dispersi oggi esistenti presso diverse strutture pubbliche
2. coinvolgimento (engagement) individuale dei vaccinandi pre e post somministrazione in modo adeguato per tutte le classi di popolazione
3. dimensionamento delle risorse necessarie, sia umane (ivi comprese quelle da formare), sia strumentali (es. unità mobili), sia fisiche (spazi), e loro distribuzione geografica e temporale
4. garanzia di integrità dei vaccini che richiedono temperature fuori dal normale inviluppo di utilizzo sanitario e individuazione dei lotti avariati il più precocemente possibile
5. garanzia di vaccinazione a domicilio da subito per popolazione fragile anche residente in località disagiate
6. monitoraggio e controllo delle scorte di vaccini e loro utilizzo senza sprechi
7. accessibilità e semplicità di prenotazione della vaccinazione per tutte le classi di popolazione e gestione degli accessi ai luoghi di somministrazione
8. sicurezza (security) degli accessi ai sistemi informativi utilizzati dal piano vaccinale in ogni sua fase
9. gestione programmata e rigorosa della grandi quantità di rifiuti speciali generati a seguito delle somministrazioni anche in spazi non ospedalieri o medici
A parere del panel di esperti OITAf, questi aspetti vanno affrontati in modo più chiaro e circostanziato nelle informazioni ad oggi rilasciate sulle modalità di realizzazione del Piano Strategico Vaccinale. Il panel è ora al lavoro sulla messa a punto delle soluzioni individuate, sulla base della conoscenza e dell’esperienza nel settore e delle migliori pratiche in uso in situazioni simili. I risultati dei lavori stanno guidando la redazione di un documento strutturato contenente raccomandazioni che, dopo rapida validazione interna dello stesso panel, saranno trasmesse in forma definitiva alla Struttura Commissariale il 18 dicembre prossimo.
Ecco i nove punti d’attenzione identificati, la cui non risoluzione preventiva può portare al fallimento o compromettere il piano vaccinale:
1. realizzazione di un database completo del target di vaccinazione con individuazione delle generalità, del luogo di domicilio effettivo e delle condizioni di salute dei vaccinandi, a partire dai database non coerenti e dispersi oggi esistenti presso diverse strutture pubbliche
2. coinvolgimento (engagement) individuale dei vaccinandi pre e post somministrazione in modo adeguato per tutte le classi di popolazione
3. dimensionamento delle risorse necessarie, sia umane (ivi comprese quelle da formare), sia strumentali (es. unità mobili), sia fisiche (spazi), e loro distribuzione geografica e temporale
4. garanzia di integrità dei vaccini che richiedono temperature fuori dal normale inviluppo di utilizzo sanitario e individuazione dei lotti avariati il più precocemente possibile
5. garanzia di vaccinazione a domicilio da subito per popolazione fragile anche residente in località disagiate
6. monitoraggio e controllo delle scorte di vaccini e loro utilizzo senza sprechi
7. accessibilità e semplicità di prenotazione della vaccinazione per tutte le classi di popolazione e gestione degli accessi ai luoghi di somministrazione
8. sicurezza (security) degli accessi ai sistemi informativi utilizzati dal piano vaccinale in ogni sua fase
9. gestione programmata e rigorosa della grandi quantità di rifiuti speciali generati a seguito delle somministrazioni anche in spazi non ospedalieri o medici
A parere del panel di esperti OITAf, questi aspetti vanno affrontati in modo più chiaro e circostanziato nelle informazioni ad oggi rilasciate sulle modalità di realizzazione del Piano Strategico Vaccinale. Il panel è ora al lavoro sulla messa a punto delle soluzioni individuate, sulla base della conoscenza e dell’esperienza nel settore e delle migliori pratiche in uso in situazioni simili. I risultati dei lavori stanno guidando la redazione di un documento strutturato contenente raccomandazioni che, dopo rapida validazione interna dello stesso panel, saranno trasmesse in forma definitiva alla Struttura Commissariale il 18 dicembre prossimo.
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