20-09-2021
Sesto Continente, Pianeta Blu, tante sono le metafore con cui si indica la vastità di acqua che copre il 71% della superficie terrestre. Da sempre il mare, luogo di transito, è fonte di risorse ma, dalla metà del XIX secolo, la quantità, la diversità e l’importanza di quest’ultime sono aumentate esponenzialmente. L’Italia, con i suoi 8.000 chilometri di coste, dovrebbe essere tra i Paesi più interessati alla salvaguardia di questo bene che genera competizione tra gli Stati per la sua valorizzazione e che il sistema internazionale a fatica cerca di incanalare nel meccanismo delle Zone Economiche Esclusive.
Novità di quest’anno a Port&Shipping Tech (Genova, 6-8 ottobre 2021) sarà il forum Over&Under The Sea ad affrontare questo tema in tutta la sua ampiezza. Mercoledì 6 ottobre, al pomeriggio, moderati da Umberto Masucci, Presidente di The International Propeller Clubs, gli interventi si svilupperanno quindi su due piani: risorse e potenzialità - politiche e strategie. Sotto la superficie del fondo marino troviamo petrolio e gas, sul fondale invece decine di miliardi di tonnellate di noduli metallici, condotte per idrocarburi, cavi per i dati e per l’energia elettrica, risorse la cui potenzialità è destinata a crescere. Nell’acqua, inoltre, sono presenti risorse biologiche, di cui quelle intercettate dalla pesca sono una piccola parte anche se impattante per il sovrasfruttamento e le pratiche scorrette. Infine, le acque superficiali, il più grande collettore solare del pianeta, la cui energia il mare restituisce sotto forma di vento.
In apertura di Over&Under The Sea verrà subito affrontata la questione della pesca che, in un mare affollato e in cui le Zone nazionali si toccano, diventa una questione politica. Parlando invece della Zona Economica Esclusiva italiana, l’attenzione si sposterà sulle risorse minerarie di fondale, tema di grande interesse. Non solo petrolio e gas, quanto minerali e metalli presenti nel Tirreno tra la Sardegna e la Campania, e trasportati dalle profondità della Terra dai vulcani sottomarini attivi. Si tratta di zinco, rame, piombo e anche oro.
Tutte le informazioni su https://www.pstconference.it/
Novità di quest’anno a Port&Shipping Tech (Genova, 6-8 ottobre 2021) sarà il forum Over&Under The Sea ad affrontare questo tema in tutta la sua ampiezza. Mercoledì 6 ottobre, al pomeriggio, moderati da Umberto Masucci, Presidente di The International Propeller Clubs, gli interventi si svilupperanno quindi su due piani: risorse e potenzialità - politiche e strategie. Sotto la superficie del fondo marino troviamo petrolio e gas, sul fondale invece decine di miliardi di tonnellate di noduli metallici, condotte per idrocarburi, cavi per i dati e per l’energia elettrica, risorse la cui potenzialità è destinata a crescere. Nell’acqua, inoltre, sono presenti risorse biologiche, di cui quelle intercettate dalla pesca sono una piccola parte anche se impattante per il sovrasfruttamento e le pratiche scorrette. Infine, le acque superficiali, il più grande collettore solare del pianeta, la cui energia il mare restituisce sotto forma di vento.
In apertura di Over&Under The Sea verrà subito affrontata la questione della pesca che, in un mare affollato e in cui le Zone nazionali si toccano, diventa una questione politica. Parlando invece della Zona Economica Esclusiva italiana, l’attenzione si sposterà sulle risorse minerarie di fondale, tema di grande interesse. Non solo petrolio e gas, quanto minerali e metalli presenti nel Tirreno tra la Sardegna e la Campania, e trasportati dalle profondità della Terra dai vulcani sottomarini attivi. Si tratta di zinco, rame, piombo e anche oro.
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